La manovra regionale di bilancio per il 2025

Giani: “Investimenti pubblici come volano di crescita”. Capecchi: “€ 1 miliardo nel buco di bilancio della sanità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2024 22:41
La manovra regionale di bilancio per il 2025

Firenze, 28 novembre 2024- “La proposta di Bilancio 2025 approvato all’unanimità in giunta ha come imprinting lo sviluppo: vogliamo attivare l’investimento pubblico come volano di crescita”. Eugenio Giani presenta la proposta di legge sulla manovra di bilancio che adesso andrà all’esame del Consiglio regionale per il voto previsto intorno al 18 dicembre.

Le linee indicate dal presidente riguardano l’attivazione di investimenti attraverso i fondi strutturali il cui volume di risorse per il 2025 è pari a oltre 720 milioni con una compartecipazione regionale pari a 130 milioni. Gli investimenti finanziati attraverso le risorse regionali (aggiuntivi ai fondi strutturali) sono, nel triennio 2025-2027, poco meno di 1 miliardo di euro. Parte di questi interventi fanno parte dell’attuale manovra di bilancio e prevedono nuovi investimenti negli ambiti della difesa del suolo, della viabilità, dello sport, della rigenerazione urbana, del sociale e dell’edilizia residenziale, ecc.

Come detto, una parte rilevante della manovra è legata all’accelerazione e implementazione della quota parte toscana per i fondi tosco europei: “dovremo mettere il 18 per cento per attivare fondi europei e ottenere misure quali asili gratis per le famiglie fino a 40 mila euro di Isee, libri gratis per famiglie con Isee sotto i 15 mila euro, interventi sulla fragilità”. Contemporaneamente l’accentuazione di investimenti – circa 150 milioni finanziati attraverso risorse – su circa 50 interventi più rilevanti.

In ambito sanitario ci sono risorse per il Piano per l’abbattimento delle liste d’attesa (circa 10 milioni) e sono previsti interventi sull’ospedale di Cisanello. A proposito dell’Irpef, sollecitato dalle domande dei giornalisti, Giani precisa che la Finanziaria ora in discussione sposta al 15 aprile 2025 (rispetto al termine ordinario del 31 dicembre) il termine entro cui intervenire in materia di imposte regionali, “ma senza recupero delle risorse del payback le situazione impositiva regionale rimarrà uguale”.

Complessivamente si tratta di una manovra di previsione da poco meno di 12 miliardi di euro, in cui la parte del leone spetta alla sanità, che vale circa 8 miliardi. I restanti 4 miliardi riguardano le politiche attive e le spese di funzionamento. In questa cifra rientrano 1 miliardo e 350 milioni circa di risorse vincolate (fondi strutturali e Fsc), 650 milioni per il trasporto pubblico locale, e 130 milioni di risorse regionali per il cofinanziamento delle risorse Ue.

I principali interventi previsti dalla manovra

Tra i principali interventi che la manovra punta a finanziare, oltre sanità, ci sono innanzitutto i trasporti. Il bilancio stanzia 650 milioni di euro sul tpl, “una cifra per il trasporto su gomma, ferro e marittimo – sottolinea Giani – superiore a quella dell’Emilia-Romagna”. All’interno di tale somma anche 54 milioni per la tramvia da Firenze e Bagno a Ripoli e 30 milioni per la strada dalla Manifattura Tabacchi verso le Piagge.

Sulle grandi opere, ci sono i 250 milioni per la realizzazione della Darsena Europa, “secondo quanto previsto dall’Accordo di programma”, evidenzia il presidente, auspicando che “si passi finalmente dalla piattaforma alla realizzazione della banchina”.

“Cifra record”, la definisce il presidente, per la difesa del suolo e Protezione civile, a cui saranno riservati 45 milioni di euro. “In questo contesto si inseriscono 4 milioni per le famiglie alluvionate negli eventi di settembre e ottobre scorsi in Val di Cornia, in Val d’Elsa e le altre aree rientrati nelle quattro dichiarazioni di stato di emergenza”.

Previsti poi finanziamenti per l’innovazione e lo sviluppo delle imprese, e per i settori in crisi come la moda.

“La Toscana è governata dall’estrema sinistra ed è diventata l’ultimo avamposto di questa parte politica. Ne è la prova l’ufficializzazione da parte del governatore Giani che l’addizionale Irpef rimarrà immutata anche per il 2025, nonostante che lo scorso anno avesse promesso a sindacati e cittadini che avrebbe fatto di tutto per far ritornare l’imposta ai livelli del 2023. È questo il prezzo che i toscani sono costretti a pagare per saldare il campo largo di una coalizione sempre più a sinistra. Siamo pronti a dare battaglia in Consiglio regionale per contrastare la prossima manovra di bilancio” afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

“La verità - spiega il consigliere regionale FdI e Presidente della Commissione controllo Alessandro Capecchi - è che il bilancio sanitario della Regione Toscana è in deficit strutturale e la questione payback è solo una scusa. Giani, che è anche assessore al bilancio, dovrebbe sapere che il payback è un'entrata straordinaria e non ripetibile e che questo tipo di entrata non può servire, se non in modo episodico e casuale, a chiudere il bilancio che, invece, deve essere in pari con entrate e spese ordinarie.

