Si può amare uno scrittore alla follia fino a non distinguerne più i tratti? È il caso di David Foster Wallace, lo scrittore americano divenuto in poco tempo un autore di culto internazionale con il suo capolavoro “Infinite Jest”, e morto suicida nel 2008, lasciando un vuoto incolmabile nella letteratura mondiale. Alla figura di questo mito dalla tragica sorte, lo scrittore fiorentino Alessandro Raveggi ha dedicato l’ e-bookpubblicato da Doppiozero, che verrà presentato giovedì 4 dicembre alle 21 nella Sala Conferenze della Biblioteca Lazzerini.
A guidare il pubblico attraverso la vita, i dolori e le opere più importanti di Wallace, ci saranno Mirella Billi, anglista e critico letterario, e lo stesso Raveggi, il giovane studioso e scrittore noto per il suo romanzo d’esordio “ Nella vasca dei terribili piranha” uscito nel 2012.
Con questa nuova pubblicazione, Raveggi intende offrire una sorta di guida alla lettura di Wallace, un vademecum utile sia per il lettore novello che per il lettore fanatico, proponendo un ritratto dell’autore che aiuti ad amarlo e allo stesso tempo distanziarlo dal troppo amore.
I racconti, i romanzi e i reportage di Wallace hanno ispirato, infatti, battaglioni di scrittori, giornalisti, critici in estasi, mode e tic che si sono diffuse viralmente su tutti i media, consacrandolo come uno dei più grandi scrittori americani di sempre. In particolare grazie ad Infinite Jest, il romanzo-kolossal tradotto in italiano da Edoardo Nesi, il capolavoro indiscusso che lo ha fatto entrare definitivamente nel Gotha della narrativa americana, e dove Wallace “costruisce una vera e propria enciclopedia dei nostri tempi, regalandoci un’opera insieme universale e profondamente generazionale”. Il romanzo descrive la complessità della società contemporanea: le difficoltà nei rapporti interpersonali, l'uso delle droghe, il ruolo del mondo dello spettacolo, dei media e dell'intrattenimento, l'esasperata competizione sociale, raccontata attraverso il tennis, sport amato e praticato dallo stesso Wallace.
