Intervista ad Angelo Ardito alla vigilia del titolo italiano

Il 26 Settembre a Porto Santo Stefano di scena la personale sfida al tricolore dei superpiuma del fiorentino Ardito

Massimo
Massimo Capitani
22 settembre 2014 13:58
Intervista ad Angelo Ardito alla vigilia del titolo italiano

“Voglio sentirmi campione qui - indicando i fianchi che vestono la cintura dei campioni della Boxe. “Ti faccio una rivelazione, non dico mai a nessuno che sono il campione d'Italia e, a chi mi ricorda che comunque lo sono, rispondo con poca gioa”.

Facciamo un passo indietro, Angelo Ardito dopo la sconfitta ai punti con Pagliara nell'Ottobre del 2013, che segna il suo secondo assalto al titolo italiano di categoria, viene, in seguito, proclamato vincitore per la positività al doping di Pagliara. Parlando del match in se stesso, Angelo non è affatto convinto di aver perso con tutto quello scarto di punti, i tre giudici premiano Pagliara con uno scarto di 3-5-6 punti: “credo che fino al richiamo ufficiale, neanche troppo giustificato, ero in vantaggio”. 

Il 26 Settembre Angelo ha l'opportunità di essere e soprattutto di sentirsi il campione, per farlo dovrà battere Cipolletta, così si chiama il suo sfidante al titolo. Per la sfida con il napoletano, Angelo si è avvalso delle cure del suo vecchio Maestro Boncinelli, che coadiuvato dal Maestro Vignoli, lo  seguirà all'angolo: “gli ho chiesto se era disposto a lavorare ancora insieme a me, lui ha accettato, lo vedo molto motivato ed anch'io lo sono”.

Cipolletta è un pugile longilineo, molto alto - un metro e ottanta - per la categoria dei superpiuma che vede il suo limite fissato sotto i 59 kg. Occorrerà trovare la distanza muovendo il tronco ed azionare le mani al momento giusto, “fra me e lui non dovrà esserci mai troppa luce, come dice Boncinelli”. Cipolletta è uno di quei pugili sguscianti, che amano farsi rincorrere per il quadrato dai loro avversari, finendo poi per mandarli a vuoto e per colpirli con le serie di rientro. 

Serve un prestazione positiva anche dal punto di vista fisico, il ritmo dovrà essere costante per tutta la durata delle dieci riprese: “mi sono allenato bene, ho passato gran parte dell'estate a prepararmi, mentre gli altri erano in ferie, le mie vacanze sono  durate una settimana ed in quei giorni facevo venti chilometri di corsa, ora tutto questo lo sento dentro di me”.

Da Firenze annunciata la presenza di numerosi tifosi al Palazzetto dello Sport di Porto Santo Stefano che spingeranno il loro amico e concittadino alla vittoria: “Hanno già riempito un pullman e sei macchine, inoltre ci sono gli amici della palestra ed i miei parenti, fra quest'ultimi il mio primo tifoso, il nonno Angelo”. 

Al termine delle nostre domande Angelo mette in spalla la sua borsa per tornarsene a casa, gli facciamo il nostra in bocca a lupo affinchè, dopo il match con Cipoletta, quella borsa contenga la cintura di campione d'Italia dopo essere stata intorno ai suoi fianchi.

 

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