La scomparsa di Giuseppe Matulli

La lunga esperienza politica e istituzionale, come parlamentare, consigliere regionale, docente e presidente dell'ISTR

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2024 18:46
La scomparsa di Giuseppe Matulli

Firenze– E' morto nelle scorse ore Giuseppe Matulli, parlamentare, amministratore, docente, dalle lunga esperienza politica che nella sua vita ha alternato la responsabilità nelle amministrazioni locali (vicesindaco a Firenze, sindaco a Marradi, assessore a Scandicci), l’impegno come consigliere regionale, l’impegno in Parlamento e al ministero della Pubblica Istruzione, il contributo fondamentale nell’attività politica negli organi regionali e nazionali della Democrazia Cristiana prima, e del Partito Democratico poi, gli incarchi nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza.

“Con Beppe Matulli se ne va un uomo da cui ho tratto tanti e bellissimi insegnamenti. Se ne va un politico di cui mi ha sempre colpito la grande forza ideale che era capace di calare nella concretezza dell’amministrare, dando a questa una visione sempre a favore della cittadinanza” Così il presidente Eugenio Giani, addolorato, appreso della scomparsa “L’ho conosciuto meglio e più profondamente durante gli anni in cui siamo stati insieme nella giunta del Comune di Firenze guidata da Leonardo Domenici – prosegue il presidente Giani – Beppe era vicesindaco, e lì ho potuto apprezzarne la grande visione di modernizzazione che aveva della città.

Con lui è andata avanti un’opera a me molto cara, la tramvia Firenze-Scandicci, i cui progetti erano stati finanziati quando ero assessore alla mobilità. Accanto alla cultura del buon governo, Beppe poneva sempre il suo profondo ideale legato all’antifascismo e all’impegno dei cattolici popolari. Espressione del mondo cattolico progressista che a Firenze ha avuto figure come, oltre a Giorgio la Pira, padre Ernesto Balducci, portatori illuminati del cattolicesimo radicato nella società civile, Matulli si è posto come leader carismatico della sinistra cattolica formando tanti allievi.

Beppe – conclude Giani - aveva i piedi ben piantati per terra e lo sguardo lanciato oltre e in alto, e da questa sua posizione non ha mai smesso di dare il proprio contributo alla politica, fino all’ultimo periodo della sua vita, accettando la carica di assessore a Scandicci e portando avanti sempre il suo impegno nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. Per tutto questo lo ringrazio e mi stringo ai familiari esprimendo le condoglianze di tutta la giunta toscana”.

“Oggi ci ha lasciati Beppe Matulli. Mi ha insegnato l’impegno, la bella politica, il rispetto per le istituzioni, il valore della storia, l’importanza delle idee” Così la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi nel giorno della scomparsa di Giuseppe Matulli. “Beppe – prosegue Saccardi- ha servito il suo Paese in tanti ruoli e ha trasmesso a tanti giovani passione e sogni. Lo porterò sempre con me e lo ritroverò ogni volta in cui la politica si alza dalla banalità e prova a volare alto e a disegnare il futuro”.

“Oggi ci ha lasciati Beppe Matulli. Mi ha insegnato l’impegno, la bella politica, il rispetto per le istituzioni, il valore della storia, l’importanza delle idee.”Così la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi nel giorno della scomparsa di Giuseppe Matulli. “Beppe – prosegue Saccardi- ha servito il suo Paese in tanti ruoli e ha trasmesso a tanti giovani passione e sogni. Lo porterò sempre con me e lo ritroverò ogni volta in cui la politica si alza dalla banalità e prova a volare alto e a disegnare il futuro”.

