Leopolda, area ex officine lontana dalla riqualificazione

Mancherebbero gli investitori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2019 15:30
Leopolda, area ex officine lontana dalla riqualificazione

Risposta ad una interrogazione a Montecitorio. "Cambiano i governi e i sindaci, ma l'area delle ex officine grandi riparazioni della stazione Leopolda di Firenze resta in mano a clandestini e spacciatori. Il suo recupero è tutt'altro che vicino: oggi nella risposta alla mia interrogazione il governo in aula alla Camera ha di fatto smentito Comune e Regione sulla riqualificazione, affermando che non c'è niente di concreto e si è ancora 'alla ricerca di sviluppatori interessati ad investire'.

E' un fatto inaccettabile che in svariate circostanze, da undici anni a questa parte e fino all'ultima 'firma virtuale' dell'anno scorso con Nardella, le istituzioni locali abbiano bluffato annunciando accordi per il recupero dell'area che sono stati poi puntualmente disattesi. E a subire i danni di questa situazione sono gli abitanti della zona che continuano a lamentare furti, scippi, degrado e insicurezza" lo afferma il parlamentare di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, che sulla vicenda commenta la risposta di oggi in aula alla Camera del sottosegretario al Ministero dei Trasporti Michele Dell'Orco

"Era il 2008 quando gli allora Sindaco Domenici, Presidente della Provincia Renzi, assessore ai Trasporti Conti e Ad di Ferrovie Moretti - sottolinea Donzelli - comunicavano in pompa magna la riqualificazione. Negli anni, mentre il capo della Provincia diventava Sindaco e poi Presidente del Consiglio, gli annunci sono proseguiti, ma i cittadini non hanno mai visto i giardini, le case e i negozi promessi dalle istituzioni. Una situazione insostenibile in una zona in pieno centro, proprio alle spalle del nuovo teatro dell'opera, che resterà ancora in mano agli abusivi. I fiorentini non ne possono più - conclude Donzelli - ci penserà il centrodestra a cambiare la musica fra qualche settimana, quando sarà al governo della città".

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