Viola, si può solo crescere. La base c'è, le fondamenta stanno diventando solide, adesso bisogna costruirci sopra. La Fiorentina ha una identità precisa, costruita con perseveranza e capacità dal suo tecnico Vincenzo Italiano.
La sconfitta di Torino con la Juventus in Coppa Italia ha lasciato l'amaro in bocca al mondo viola ma ha anche un altro sapore. Quello di un progetto appena all'inizio. Un progetto che non può prescindere dal suo artefice principale, il mister di origine siciliana.
Le parole del direttore sportivo Daniele Pradè, uno che il calcio lo conosce come pochi, sono state chiare: "Abbiamo dominato, non si è vista la differenza con la Juve. Vedo un futuro roseo per la Fiorentina". Parole che fanno pensare a un obiettivo preciso del club di Rocco Commisso, cioè la continuità tecnica.
Italiano è un tecnico giovane e alle prime esperienze in serie A ma ha tutto quello che serve per emergere: capacità, voglia, intuito, visione ampia. Tenerlo a Firenze per almeno altri 3 anni vorrebbe dire tanto. Il contratto di Italiano scade nel 2023 e c'è una opzione per l'anno successivo, un lasso di tempo tutto sommato breve.
Tutti sbagliano, anche Italiano non è esente dagli errori ma ha quel qualcosa in più di cui è giusto tenere conto. E poi è un idolo della piazza.
Questo è un lavoro da proseguire, assolutamente.