È chiaro che da tempo, senza i soldi in più del bilancio ordinario, la Regione non è in grado di gestire gli 8 miliardi di euro circa che arrivano dal Fondo Sanitario. In Commissione Controllo abbiamo appreso che in cinque anni (cioè nel 2020, 2021, 2022 e 2024, gli anni della Giunta Giani) è stato versato 1 miliardo di euro aggiuntivo da parte della Regione al Fondo Sanitario, ciò significa che quel bilancio è fuori controllo indipendentemente dal problema dei rimborsi per il superamento dei tetti di spesa.

In parole semplici vuol dire che un miliardo di euro che poteva essere destinato a molte opere strategiche è stato bruciato sull’altare del bilancio sanitario che non riescono a portare in pareggio: ogni anno ci sono in media 200 milioni di euro in più da mettere nella sanità. Questo è successo anche quando non governavano il centrodestra e Giorgia Meloni. In tutto questo ai toscani è toccato oltre al danno anche la beffa: il servizio sanitario non è migliorato, ma, anzi, è peggiorato ed hanno meno soldi in tasca perché la tassazione regionale è aumentata con la revisione delle aliquote Irpef utilizzata lo scorso anno da Giani per chiudere il bilancio 2024”.

“In Toscana non è stato fatto nessun piano di razionalizzazione della spesa sanitaria che aveva promesso il governatore lo scorso anno quando alzò gli scaglioni Irpef. Noi invece – commenta il consigliere regionale Diego Petrucci - come avevamo promesso durante l’approvazione della manovra 2023, siamo andati a guardare quali sono gli sprechi e ne abbiamo già trovati alcuni. In Toscana ogni 4 medici c’è un primario (un direttore che ha una indennità aggiuntiva tra i 20 e i 30 milioni di euro) e in alcune Aziende Sanitarie le figure dirigenziali si moltiplicano.

Per esempio nella AOUS abbiamo contato ben 19 dirigenti che sono anche dirigenti di sé stessi perché guidano delle Unità operative costituite da un solo medico. Oppure nella AOUP ci sono 11 Unità di Chirurgia (cioè unità che svolgono la stessa funzione) che hanno altrettanti direttori. Noi pensiamo che accorpando queste posizioni apicali si inizierebbe a contenere la spesa ma invece Giani e il Pd vogliono continuare a mantenere e moltiplicare questi centri di potere. Vorremmo sapere da Giani e Bezzini a cosa destinerebbero le ulteriori risorse che chiedono continuamente dal Governo Meloni, a costituire l’ennesima posizione apicale o ad abbattere le liste d’attesa?”

Chiediamo al governatore Eugenio Giani di venire a firmare ai gazebo di Forza Italia la nostra proposta di abbassamento dell'aliquota Irpef regionale. Sembrava che il presidente fosse disposto a un timido abbassamento nella fascia di reddito fra i 28 e i 50 mila euro di reddito annuo, ma è stato bloccato ieri in Giunta dal suo partito, il Pd, che non ne vuol sapere di diminuire le tasse. La nostra non è una boutade, ma una proposta seria: Giani dimostri di essere una persona libera, e venga a firmare". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, dopo che Giani ha presentato oggi alla stampa la manovra di Bilancio 2025, in cui non ci sarà nessun abbassamento dell'Irpef, "nonostante Giani avesse promesso, lo scorso anno, che lo avrebbe poi abbassato ora a dicembre", ricorda Stella.

"Questo episodio conferma ancora una volta, e in maniera plateale, che il governatore è mero ostaggio delle scelte del Pd, e la sua autonomia è formale e non certo sostanziale", sottolinea Stella, che poi annuncia: "Oggi ho scritto al Presidente del Consiglio regionale e al Prefetto, perché da parte di Giani e della sua Giunta è in corso una violazione grave delle norme, in base alle quali 'entro il 31 ottobre di ogni anno la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale la proposta di legge di bilancio'. Siamo al 28 novembre, e noi ancora aspettiamo di vedere numeri e cifre. Pertanto - è la richiesta del capogruppo di Forza Italia - sollecitiamo formalmente ad avere la documentazione integrale, nel rispetto delle prerogative dei consiglieri eletti".

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