“Il venditore di medicine “ conclude la 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze.

Il Film, vincitore del 24° Nice Usa, sarà presentato al Cinema Odeon domenica alle 20,30.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2014 00:48
 “Il venditore di medicine “ conclude la 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze.

A conclusione del tour internazionale di promozione del cinema italiano emergente in Russia e negli Stati Uniti, N.I.C.E. New Italian Cinema Events, diretto da Viviana del Bianco e Grazia Santini, chiude la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze il 14 dicembre alle ore 20.30 (Cinema Odeon) con la premiazione e proiezione de “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito, vincitore del premio del pubblico del 24° Festival N.I.C.E. USA. Il regista Antonio Morabito con Evita Ciri e Giorgio Gobbi, interpreti del film, incontreranno il pubblico prima e dopo la proiezione.

A San Francisco con N.I.C.E. per la presentazione del film, Morabito è stato il primo ad essere sorpreso dal risultato ottenuto da un film che tratta un tema forte come il “comparaggio”. “E’ qualcosa che riguarda ognuno di noi – racconta il regista – Non è un’inchiesta, un documentario ma una narrazione basata su fatti reali. Mio malgrado mi sono trovato a dover recuperare un farmaco non commercializzato in Europa, per cui ho cominciato a capire come un farmaco venisse sintetizzato e immesso nel mercato con dinamiche di marketing predominanti e aggressive, con tutti i rischi che ne conseguono; perchè la materia in questione è la salute e il cliente è il paziente”.

Un racconto agghiacciante dove i fatti di cronaca superano la fantasia: “Sai cosa significa oncologia? Duemila euro a fiala!”. Nel cast Claudio Santamaria nel ruolo dell’informatore medico con un unico imperativo categorico in testa: “non perdere il posto”, ultimo anello di una catena che finirà per stritolarlo. “Ho inserito all’inzio del film scene di telegiornali per far capire che la storia che avrei raccontato partiva dalla realtà. Naturalmente stiamo parlando di una rappresentazione drammaturgica, non di un saggio, né di un documentario; è chiaro che le vicende che capitano a Bruno (Santamaria) non sono capitate nella realtà ad uno stesso informatore scientifico; i non luoghi delle ambientazioni, l’atmosfera rarefatta e semi deserta degli ospedali riflettono il paesaggio interiore del protagonista, uno stato d’ansia continuo, le pressioni continue.

Ma riguardo l’entità delle cose che accadono nel film, non ritengo per niente di aver esagerato”. Accanto a Santamaria, Isabella Ferrari nel ruolo del capo area, Marco Travaglio nei panni dell’odioso Prof. Malinverni primario di oncologia, Evita Ciri nel ruolo della moglie di Bruno e Giorgio Gobbi, medico di Bruno.

Accanto al premio del pubblico americano, per la prima volta quest’anno N.I.C.E., in collaborazione con il Comune di Firenze e AGIS, istituisce il Premio Città di Firenze per miglior film “Giuria degli studenti delle scuole Toscane” assegnato da 5 scuole del territorio toscano aderenti al progetto “Le Chiavi della Città” (IED, Scuola Professionale Cellini Tornabuoni, Liceo Machiavelli Capponi, Liceo Artistico Virgilio di Empoli e Liceo Artistico Coreutico e Cinematografico di Arezzo).

I ragazzi hanno decretato vincitore di questa edizione “L’Arte della Felicità”, film d’animazione del fumettista napoletano Alessandro Rak che ne ha curato regia, soggetto, sceneggiatura e scenografia, candidato agli European Film Award e ai Golden Globe per la categoria “Miglior film d’animazione”. “E’ stato molto bello lavorare con gli studenti che si sono impegnati a fondo e che hanno guardato l’intera selezione di film in poco tempo ma con grande rispetto e interesse” ha dichiarato Viviana del Bianco.

La 24° edizione del festival negli USA anche quest’anno ha registrato il sold out alle proiezioni delle quattro tappe statunitensi ‐ New York, San Francisco, Washington DC e Philadelphia. L’attenzione e la richiesta di cinema italiano dopo la vittoria dell’Oscar cresce. “Il mondo vuole mangiare, vestire, parlare italiano! Siamo noi italiani gli unici a non capirlo…. per le nozze d’argento del festival, il prossimo anno promettiamo di riportare a New York tutta la selezione N.I.C.E. con eventi che celebrino il cinema italiano; una grande festa con personalità di spicco della cinematografia internazionale che da sempre sostengono e credono nella manifestazione” ha dichiarato al pubblico newyorkese Viviana del Bianco.

“Siamo soddisfatti della selezione che abbiamo proposto quest’anno negli Stati Uniti perchè è composta da opere molto diverse fra loro” ha commentato Grazia Santini. “E’ vitale per il cinema che i giovani autori portino il loro sguardo nuovo sulla realtà, propongano stili non omologati ai film da botteghino. A San Francisco il pubblico si è lamentato solo di una cosa: di non poter vedere tutti i film che avrebbe voluto perchè erano 14 film in soli 5 giorni”. I registi presenti al Festival sono stati accolti tutti con entusiasmo e calore dal pubblico americano.

Applausi e risate sonore durante la proiezione per “Tutta colpa di Freud” di Paolo Genovese; commenti puntuali e tecnici per Rossella De Venuto da parte degli studenti della New York Film, dove la regista ha studiato ed è tornata a presentare il suo primo lungometraggio “Controra” accompagnata da Federico Castelluccio (The Sopranos), interprete del film. Alla Stanford University “ venditore di medicine” è stato oggetto di un lungo ed acceso dibattito con Antonio Morabito e a Santa Clara, contea gemellata con la provincia di Firenze, Edoardo Ponti ha incantato con senso dell’humour e simpatia la platea presentando i suoi due lavori “La voce umana”, rilettura di Jean Cocteau in versione napoletana( interpretata da Sopra Loren) e “Il turno di notte lo fanno le stelle”.

N.I.C.E. conclude a Firenze il lungo tour del 2014 e si prepara a ripartire nel 2015 per Russia, Cina e Stati Uniti.

In evidenza