Islam a Firenze: serve la Moschea, ma su uno spazio che non si trova

Nel capoluogo toscano la moschea è ospitata in un piccolo fondo del centro storico

Antonio
Antonio Lenoci
19 aprile 2016 15:21
Islam a Firenze: serve la Moschea, ma su uno spazio che non si trova

La diffusione della religione musulmana a Firenze è recente, prima sono stati gli studenti e poi i migranti provenienti da circa 25 paesi come Marocco, Albania, Tunisia, Senegal, Egitto, Algeria e Pakistan a formare la comunità che oggi chiede spazio. L'imam riconosce a Firenze la disponibilità all'integrazione sociale, ma manca un luogo da destinare al libero culto. Centro o periferia? Firenze non riesce a decidere. La Fondazione Michelucci ci ricorda che "I cittadini di fede musulmana sono circa 30.000 a Firenze e provincia, circa il 10% praticanti.

Una cinquantina hanno origine italiana, 3.000 appartengono a famiglie immigrate in possesso di cittadinanza italiana. Il Centro di studi internazionali Giorgio La Pira aveva concesso loro una sala per la preghiera; il primo Centro islamico ha trovato sede in piazza Scarlatti e poi in via Ghibellina. Attualmente è attivo un centro islamico con sede in Borgo Allegri, vicino a piazza dei Ciompi. Alla preghiera di fine Ramadan partecipano circa 7.000 fedeli. La sede è uno stretto stanzone che obbliga a fare due turni di preghiera al giorno, ad ognuno dei quali prendono parte almeno 700 persone.

Un altro Centro islamico, non affiliato a nessuna associazione, ha sede a Sorgane, in via Tagliamento. Va inoltre ricordato il piccolo centro di preghiera del villaggio Rom del Poderaccio, dove il rito religioso è celebrato, oltre che in arabo, in romané. Come luoghi di preghiera per piccoli gruppi sono utilizzati anche alcuni appartamenti".Nel 2016 nel centro storico di Firenze si prega sul marciapiede come ha raccontato Jacopo Storni sul Corriere Fiorentino all'indomani del Patto siglato tra imam e sindaco.

Ancora lunghi i tempi. Recenti soluzioni sono state prospettate come alternativa, temporanea, alla realizzazione della moschea: privati cittadini hanno sottoposto a Palazzo Vecchio ambienti da ridestinare a tali funzioni, tra questi anche il Supercinema di via de' Cimatori. L'offerta immobiliare non ha però convinto gli uffici tecnici del Comune.Nel gennaio 2012 il percorso di partecipazione, preceduto da momenti di ascolto e approfondimento, entrava nella fase finale con 150 fiorentini riuniti per segnalare raccomandazioni in merito alla realizzazione del progetto.

Oltre 50 le interviste ad opinion leader ed incontri in cinque quartieri della città.Dai rapporti emergeva una eterogeneità difficile da sintetizzare. I partecipanti volevano essenzialmente una struttura permeabile e sicura, aperta alla città e ben progettata quale elemento di ulteriore bellezza e arricchimento. La progettazione di uno Stadio non porterebbe oggi a differenti valutazioni. Ci sono però raccomandazioni e criteri più dettagliati quando si lasciano gli opinion leader tra professori universitari, rappresentanti dei vari culti e politici locali e si ascoltano i cittadini che pongono interrogativi circa le ripercussioni che la realizzazione di una moschea potrebbe provocare.Intanto l'architetto David Napolitano disegna una Moschea tradizionale che richiama Santa Maria Novella e che, per alcuni giorni, diventa oggetto di discussione artistica spaccando i critici tra l'inclusione architettonica e l'esclusione categorica che una simile opera possa trovare a Firenze il suo habitat ideale.

Tutte le preoccupazioni si spostano su una facciata.A che punto siamo? In autunno scorso è Radio Voce della Speranza ad offrire spazio alla comunità musulmana fiorentina ed ospitare un Convegno sulla "paura del diverso, del profugo, di chi professa un’altra fede" denominato Islamofobia in Italia? La difficile realtà che vivono in Italia le comunità islamiche, a causa del pregiudizio, di stereotipi ingiusti e di un’informazione non sempre corretta".

Ma di quale paura si tratta, paura sociale oppure urbanistica?In Italia esistono due moschee tradizionali a Roma ed a Segrate. In Toscana molti immigrati di fede musulmana sono inseriti nel tessuto industriale di Colle Val d'Elsa ed hanno avanzato il bisogno di realizzare una moschea. Firenze aspetta ancora.

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