Immobili pubblici in Toscana: l'Europa finanzia il risparmio energetico

Spetta adesso agli uffici tecnici delle singole amministrazioni proporre progetti sul territorio di competenza

Antonio
Antonio Lenoci
02 novembre 2017 16:26
Immobili pubblici in Toscana: l'Europa finanzia il risparmio energetico

Per la Toscana ci sono in ballo 30 milioni di Euro disponibili per progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici.  Il risparmio energetico sarebbe la vera fonte alternativa del futuro. Esistono infatti sprechi occulti di energia che condannano soprattutto le piccole e medie amministrazioni locali pesando sul bilancio ed andando a distrarre fondi che sarebbero utili per implementare servizi ed infrastrutture. 

 Il modello applicato alle abitazioni private pensato per il pubblico: scuole, uffici, palestre ed altri immobili di uso pubblico sprecano ogni anno migliaia di euro per essere gestiti energeticamente dall'illuminazione alle apparecchiature elettroniche, al riscaldamento dell'acqua e degli ambienti.Il bando regionale destina 8 milioni rifinanziabili fino a 30. La scadenza è prevista per fine gennaio 2018 ma ci sarebbe la possibilità di uno slittamento di qualche settimana per consentire di recepire più interessamenti.

A Nove da Firenze i tecnici dell'Agenzia Fiorentina per l'Energia, che già ha svolto e svolge un ruolo informativo itinerante si dichiarano "Pronti a fornire alle amministrazioni il supporto necessario alla progettazione dei nuovi ambienti offrendo spunti tecnici agli uffici interessati" ed alla domanda su quali siano le eccezioni sollevate sino ad ora rispondono "Gli amministratori hanno risposto con interesse ed hanno presentato quelle che possono essere le peculiarità di ciascun territorio, c'è ad esempio chi ha la palestra lontana dalla scuola, chi uffici amministrativi diffusi in ambito comunale ed a ciascuna problematica cercheremo di trovare una soluzione affinché la proposta possa andare a buon fine".

L'aspetto del patrimonio immobiliare antico è stato messo sul tavolo della scelta di aderire o meno al bando? "Certo c'è chi si è posto questo problema, ma l'edilizia privata ha presentato varie problematiche e le tecniche costruttive hanno anche diverse soluzioni in merito". 

Potrebbe spaventare la compartecipazione al finanziamento? "Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, ma ricordiamoci che in Toscana ci sono amministrazioni che hanno avviato l'accorpamento proprio per condividere beni e servizi ed avere un maggiore peso economico nelle scelte strategiche". L'Agenzia Fiorentina per l’Energia è capofila del Progetto Europeo Rebus ovvero Renovation for Energy efficient Buildings il cui obbiettivo è la realizzazione di scelte politiche regionali che portino alla riduzione dei consumi di energia negli edifici pubblici. Il progetto Rebus prevede una Pagina Facebook, in cui vengono fornite informazioni tecniche sul bando ed indicazioni sugli incontri e seminari formativi rivolti a tecnici e amministratori pubblici per studiare i procedimenti che portino a maggiore efficienza. 

Il progetto REBUS è stato finanziato dall'Unione Europea perché alle amministrazioni pubbliche locali siano indirizzati provvedimenti concreti: ad esempio che i fondi POR FESR siano messi a bando per contrastare gli eccessivi consumi derivanti da mancanza di programmazione, vecchie tecnologie inefficienti, mancata ottimizzazione delle infrastrutture, mancata osservanza delle norme per un moderno isolamento termico degli edifici, evitando gli sprechi a volte occulti che ne derivano.

La Regione Toscana erogherà i contributi in base ai progetti che saranno proposti dagli enti locali per rendere più efficiente il patrimonio immobiliare. Spetterà ad ogni Ente valutare i costi-benefici dell'investimento che, come avviene nel settore privato, può dare soddisfazioni immediate ma un rientro economico nel medio-lungo periodo.Si tratta di una sfida culturale e non solo di una scelta politica dettata dalla disponibilità di cassa, per questo l'auspicio dei tecnici esperti del settore energetico è che ciascun amministratore riesca a vedere l'opportunità del finanziamento europeo come una eredità per il territorio.

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