In sciopero improvviso al Tirreno

Per una contestazione disciplinare ritenuta dal sindacato ritorsiva nei confronti di un componente del Cdr

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 Ottobre 2025 19:39
In sciopero improvviso al Tirreno

Da oggi torna in sciopero il Tirreno, dopo una contestazione disciplinare a un componente del Cdr, per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali. Il sindacato diffida l'Azienda e chiede il ritiro immediato del provvedimento.

All'assemblea dei redattori, che ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento annunciando ulteriori iniziative sindacali, hanno partecipato anche la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante e il presidente Ast Sandro Bennucci: "Provvedimento gravissimo e del tutto ingiustificato". Ast ha proclamato lo stato di agitazione e inviato una diffida all'azienda a tutela dei suoi iscritti e dei suoi dirigenti.

L'assemblea dei redattori de "Il Tirreno", all'unanimità, ha proclamato lo sciopero immediato per impedire l'uscita del giornale domenica 12 ottobre 2025, fra l'altro giornata di elezioni regionali in Toscana.

C'è una causa in corso, di cui è atteso il provvedimento del giudice del lavoro di Livorno, intentata dall'Ast e dal Cdr all'Azienda per comportamento antisindacale, per la chiusura della redazione di Viareggio e per i carichi di lavoro non consentiti dall'accordo ministeriale sugli ammortizzatori sociali del 31 marzo 2025. L'azione sindacale continuerà fino a quando il provvedimento sarà ritirato. Nello specifico, l’assemblea dei redattori de “Il Tirreno”, all’unanimità (con 46 voti su 46), ha approvato una seconda giornata di sciopero per lunedì 13 ottobre revocabile solo nel caso in cui l’azienda revochi il provvedimento disciplinare emesso a carico del componente del Cdr entro la mezzanotte di domenica 12 ottobre.

Sono richieste inoltre: 1) la pubblicazione del presente comunicato sul sito web de Il Tirreno fin da subito; 2) la pubblicazione del presente comunicato sul quotidiano in edicola lunedì 13 ottobre. L’Assemblea si è inoltre espressa a favore dell’indizione di uno stato di agitazione, del blocco degli straordinari e dello stop alla produzione degli inserti. Le giornaliste e i giornalisti del Tirreno sono fortemente preoccupate e preoccupati non solo per il provvedimento disciplinare minacciato, ma anche per le prospettive di nuovi e pesanti tagli e per una possibile riorganizzazione che potrebbe avere gravi conseguenze per la tenuta del giornale a fronte di mancati investimenti e di un piano di rilancio.

Tutto questo in un quadro di delegittimazione della rappresentanza sindacale.Contemporaneamente, l’Associazione Stampa Toscana, sempre con il sostegno della Fnsi, diffida la Sae Toscana Srl dal continuare a intraprendere iniziative che hanno il solo scopo di delegittimare e colpire i giornalisti dirigenti sindacali. L’atteggiamento ritorsivo adottato nei confronti del componente del Cdr, che ha testimoniato all’udienza nel procedimento ex art 28 dello statuto dei lavoratori promosso dal sindacato, rappresentato dalla contestazione disciplinare ricevuta dallo stesso ieri non può essere accettato.Colpire un sindacalista nell’esercizio delle sue funzioni – il collega infatti assisteva un altro collega in una conciliazione sindacale – è un atto gravissimo motivo per cui l’associazione stampa Toscana proclama nei confronti della Sae Toscana Srl lo stato di agitazione sindacale in difesa dei propri iscritti e dirigenti.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana esprimono profonda preoccupazione per quanto sta accadendo all’interno della redazione de Il Tirreno. Cnog e Odg Toscana condividono la mobilitazione decisa dall’assemblea dei redattori del giornale.

“Colpire un giornalista impegnato nell’attività sindacale costituisce un segnale grave e preoccupante, che rischia di compromettere il rispetto delle libertà sindacali e dell’autonomia professionale tutelata dall’articolo 21 della Costituzione” dicono Carlo Bartoli, presidente del Cnog e Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana, rinnovando la propria solidarietà ai colleghi del Tirreno e auspicando che prevalgano il dialogo, il rispetto delle regole e la tutela della dignità del lavoro giornalistico.

l sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai esprime piena solidarietà al Cdr e alla redazione de Il Tirreno: "Siamo vicini a colleghe e colleghi che sosterremo fino a soluzione della vertenza" afferma l'esecutivo Usigrai.

La CGIL Toscana esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del quotidiano Il Tirreno, impegnati in una dura battaglia per difendere diritti, condizioni di lavoro e libertà sindacali: "Il Tirreno rappresenta da sempre un presidio fondamentale di informazione, democrazia e libertà per tutta la Toscana. Colpire chi esercita funzioni sindacali, minacciare nuove riorganizzazioni e imporre carichi di lavoro insostenibili significa indebolire il giornale e con esso il diritto dei cittadini a un’informazione libera e plurale.

Le lavoratrici e i lavoratori de Il Tirreno e i lavoratori poligrafici di Livorno sono da tempo in mobilitazione per difendere l’occupazione, contrastare i tagli e impedire che le scelte aziendali ricadano sulla qualità del lavoro e dell’informazione. Il tentativo di silenziare la loro voce è inaccettabile: la CGIL Toscana e la Slc Cgil saranno al loro fianco in ogni iniziativa di lotta e sosterranno la loro mobilitazione. Difendere le lavoratrici e i lavoratori del Tirreno significa difendere la libertà di stampa e la democrazia in Toscana".

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