Il talento di Moha all’esame messicano

La semifinale mondiale con Bornea è una prova del fuoco per Obbadi

Massimo
Massimo Capitani
10 gennaio 2022 15:08
Il talento di Moha all’esame messicano
Foto: Matteo Innocenti

Quando Obbadi era dilettante combatteva spesso ed io andavo a vederlo tutte le volte che potevo. Mi ricordo che una volta era estate e combatteva ad una festa sull’Arno. C’erano i soli noti dell’ambiente ed altri che erano andati lì solo per mangiare e frescheggiare, poi se di contorno ci fosse stato: Il pugilato, la musica o un’altra cosa sarebbe andato bene lo stesso.

Moha combatteva con un pugile che aveva qualche anno e qualche chilo in più di lui, un ragazzo solido e di carattere, perché solo così ci poteva essere un match agonisticamente valido. Moha vinse il match e dette spettacolo: La sua Boxe fantasiosa, sia di traiettorie di colpi che di varietà degli stessi; il suo senso del tempo e la sua precisione avevano convinto anche chi non era dell’ambiente ad alzarsi dalla sedia e a venire sotto al ring per vedere da vicino il Talento di quel ragazzo.

In quegli anni Moha era il miglior 52 kg a livello nazionale dilettantistico, capace di aggiudicarsi consecutivamente tre Tornei del Guanto d’Oro d’Italia, dal 2012 al 2014. Non è mai stato campione d’Italia perchè non ha mai potuto partecipare agli Assoluti d’Italia.

Da professionista ha combattuto e vinto due volte la cintura dell’Unione Europea: Novembre 2016 contro Silvio Olteanu, Maggio 2018 contro Aramis Torres. È stato anche nominato come sfidante per l’europeo maggiore - quello EBU - ma poi è successo un pasticcio che ha vanificato tutto.

In mezzo ai titoli dell’Unione Europea ha registrato l’unica sconfitta in carriera per mano di Cristofer Rosales, pugile quest’ultimo che poco dopo avrebbe conquistato il mondiale WBC in Giappone. Nel 2019 Moha ha combattuto tre volte, mentre nel 2021 solo una volta, nel mese di Aprile.

A Monterrey il fiorentino si troverà di fronte un avversario che pur non essendo messicano, ricorda molto il modo di combattere dei guerrieri di quel paese. Il filippino Bornea è un attaccante indomito, sempre pronto a scambiare e a piazzare il colpo duro. Per batterlo e convincere i giudici della vittoria, Moha dovrà far ricorso a tutte le sue doti e al suo talento, dovrà stupirli e farli saltare dalla sedia proprio come fece quell’estate in riva all’Arno.

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