“Ci lascia un uomo dalle grandi doti morali, servitore della cosa pubblica che nel suo lungo percorso politico e istituzionale ha avuto sempre al centro l’attenzione per le persone e i valori fondanti la nostra Repubblica. Lascia un vuoto enorme, ai familiari, agli amici, ai compagni di partito vanno le mie sincere e profonde condoglianze e quelle di tutto il Consiglio regionale” Così Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea legislativa, appresa la notizia “La sua scomparsa è un duro colpo per la vita politica ed istituzionale. Ci ha insegnato tanto e il suo esempio civico, di attenzione e partecipazione, di stimolo per le nuove generazioni, saranno modello che non dimenticheremo. Lo ricorderemo e terremo vivo il suo impegno in occasione delle celebrazioni per l’80° della Liberazione” dichiara ancora il presidente Mazzeo.

“Per Giuseppe Matulli l'impegno per i valori della nostra Costituzione è stato l'impegno di tutta una vita, la Memoria non era mera celebrazione ma costruzione di un futuro migliore, per un Paese migliore. Oggi ci lascia un uomo che ha dato molto alla democrazia, dentro e fuori le istituzioni” Alessandra Nardini, assessora all’istruzione, formazione, lavoro, cultura della Memoria, ricorda così Giuseppe Matulli nel giorno della sua scomparsa, per il suo instancabile impegno a favore della della Memoria e dei diritti.

“Da assessora regionale, in questi anni, ho avuto modo di conoscere più da vicino Beppe Matulli - dice Nardini - nel suo ruolo di presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea e ho sempre vivo il ricordo delle bellissime parole che pronunciò durante l’iniziativa per il Giorno della Memoria 2022 davanti al Memoriale italiano di Auschwitz a Firenze in cui sottolineò l’importanza che ha la Memoria in un Paese che non ha ancora saputo fare fino in fondo in conti con la storia e dove assistiamo al riemergere di pericolosi rigurgiti nazifascisti che invece non dovrebbero trovare posto.Era orgoglioso di una Regione orgogliosamente antifascista, che affonda le proprie radici nei valori che animarono la Resistenza, e ci ha sempre spinti a fare ancora di più. Ecco, questo è l'impegno che a maggior ragione oggi dobbiamo assumerci per onorare al meglio la sua memoria.

Ci mancheranno il suo sguardo lucido, la sua profonda e instancabile passione, ci mancherà la sua costante attenzione per gli ultimi, i più deboli e, a questo proposito, voglio ricordare il suo impegno nell’associazione Pantagruel, a difesa dei diritti delle persone detenute. Ci eravamo confrontati sull'importanza della formazione in carcere, per garantire il reinserimento lavorativo delle persone una volta uscite, garantendo loro dignità, quella che solo il lavoro può dare, e evitare le recidive. Esprimo il mio cordoglio e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia, a tutte e tutti coloro che gli hanno voluto bene, alle amiche e agli amici dell’Istituto Storico Toscano e dell'associazione Pantagruel che perdono una guida straordinaria".

"Con immenso dispiacere ho appreso della morte dell'amico Beppe Matulli. È stato un politico di rango, ha servito la Repubblica italiana, il Comune di Firenze e il suo paese di origine, Marradi, sempre con grande capacità politica e passione. Lo stesso spirito con cui ha formato una generazione di giovani stimolandoli all'impegno civile e politico, dando vita al Centro Toscano di Documentazione Politica". Lo dichiara il sindaco Dario Nardella appresa la notizia.

"Negli ultimi anni - continua Nardella - abbiamo apprezzato il suo lavoro alla presidenza dell'Istituto storico della Resistenza e anche per questo ricordiamo i suoi interventi nelle celebrazioni della liberazione di Firenze, all'insegna dell'alto tenore culturale e intrisi di valori democratici. Ai familiari esprimo il cordoglio mio e dell'intera amministrazione di Palazzo Vecchio. Ciao Beppe, grazie per il servizio incessante che hai reso con passione a tutta la nostra comunità".

