Lapo Somigli nuovo presidente di Agia Toscana

Già vicepresidente di Cia Toscana Centro, è titolare di un’azienda agricola di Carmignano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2022 16:49
Lapo Somigli nuovo presidente di Agia Toscana

FIRENZE, 28 febbraio 2022 – Lapo Somigli, imprenditore agricolo di Carmignano (Po), è il nuovo presidente di Agia Toscana, l’associazione giovani imprenditori agricoli della Cia regionale.

Somigli, che è stato vicepresidente di Cia Toscana Centro, è titolare di un’azienda agricola (Frigionaia) che produce olio extravergine d'oliva biologico e miele; con agriturismo in cui si svolgono attività didattiche e sociali.L’elezione si è svolta a Firenze, in occasione dell’Assemblea elettiva di Agia Toscana, alla presenza del presidente Cia Toscana Luca Brunelli e del presidente Agia nazionale, Stefano Francia.Oltre alla nomina di Somigli, l’assemblea ha confermato Francesco Sassoli nel ruolo di segretario Agia; mentre i coordinatori provinciali sono Thomas Petrucci, Anastasia Vecchiarelli, Claudia Del Duca, Niccolò Giuntoli, Luca Maria Simoncini, Paolo Nenci.“L’Agia – ha sottolinea il neo presidente Somigli - deve raccogliere e trasmettere l’entusiasmo, le idee e la forza che i giovani agricoltori possono esprimere.

E’ necessario mettere insieme le competenze dei tecnici confederali con le competenze e le esperienze dei giovani agricoltori, per natura portati a sperimentare ed innovare, per diventare così un punto di riferimento per la formazione dei giovani imprenditori. Molti hanno bisogno di una formazione avanzata, aperta all’innovazione, che Agia può offrire. Perché le competenze agronomiche e anche le ottime idee hanno poche possibilità di successo se non sono supportate da capacità gestionali e imprenditoriali ad esempio.

Agia può e deve aiutare i giovani a far crescere le proprie aziende, fornendo gli strumenti necessari e anche favorendo lo scambio di esperienze”.Importante puntare su Banca della Terra e innovazione. “Il ritorno dei giovani all’agricoltura è un segnale importante – ha detto -, ma questo non deve diventare una missione eroica. Se vogliamo evitare lo spopolamento e mantenere i giovani ad operare nelle aree marginali, bisogna che queste aree offrano servizi efficienti e qualificati, siano dotate di infrastrutture (viarie e di connettività) adeguate all’attività imprenditoriale e alla vita sociale per migliorare la qualità della vita” ha evidenziato Somigli.

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