Il presidente Fabrizio Corsi interviene alla conferenza stampa di presentazione di mister Marino

Fabrizio Corsi: "In tali campionati che comanda si sente quasi rimbischerito"

Franca
Franca Ciari
30 gennaio 2020 11:05
Il presidente Fabrizio Corsi interviene alla conferenza stampa di presentazione di mister Marino

Ieri, in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico che guiderà l’Empoli fino alla fine di questo campionato, Pasquale Marino, è intervenuto anche il presidente Fabrizio Corsi che si è così espresso: “Sono qui a presentare il terzo allenatore della stagione, una stagione le cui responsabilità in merito al nostro rendimento non sono da additare agli allenatori precedenti ma solamente alla società in quanto non siamo riusciti ad individuare un tecnico che potesse aiutarci ad attenere risultati più convincenti, Già da prima di Natale avevo percepito questa sensazione anche se la responsabilità principale di voler continuare a seguire un calcio che nel passato ci ha dato tante soddisfazioni, oltre al fatto che tanti giocatori hanno reso al di sotto delle loro potenzialità.

A questo punto sarà necessario trovare una quadratura perchè migliori il rendimento del gruppo. Se si vuole trovare delle responsabilità posso dire che sono tutte mie in quanto ho avallato le scelte, stavolta non molto azzeccate anche se, nonostante questo, ritengo di avere un gruppo forte ed un allenatore che lo saprà guidare a cui chiediamo di poter uscire da questa situazione di classifica. In merito alla gestione Muzzi avevamo visto un po' di miglioramento con Salernitana e Livorno. In mezzo c’era stata la gara di Cosenza interpretata male, ma con un episodio che non voglio nemmeno evidenziare. La prestazione di Castellammare è stata una sorpresa tanto che si è vista una squadra diversa dall’impressione di crescita che ci aveva dato.

Il clima che stiamo respirando in ambito societario è quello dei momenti difficili ed era da un po' di tempo che non succedeva tanto da esserne impreparati e quindi urge ritrovare un atteggiamento battagliero per tentare di venirne fuori. Solitamente non mi sono mai goduto i momenti di euforia anche perché nel calcio lo scenario può cambiare alla svelta, ma non mi esento dal dire che questi mesi mi hanno suscitato dei momenti di angoscia che però adesso lasciano il posto a speranza ed ottimismo.”

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