La Forza di Leonard Bundu

La carriera in contro tendenza di Leo che torna in America per una semifinale mondiale

Massimo
Massimo Capitani
10 agosto 2016 22:45
La Forza di Leonard Bundu

Foto scattata ad Udine  il 15 Luglio 2012, - con il mio primo smatphone -  il giorno dopo Bundu VS Castellucci 2° difesa del titolo d’Europa. Leo si presentò con un po’ di punti sul sopracciglio, dovuti allo scontro accidentale con la testa di Castellucci. Si era fatto ricucire la mattina, perché nella notte non aveva avuto voglia di aspettare al pronto soccorso ed era andato a dormire in albergo.

In quel periodo di difese non esaltanti si parlava di un match con Zaveck. Ma poi quell’incontro non si è mai concretizzato, probabilmente perché il campione sloveno, che conosceva bene i rischi di un match con Leo, voleva che l’incontro valesse come semifinale mondiale.

Insomma Leo era il campione d’Europa, ma il vecchio continente quasi non si accorgeva di lui, per non parlare dell’America, gonfia di talenti nei pesi welter. Ogni suo nuovo match poteva essere, in caso di sconfitta, l’ultimo. Leonard Bundu rischiava di essere un campione d’Europa di passaggio, pronto a passare dalla corona al dimenticatoio. 

Poi sono arrivate le vittorie con El Massoudi, Jackiewicz e soprattutto quelle inglesi con Purdy e Gavin che hanno dato il via al match con Thurman in America. Alla sconfitta americana Leo ha risposto con un doppio riscatto. Ne hanno fatto le spese Munguia e Koivula, e così Leo è pronto a tornare in America con il primato europeo in tasca e a sfidare il nuovo giovane fenomeno nella categoria dei welter, Spence Junior.

La forza di Leo è quella di non essersi mai accontentato, di aver cercato e voluto le sfide difficili lontano dalle mura amiche. Di aver invertito il corso di una tendenza, che voleva lui ed il Pugilato Italiano relegato in un angolo e che invece lo porterà ancora in America.

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