Islam, terrorismo e instabilità globale: ne parlano Domenico Quirico ed Emma Bonino

Giovedì alle 18 appuntamento con "11 settembre, 13 anni dopo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2014 16:49
Islam, terrorismo e instabilità globale: ne parlano Domenico Quirico ed Emma Bonino

FIRENZE - Le guerre in Medioriente tra Gaza, Siria e Iraq, l’avanzata dell’Isis e la crescita dell’integralismo islamico, il ruolo di Usa ed Europa: ecco alcuni dei temi al centro del dibattito pubblico promosso da Oxfam e Fondazione Stensen che si terrà giovedì 11 settembre, alle ore 18 a Firenze. 

A seguire la proiezione del film Everyday Rebellion - L’arte di cambiare il mondo dei registi iraniani Arash e Arman Riahi, sulle nuove forme di protesta non-violenta e disobbedienza civile.

 

S’intitola 11 settembre, 13 anni dopo l’incontro, ed è promosso da Oxfam Italia e Fondazione Stensen, che si terrà giovedì 11 settembre, alle ore 18:00, presso l’Auditorium Stensen di Firenze, con l’intervento dell’ex Ministro degli Esteri Emma Bonino e di  Domenico Quirico, inviato de La Stampa rapito in Siria nel 2013. 

Un incontro che coglie i rapporti tra Islam e Occidente in un momento particolarmente delicato, al punto che appaiono oggi ancora più tesi rispetto a 13 anni fa. L’appuntamento sarà inoltre l’occasione per approfondire le cause, le conseguenze e i futuri sviluppi dei conflitti e delle drammatiche crisi umanitarie che hanno travolto la Siria e la Striscia di Gaza. Due contesti dove Oxfam è da tempo al lavoro per garantire la fornitura di beni e servizi essenziali alla popolazione.  

 

L’Islam e la situazione mediorientale al centro del dibattito

 

Al centro dell’incontro (a ingresso libero), che sarà moderato dal docente di relazioni internazionali dell’Università di Firenze Luciano Bozzo, ci saranno dunque i tragici fatti di attualità che stanno sconvolgendo il Medioriente: la guerra in Iraq, Siria e Gaza, la preoccupante avanzata dell’Isis e la persecuzione dei cristiani, la barbara esecuzione dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff e il sequestro delle due cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite nella notte tra 31 luglio e il 1 agosto in Siria. 

Fatti e tragedie che saranno ripercorsi e analizzati, dalle voci autorevoli di due profondi conoscitori dell’area mediorientale. 

Un’occasione unica inoltre per riflettere e ascoltare dalla viva voce dell’inviato del quotidiano torinese, Domenico Quirico, la testimonianza diretta dei suoi 5 mesi di prigionia in Siria, racchiusi nel suo ultimo libro “Il Paese del Male - 152 giorni da ostaggio in Siria”, scritto assieme Pierre Piccinin da Prata.

Al termine del dibattito, si terrà un aperitivo solidale a cura dei volontari di Oxfam, che  alla modica cifra di 8 euro (5 euro per gli studenti), permetterà di sostenere i progetti di lotta alla povertà realizzati dall’associazione umanitaria (www.oxfamitalia.org). Per info: (link)

 

Everyday Rebellion – L’arte di cambiare il mondo

 

La serata proseguirà con la proiezione alle ore 21 del documentario Everyday Rebellion – L’arte di cambiare il mondo, dei registi iraniani Arash e Arman Riahi, in uscita in Italia proprio l’11 settembre. Un progetto multimediale che indaga le nuoveforme creative dei più recenti movimenti di protesta non-violenta e disobbedienza civile in giro per il mondo: dagli indignados spagnoli al movimento Occupy Wall Street, dai giovani delle primavere arabe alle Femen ucraine. Premiato dal Pubblico al Festival di Copenaghen con il punteggio più alto nella storia del festival e Premio del Pubblico al Biografilm 2014, Everyday Rebellion, parla di pace e non-violenza, pensate come uniche azioni in grado di fornire risposte concrete alle esigenze di cambiamento e miglioramento delle società.

Frutto di tre anni di lavoro e ricerca, è affiancato da un articolato progetto cross-mediale, composto da una serie di piattaforme per la condivisione di contenuti e lo scambio di informazioni (sito web, app per smartphone, ecc.), utili a sostenere gli attivisti creativi e ad aumentare il consenso. (www.everydayrebellion.net).

 

Il lavoro di Oxfam per le emergenza a Gaza e in Siria

 

Oxfam è attualmente al lavoro in Medio Oriente per far fronte all’emergenze umanitarie che hanno colpito la Striscia di Gaza e la Siria. L’associazione umanitaria è subito intervenuta nella Striscia di Gaza all’indomani del conflitto esploso lo scorso 8 luglio. Grazie al lavoro dei suoi 34 operatori locali ha portato aiuto alla popolazione locale, fornendo acqua ad oltre 250.000 persone e distribuendo 148.200 voucher per l’acquisto di cibo, 1.300 pacchi alimentari e 26.000 kit igienico-sanitari.

In sostegno della popolazione siriana Oxfam è al lavoro dallo scoppio della crisi umanitaria che ha provocato ad oggi 3 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi e 10,8 milioni di persone che necessitano di aiuto. Dall'inizio dell'anno l’associazione umanitaria ha raggiunto quasi mezzo milione di rifugiati in Giordania e in Libano fornendo loro acqua potabile e beni di prima necessità (coperte, stufe per l'inverno e forniture igieniche in estate). Stiamo inoltre fornendo assistenza legale alle famiglie siriane. Nei campi profughi di entrambi i paesi, così come negli insediamenti informali o lungo le rotte percorse dai profughi in fuga dalla guerra, Oxfam ha inoltre lavorato per fornire servizi igienici, e al momento è in fase di progettazione e sviluppo la realizzazione di sistemi di acqua corrente per il campo profughi di Zaatari in Giordania e la comunità di accoglienza situata nella valle della Bekaa in Libano. 

Oxfam sta inoltre fornendo acqua pulita alla popolazione colpita dal conflitto all’interno della Siria sia attraverso la riabilitazione delle infrastrutture, sia fornendo acqua potabile, che attraverso la riparazione di pozzi, portando assistenza nel complesso a circa un milione di persone.

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