La consigliera regionale grillina Noferi contro il Governo Draghi

"Non in mio nome", scrive su Facebook. Toccafondi (Italia Viva): "Il Pd deve decidere da che parte stare, questo fidanzamento ha senso?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2021 13:53
La consigliera regionale grillina Noferi contro il Governo Draghi

Firenze, 12 febbraio 2021 – Il mondo grillino è in fermento, grande fermento. Molti, come del resto dimostrato dal voto sulla piattaforma Rousseau, non sono d'accordo con l'appoggio al nascente Governo Draghi. Tra questi, Silvia Noferi, consigliera regionale fiorentina del Movimento 5 Stelle. Lo afferma lei stessa apertamente, condividendo sulla propria pagina Facebook un articolo del dissidente Di Battista e aggiungendo questa riflessione: "Una frase mi rimase impressa quando il professore di Storia contemporanea a lezione rispose ad uno studente che aveva fatto una domanda indicando come soggetto "l'Italia" (omettendo fascista):"Lei dice Italia, è sbagliato, il regime di Mussolini di sicuro non ha operato in mio nome, né in quello di tanti antifascisti dell'epoca". NON IN MIO NOME. Ecco... oggi mi sembra particolarmente appropriato.

Questa situazione in ebollizione nel Movimento, assieme alla formazione del nuovo Governo, è l'argomento politico del giorno e Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva, lancia una stoccata al Pd: “Il Partito democratico, continuo a ripeterlo, è ad un bivio e deve scegliere che coalizione vuole costruire: massimalista o riformista? Una parte del Pd ha cercato e sta cercando tutt'ora un fidanzamento con il Movimento 5 stelle, che poi, in Toscana ad esempio, scopriamo in larga parte aver votato pure contro l'ipotesi di un governo Draghi sulla piattaforma Rousseau. Leggere i molti commenti social di vari esponenti toscani del M5s fa riflettere e molto”, dichiara il renziano.

“Sulla sua pagina Facebook, ad esempio, - prosegue Toccafondi - la consigliera regionale Silvia Noferi annuncia non solo il suo no convinto al nuovo governo ma motiva questa scelta ribadendo la sua contrarietà alle grandi opere come il nuovo aeroporto di Firenze o la TAV. Cose simili si possono trovare nei no dei parlamentari, dei consiglieri, degli eletti dei 5 stelle nella nostra regione. Cosa c’entra, quindi, la vocazione riformista del Pd in Toscana con questa posizione? Lo dico anche alla luce dei dibattiti nei comuni che andranno presto al voto” conclude Toccafondi.

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