“Con la morte di Giuseppe Matulli se ne va un’importante figura della politica bella, autentica, onesta, appassionata. Un uomo delle istituzioni che si è messo al servizio del proprio Paese occupandosi dei cittadini e del territorio partendo dalla ‘sua’ Marradi, di cui è stato sindaco, fino a ricoprire ruoli di livello nazionale con la nomina a sottosegretario alla Pubblica istruzione. Straordinario è stato il suo impegno anche per la Città di Firenze, di cui è stato vicesindaco negli anni delle giunte Domenici, ruolo nel quale si è contraddistinto per il lavoro sulle tramvie, e fino all’ultimo nel non meno importante ruolo di presidente dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Diciamo addio ad un esponente politico che ha sempre lavorato in modo infaticabile al servizio della comunità” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.

"Ha rappresentato con eguale dignità la Nazione ed il territorio: la Toscana, Firenze e la sua Marradi. Beppe Matulli è stato un uomo di grande cultura, innamorato della storia, sempre al passo dei tempi, nella sua attività amministrativa. Da lui abbiamo imparato la passione per il confronto delle idee, ed il suo rigore morale" scrive sui social l'eurodeputato Nicola Danti, presidente di Italia Viva Toscana.

“Con profondo dispiacere apprendo della scomparsa di Giuseppe Matulli. Tante le battaglie che abbiamo combattuto su fronti contrapposti a Palazzo Vecchio: un uomo di cultura di cui ricordo l’acume, la lealtà e la correttezza istituzionale che lo hanno sempre contraddistinto. Una persona perbene il cui operato rimarrà nella storia politica di Firenze. Alla sua famiglia porgo le mie condoglianze” afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.

"Beppe Matulli è stato un protagonista diretto e discreto della politica, anche perché non ha mai dimesso la dimensione dei rapporti personali e del servizio, nelle forme più diverse. Cattolico democratico, appassionato tra l'altro alla vita dei carcerati, resta un modello di impegno da imitare", dichiara Nicola Armentano, consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze e capogruppo Pd nel Comune di Firenze.

"Siamo profondamente colpiti dalla morte di Beppe Matulli, una persona che aveva la nostra stima ed è stato un protagonista della politica toscana. La più profonda vicinanza ai suoi familiari in un così doloroso momento" dichiarano i consiglieri metropolitani di Fratelli d'Italia nel gruppo Centrodestra per il cambiamento Alessandro Scipioni, Claudio Gemelli ed Alessandra Gallego.

"Ho avuto modo di conoscerlo e lavorare con lui come opinionista durante la trasmissione Rosa dei Venti per Radio Sieve. Ne ho sempre apprezzato la lavatura intellettuale e la profonda intelligenza. Mi dispiace davvero molto la politica perde una persona di spessore", conclude Alessandro Scipioni.

“Ho avuto la fortuna di lavorare con Giuseppe Matulli nella giunta guidata dal sindaco Domenici. Matulli era insieme un amministratore esperto e una persona ricca di umanità. Qualità che lo hanno reso insostituibile in tutti i ruoli che ha ricoperto. Abbiamo condiviso l'appartenenza alla Margherita di cui siamo stati entrambi fondatori. Ricordo in particolar modo la sua saggezza e la sua capacità di ascolto che ne facevano un punto di riferimento costante Il suo impegno civile non è mai venuto meno, fino alla presidenza dell'Istituto Storico della Resistenza Toscano, ruolo che ha condotto con passione e rigore democratico" dichiara l'On. Rosa Maria Di Giorgi, della Direzione nazionale di Italia Viva.

La Presidente del Comitato per il centenario della nascita di don Milani, Rosy Bindi, dichiara: "È con profondo dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Beppe Matulli; cattolico democratico al servizio della sua comunità, servitore della Repubblica, politico intelligente e autentico, un vero amico. L'ho incontrato tante volte e ne ho sempre apprezzato la dedizione al suo territorio e l'acume politico. Componente autorevole del Comitato per il centenario della nascita di don Milani, fino a pochi giorni fa ha partecipato attivamente ad organizzarne il ricordo. Aveva conosciuto il priore a Barbiana e con lui ha lavorato da giovane ricercatore, assimilandone la lezione. Il Signore lo accolga nella Sua Pace. A nome del Comitato nazionale esprimo la mia vicinanza alla famiglia e alla sua comunità".

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