Iva, Confartigianato Firenze: 'Bisogna agire sulle cause strutturali'

Confcooperative Toscana: “Servono risposte contro il rischio di effetto domino”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2022 12:39
Iva, Confartigianato Firenze: 'Bisogna agire sulle cause strutturali'

Firenze, 20 novembre- Accoglie favorevolmente la misura al vaglio del governo Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze che su La Repubblica Firenze ha posto il problema del “controllo dei prezzi, al di là della sola Iva”. “Il rischio – ha sottolineato Ferretti – è che il prezzo di pane, latta, pasta rimanga alto, comunque. Ci sono cause profonde e di lungo periodo, che colpiscono botteghe a caduta consumatori, su cui si deve agire presto. È un intervento iniziale, che accogliamo, ma rischia di essere minimo”.

Il comparto manifatturiero e i trasporti devono essere sostenuti con forza, poiché settori strategici anche per gli altri comparti economici: il rischio di un effetto domino è sotto gli occhi di tutti. Servono risposte". La vicepresidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Toscana, Genni Piccinetti, interviene sul tema dell’aumento dei costi dell’energia: "Il comparto dei servizi alle imprese vede crescere i costi diretti e allo stesso tempo ridursi drasticamente la capacità di spesa dei propri clienti, con conseguente erosione del fatturato”.

Il difficile momento geopolitico ed economico sta mettendo il mondo produttivo faccia a faccia con una sfida, occorre rimanere competitivi e non cedere di fronte a rincari e repentine erosioni di fatturato. Energia, materie prime, scarsità di manodopera qualificata: le cooperative si sono attrezzate per affrontare questi e altri problemi che sul finire del 2022 ancora non accennano a spegnersi.

"Il necessario bisogno di rafforzare l'imprenditorialità del sistema cooperativistico all'interno di Confcooperative – spiega Genni Piccinetti – si attua impegnandosi su progettualità e iniziative che possano da subito produrre ricadute operative per le imprese e aumenti di fatturato. Anche creando occasioni di ingresso in nuovi mercati, aumentando i margini di competitività e di capacità di fare ingresso in segmenti e scenari diversi. Per far questo, inoltre, occorre uno slancio 'politico', allargando il perimetro delle alleanze, sia tra imprese che tra rappresentanze datoriali. La cooperazione deve interfacciarsi con artigiani, commercianti, industriali e mondo agricolo".

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