La Via per la Pace il 21 settembre, dalle 19 alle 23, in via Bronzino

Migliaia di palestinesi evacuati per motivi sanitari dalla Striscia all’Egitto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2024 20:22
La Via per la Pace il 21 settembre, dalle 19 alle 23, in via Bronzino

Migliaia di palestinesi, compresi neonati, evacuati da Gaza in Egitto con urgenti necessità mediche stanno ricevendo un sostegno fondamentale da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, come parte di un'iniziativa finanziata da Community Jameel per sostenere bambini e madri incinte.

Con il sostegno di Community Jameel, Save the Children ha procurato 20 incubatrici e altre forniture mediche e le ha installate nelle unità di terapia intensiva neonatale del Ministero della Salute in Egitto, dove i medici stanno fornendo cure ostetriche e pediatriche urgenti a madri e neonati, compresi bambini prematuri, che sono stati evacuati da Gaza.

Dall'ottobre 2023 circa 5.000 persone sono state evacuate per motivi sanitari da Gaza, di cui oltre l'80% ha ricevuto cure in Egitto, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, mentre altri 10.000 pazienti attualmente hanno bisogno di evacuazione medica per cure specialistiche. Tra loro ci sono i neonati che necessitano della terapia intensiva, in seguito al bombardamento delle unità di maternità specializzate in tutta Gaza.

Il numero di evacuazioni è diminuito drasticamente dopo la chiusura dei valichi di frontiera rendendo impossibile per circa 2.150 pazienti lasciare Gaza a causa della chiusura del valico di Rafah da maggio. Il sistema sanitario nella Striscia è quasi al collasso: l’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che, con il conflitto in corso, il numero di pazienti che necessitano di evacuazione medica è destinato ad aumentare vista l’impossibilità di dare risposte alle esigenze mediche critiche in loco. I bombardamenti incessanti e l’assedio in corso hanno smantellato le infrastrutture sanitarie, con 19 ospedali su 36 fuori servizio. L'OMS ha anche affermato che ci sono più di 500.000 donne in età riproduttiva a Gaza che ora non hanno accesso ai servizi essenziali, come le cure prenatali e postnatali. I servizi di maternità sono forniti solo in otto dei 17 ospedali parzialmente funzionanti e in quattro ospedali da campo.

Sabato 21 settembre, dalle 19 alle 23 in via Bronzino, nel Quartiere 4, microfono aperto e cena per raccogliere i fondi per l’ospedale Al-Awda a Gaza. Un’iniziativa, promossa dalla CDP XXV Aprile in via Bronzino e che coinvolge decine di associazioni che operano sul territorio. Un’iniziativa per dar voce alla gente comune ed al buonsenso ed in cui si raccolgano fondi per il sostegno umanitario alle popolazioni vittime del genocidio a Gaza e per il sostegno politico, legale ed economico agli obiettori di coscienza, disertori e resistenti non armati nonviolenti e per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dalla guerra.

“Sabato prossimo un pezzo di via Bronzino verrà chiusa e ospiterà molte iniziative, compresa una cena, organizzata da tantissime sigle ed organizzazioni che operano per la Pace, col patrocinio del Consiglio di Quartiere 4 e del Comune di Firenze. Il ricavato – spiega la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Stefania Collesei – verrà completamente devoluto all’ospedale Al-Awda di Gaza.

Si parlerà di un bisogno. Di un bisogno che nasce dal basso: fermare l’escalation che viviamo continuamente in cui rullano continuamente tempi di guerra, in cui ci sono conflitti in corso in Europa e vicino all’Europa. Il microfono sarà aperto ai rappresentanti delle associazioni oppure ai singoli cittadini che potranno esprimere la propria idea e non rimanere passivi a quel che sta succedendo. Occorre tenere alta l’attenzione – conclude la presidente Stefania Collesei – e fermare le guerre in corso e far partire i negoziati per la pacificazione tra i popoli”.

“Come Quartiere 4 – spiega il presidente Mirko Dormentoni – siamo felici di ospitare questa manifestazione che chiede il cessate il fuoco e l’avvio di trattative di Pace. Chiamiamo tutte le cittadine e tutti i cittadini a partecipare in via Bronzino, sabato prossimo, dalle 19 alle 23. Noi ci saremo e spero che ci siano tanti perché c’è un grande bisogno di mobilitazione della società civile per fermare queste guerre assurde che distruggono l’umanità. Siamo in continuità con una serie di iniziative organizzate, nel mese di settembre, dal Quartiere 4 per la Pace.

Domenica scorsa c’è stata l’iniziativa “Insieme per la Pace” organizzata dalle parrocchie del territorio, in piazza dell’Isolotto. Un momento molto bello durante il quale c’è stato l’incontro tra la Comunità dell’Isolotto di don Mazzi col nuovo Vescovo di Firenze. Dal 27 al 29 settembre – conclude il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni – il festival del libro per la Pace e la non violenza. L’Eirene Fest si svolgerà in particolare alla biblioteCanova Isolotto a cui invitiamo tutte le famiglie della città”.

Eros Cruccolini, presidente della Casa del Popolo XXV Aprile, ha annunciato la presenza di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte ed ha chiesto di dare seguito all’attuazione della delibera, approvata nella precedente legislatura, “Firenze, Città operatrice di Pace”. In quel testo ci sono contenuti, obiettivi ed istituzionalizzazione di questa forma d’impegno nelle istituzioni.

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