'Lei resta a casa': campagna contro la violenza sulle donne

Firenze: Pd, Sinistra Progetto Comune e numerose associazioni aderiscono. Dardano (Lista Nardella): "In tempo di Coronavirus il fenomeno rischia di dilagare ancora di più"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2020 15:59
'Lei resta a casa': campagna contro la violenza sulle donne

“Condividiamo e sosteniamo l'appello al Procuratore della Repubblica di Firenze per adottare un provvedimento, simile a quello di Trento, per rimuovere uno dei possibili ostacoli che impediscono alle donne di denunciare la violenza subita, allontanando da casa i maltrattanti, invece di donne e bambini.

Lei Resta a Casa – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – è una campagna promossa da numerose associazioni, con il supporto di diverse realtà politiche, tra cui molti soggetti che compongono la coalizione di Sinistra Progetto Comune.Il nostro gruppo consiliare di Palazzo Vecchio fa sue le parole dell'appello e cercherà tutti i modi per poter contribuire alla sua diffusione, oltre che alla riuscita della campagna.Ricordiamo anche noi i numeri a cui rivolgersi, in caso di violenza subita da parte delle donne: 1522, 055/601375. È attiva anche l'app 1522, con servizio di chat 24 ore su 24.Alleghiamo l'immagine della campagna e ringraziamo i soggetti attivi nella promozione dell'appello”. 

Sul tema interviene anche Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella:

“Dobbiamo essere come prima, più di prima accanto alle donne vittime di violenza. Con l’emergenza Coronavirus e le relative misure di contenimento il pericolo è questo fenomeno si vada a accentuare. Non potendo uscire di casa, chi è vittima di maltrattamenti domestici rischia di vivere in una sorta di prigione. Le chiamate ai centri violenza sono in calo, c’è un’allarmante tendenza a rinunciare alla denuncia, magari proprio perché 24 ore su 24 accanto al proprio aguzzino. Per questo è importante ora più che mai, in questa situazione difficile e drammatica, tenere accesi i riflettori su questo fenomeno odioso che nel nostro paese ha da sempre numeri purtroppo elevati, non dobbiamo permettere che adesso finisca per dilagare ancora di più.

Dobbiamo ricordare che le reti antiviolenza sono attive anche adesso, funzionano nel pieno rispetto delle prescrizioni legate all’emergenza sanitaria, esiste un numero antiviolenza nazionale, il 1522, a cui ci si può rivolgere. Bisogna dire forte e chiaro che chi è vittima di violenza non è solo, forse stando tra le quattro mura di casa ora sembra tutto più difficile, ma da questo incubo si può uscire”.

“Ad andarsene devono essere gli uomini”. Arriva anche dalla vice presidente del Pd Monia Monni, dai consiglieri Enrico Sostegni (Pd) e Serena Spinelli (2020 a Sinistra) l’appello al Procuratore capo di Firenze e al Prefetto. I consiglieri hanno inviato proprio stamani una lettera a Creazzo e Laura Lega per invitarli “ad assumere ogni provvedimento utile affinché ad essere allontanati dalle mura domestiche siano gli autori delle violenze e non già le donne vittime con i propri figli.

“Ci uniamo all’allarme lanciato dalla CGIL e aderiamo alla campagna social "Lei resta a casa", promossa dal Partito Democratico, Articolo Uno e Sinistra italiana e Giovani democratici, associazioni come Nosotras, Artemisia, Gomitolo Perduto, Firenze al Femminile e Donne Cgil Firenze. – dicono Monni, Sostegni e Spinelli- : Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 – fanno presente i consiglieri- sono infatti sono infatti dimezzate le chiamate ai centri di sostegno per le vittime di maltrattamenti.

Segno che è molto difficile se non impossibile denunciare gli abusi da parte di mariti e conviventi”.

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