Vaccini, la rabbia dei pensionati: scelte poco comprensibili

Bigazzi (Fnp-Cisl Firenze-Prato): "Ancora non ci siamo, percentuali basse producono delusione e preoccupazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2021 15:54
Vaccini, la rabbia dei pensionati: scelte poco comprensibili

“Il numero di cittadini, compresi gli over 80, raggiunti dai vaccini anticovid in tre mesi è talmente basso che produce rabbia, delusione e tanta preoccupazione.” E’ lo sfogo di Viviano Bigazzi, segretario generale della Fnp, il sindacato pensionati Cisl, di Firenze-Prato. “La Toscana – dice Bigazzi - ha retto bene all’impatto della pandemia grazie ad un sistema ospedaliero forte: nessuno qui è morto in casa senza ossigeno o in barella o in una struttura non adeguata, seppur con affanno e a costo di chiudere, in qualche caso, la medicina programmata. Saltato invece il sistema territoriale, con la gestione della non auto-sufficienza, delle RSA e dei Diurni: capitoli che andranno tutti ripensati profondamente.”

“Sul piano vaccinale però siamo molto indietro con gli ultraottantenni e le persone fragili. In questi mesi, con gli altri sindacati pensionati, ci siamo confrontati spesso con le autorità competenti, ma sulla gestione del piano vaccinale restano poco comprensibili alcune scelte: ad esempio ci è parso sbagliato vaccinare chi lavora in smart working e non incontra il pubblico, semplicemente perché appartiene ad una categoria. Così come restano riserve sulla esclusiva vaccinale degli over 80 tramite medici di famiglia: per gli autosufficienti sarebbe meglio, anche in Toscana, utilizzare i punti vaccinali, per poter accelerare.

L’apertura del portale per i soggetti fragili poi, con i problemi registrati (solo 15mila appuntamenti contro 60 mila persone interessate), ha prodotto tanti malumori, aumentando frustrazione e preoccupazione invece di dare sollievo. A Firenze e Prato i punti vaccinali ci sono e funzionano, non ci sono scorte di vaccini non utilizzate; ma i vaccinati anziani sono meno che in altre regioni. Speriamo che le previsioni di consegna di nuove dosi siano rispettate, per avere una vera vaccinazione di massa, a partire dai più anziani e fragili, che sono i più esposti al rischio di ospedalizzazione e morte per le complicanze del Covid19.”

“Sono dati estremamente preoccupanti - commenta Angiolo Galletti presidente Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Toscana,- dal momento che la fascia di popolazione più colpita è proprio quella degli over 80. I ritardi nelle vaccinazioni comportano la perdita di vite umane, soprattutto tra i nostri anziani. Oggi molti vivono spesso situazioni critiche, per le limitazioni ai contatti, anche familiari imposte per combattere la pandemia, e per i disagi causati dalle difficoltà del sistema sanitario. Chiedo quindi alle istituzioni competenti di adottare tutte le misure necessarie per tutelare le fasce di popolazione più anziane e rimediare al più presto a questa grave situazione, potenziando la rete di assistenza per gli anziani e potenziando il numero degli operatori sanitari dedicati alla vaccinazione ricorrendo ai centri della protezione civile e, anche a postazioni mobili “, conclude il presidente Galletti

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