La Città Metropolitana riduce i costi di notifica delle multe

A dicembre Firenze ospiterà una "Cernobbio delle Città Metropolitane". Metronet: un nuovo percorso per la governance

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2015 15:09
La Città Metropolitana riduce i costi di notifica delle multe

La Città Metropolitana di Firenze, per intendersi la ex Provincia di Firenze, ha abbassato per i cittadini le spese del procedimento di notifica delle multe, da 7,50 a 5 Euro. In breve, la notifica di un verbale di accertamento costerà più o meno quanto una raccomandata con avviso di ricevimento. Perché il Comune di Firenze, il cui Sindaco è lo stesso della citta' metropolitana, per lo stesso servizio, fa pagare quasi il triplo?

"La notifica di un verbale emesso dalla Polizia municipale di Firenze costa al cittadino ben 13,40 Euro -spiegano dall'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- Un costo persino superiore a quello di un corriere espresso per consegnare una lettera entro il giorno successivo. Non di rado si verificano casi paradossali in cui le spese di notifica di un verbale sono pari o superiori alla multa stessa. Se poi si considera che nel 2014 dovrebbero essere stati notificati per posta qualcosa come 300 mila verbali, il Comune dovrebbe aver incassato circa 4 milioni di Euro solo di costi di notifica. Una cifra davvero esagerata per un'Amministrazione che si vanta di non aver aumentato imposte e tasse locali".

Il Sindaco metropolitano ha annunciato all'Assemblea che il 4 e 5 dicembre prossimi, Firenze ospiterà in Palazzo Medici Riccardi una 'Cernobbio delle Città Metropolitane'. L'idea è maturata nell'ambito del progetto 'Start City' promosso dal Coordinamento Anci dei sindaci delle Città metropolitane in collaborazione con The European House-Ambrosetti.Si lavorerà a un "libro bianco", che sarà presentato anche al Governo, per rafforzare le Metrocittà nei rapporti con i grandi attori economici. A luglio, a Villa Madama, un incontro con i principali Ceo delle multinazionali. Quindi a dicembre, a Firenze, la "Cernobbio delle Città Metropolitane", in collaborazione con l''European House-Ambrosetti e il gruppo Intesa San Paolo.

Giovedì 7 Maggio a Firenze dalle 09.30 alle 13.00 presso Villa Schifanoia (via Boccaccio 121, Firenze) si terrà il seminario "Metronet. Un nuovo percorso per la governance delle città metropolitane europee". Organizzata da Città Metropolitana di Firenze, Università degli Studi di Firenze e Accademia per l'Autonomia - Anci, l'iniziativa, che si colloca all'interno di Festival d'Europa e di State of The Union 2015, è finalizzata a raccogliere idee, modelli ed esempi in merito a progetti innovativi sulla governance delle Città metropolitane europee e favorire, in chiave comparata, il confronto tra amministratori, esperti e studiosi di città metropolitane ed enti di area vasta. Dopo i saluti istituzionali del Prof.

Marco Bellandi della Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'Università degli Studi di Firenze e gli interventi del Sindaco Metropolitano di Firenze e del Segretario generale dell'Anci i lavori, moderati da Tania Groppi dell'Università di Siena, proseguiranno con le relazioni di Miguel Angel Moreno, Università Carlos III, Madrid, Presidente del Comitato di esperti sulla Carta dell'autonomia locale del Consiglio d'Europa, Veith Mehde, University of Hannover e Paolo Testa, Direttore di Cittalia, Centro ricerche Anci.

Le conclusioni sono affidate a Andrea Simoncini, Università di Firenze. L'Università e la Fondazione per la ricerca e l'innovazione di Firenze insieme alla Città metropolitana di Firenze vogliono avviare, con altre città italiane ed europee, una riflessione mirata a indagare e ricercare nuove ipotesi per gli assetti di governo dei futuri enti metropolitani. L'iniziativa vedrà numerosi esperti europei confrontarsi sui temi e le esperienze della governance metropolitana e sull'esercizio ottimale delle funzioni di questi enti nella prospettiva della costruzione di un nuovo assetto dei poteri locali. Nel vecchio continente le città metropolitane sono protagoniste oggi di profonde trasformazioni che riguardano il modo di regolare le "funzioni metropolitane" e la definizione dei processi di "metropolizzazione".

Le aree metropolitane in senso funzionale sono costituite sempre più da "reti di città" che non coincidono con i confini amministrativi delle città metropolitane formalmente riconosciute, ma cercano di rispondere alle sfide della globalizzazione e delle cd. "economie in cerca di città". Tali dinamiche pongono una serie di problemi rilevanti per la regolazione politico-amministrativa delle città metropolitane e più in generale per la governance dell'area metropolitana, fino a mostrare come si debba parlare oramai di "city regions" o "regional city" e facendo emergere una tensione non risolta con i livelli superiori di governo. L'avvio delle Città Metropolitane, previste dalla legge 56/2014, con l'elezione dei consigli metropolitani e l'approvazione degli statuti porta i sistemi di governo locale a una nuova e rilevantissima sfida.

La riforma ha affidato a queste nuove istituzioni funzioni strettamente legate all'obiettivo dello sviluppo economico e dell'incremento della competitività territoriale. Si tratta di un obiettivo coerente con i modelli di governance metropolitana in atto in tutti i paesi europei, dove - secondo le stime Ocse - si registra una considerevole espansione dell'economia legata allo sviluppo delle aree urbane.

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