Europe Direct: l’agenda digitale europea e lo sviluppo tecnologico in Toscana

L'uso delle tecnologie di informazione e comunicazione, sia tra i cittadini, sia tra le imprese, anche verso la Pubblica Amministrazione, nella rubrica dello Sportello del Comune di Firenze

Europe
Europe Direct Firenze
28 febbraio 2015 22:31
Europe Direct: l’agenda digitale europea e lo sviluppo tecnologico in Toscana

Nell’ambito dell’agenda digitale europea, pilastro della strategia dell’Unione Europea “Europa 2020” per una “crescita intelligente, sostenibile e solidale”, che poi si declina nelle varie agende digitali nazionali, la Regione Toscana attraverso l’Ufficio regionale di Statistica, ha diramato una ricerca in cui si fa il punto sul livello tecnologico raggiunto dalla nostra Regione.

Occorre però senz’altro descrivere quelli che sono gli obiettivi posti dall’agenda digitale europea che pongono molte sfide ancora da vincere, anche per la Toscana.

L’agenda digitale europea, propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso. Gli ostacoli principali che sono stati riscontrati in questo ambito sono sicuramente la frammentazione dei mercati digitali, l’aumento della criminalità informatica e il rischio di un calo di fiducia nell’utilizzo di certi servizi, una forte mancanza di investimenti nelle reti, nella ricerca e nell’innovazione e per ultimo una scarsa preparazione diffusa nelle competenze informatiche.

Fra gli obiettivi invece si da molta rilevanza alla copertura della banda larga, all’uso regolare di internet da parte dei cittadini europei, al commercio elettronico (e-commerce) anche transfrontaliero e ultimo aspetto l’interazione online fra cittadino e Pubblica Amministrazione.

Approfondimenti

Per quanto riguarda nel particolare la Toscana dunque, nel 2014 aumenta il possesso di personal computer e l’accesso alla rete. In numeri, il 65% delle famiglie possiede un PC a casa e il 62% ha l’accesso ad internet. Per quanto riguarda la banda larga, tra cui il wireless, passa dal 31% al 45%, molto lontano ancora dall’obiettivo posto dall’agenda digitale europea, quello del 100%, ma comunque in buona crescita.

Si colma inoltre il divario con regioni più avanzate del Nord Italia, per quanto riguarda l’aspetto dell’alfabetizzazione digitale, mentre cresce in numero superiore alla media il numero di toscani che interagiscono via rete con la Pubblica Amministrazione. In continua crescita anche la digitalizzazione tra le imprese toscane: il 96% dispone della banda larga fissa e/o mobile e l’86% si relaziona costantemente con la Pa in modalità online. Resta un po’ in dietro il fronte dell’e-commerce, il commercio online.

E’ infatti una piccola minoranza delle imprese che lo utilizza come canale di vendita. Come si può leggere nella premessa al rapporto 2014 della Società dell’informazione e della conoscenza in Toscana, scritta dall’assessore regionale Vittorio Bugli sono molti gli aspetti positivi riguardanti la nostra Regione, ma tanti sono anche i punti critici in cui servirà maggiore presenza di investimenti nei prossimi anni. Direttamente dalle sue parole:

Stiamo gettando ulteriori semi verso un sistema ancora più aperto ed evoluto, ma la Toscana della conoscenza, la Toscana che naviga e utilizza Internet anche per dialogare con la Pubblica Amministrazione che emerge da questo lavoro, è una Toscana in buona salute. Certamente dobbiamo e possiamo migliorare ulteriormente e questo rapporto ci aiuta a capire dove. La Toscana registra comunque primati positivi e questo ci fa piacere. La Pubblica Amministrazione toscana usa in modo diffuso soluzioni open source che riducono i costi: lo fa il 58 per cento degli enti pubblici contro il 41 per cento a livello nazionale…stiamo anche investendo sulle infrastrutture e la banda larga e ultra-larga. Lo facciamo oltre le nostre competenze, consci che senza una connessione ad Internet che sia sufficientemente diffusa e veloce il resto del lavoro rischierebbe di vanificarsi.

Ci sono territori dove l’Adsl ancora non c’è o i gestori privati non hanno interesse ad accenderla. Così nell’agenda digitale della Regione abbiamo definito un piano in cinque punti tra cui connettività e accesso veloce ad Internet per tutti sono al primo posto. La Toscana ha già investito non poco negli ultimi anni, assieme a Ministero e Unione europea: 30 milioni per portare la fibra ottica dove non c’era.

Altri 40 milioni sono pronti per essere spesi e portare la banda larga almeno fino almeno a 20Mbps nelle aree più remote. Circa 100 milioni saranno investiti nei prossimi sette anni per la banda ultra-larga.”

Notizie correlate
In evidenza