Il noleggio nel settore edile: i dati del 2022

Il noleggio di macchine e attrezzature si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il territorio italiano arrivando a coprire categorie merceologiche fino a ieri poco avvezze al noleggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2022 14:50
Il noleggio nel settore edile: i dati del 2022

Il noleggio di macchine e attrezzature si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il territorio italiano arrivando a comprendere categorie merceologiche in cui fino a pochi anni fa non si faceva particolare ricorso al noleggio.

Il 2021 è stato per il noleggio italiano un anno d’oro in cui si è registrata una fortissima espansione sia in termini di fatturato che in termini di clientela.

L’edilizia è stato uno dei settori che hanno spinto la ripresa post pandemica, contribuendo indirettamente alla crescita del noleggio.

Durante i due anni appena trascorsi la clientela italiana ha capito a pieno i vantaggi nel noleggiare attrezzature e macchine edili ed ha fatto del ricorso a questa pratica una vera e propria scelta strategica.

Questa decisione ha assunto un ruolo ancor più determinante durante il 2022 quando i bonus ristrutturazione, con il Superbonus in testa, hanno dato una notevole spinta all’edilizia e la richiesta di macchine è continuata a salire.

Analizzando il mercato, se da una parte c’è una costante richiesta di macchinari e attrezzature a noleggio, dall’altra i noleggiatori devono scontrarsi col problema dell’ approvvigionamento.

Quasi tutte le aziende di noleggio hanno pianificato di allargare il parco macchine ma queste tardano ad arrivare e le consegne sono stimate, positivamente, oltre i sei mesi.

A ciò si aggiunge la crisi energetica mondiale che si ripercuote sui noleggiatori con un aumento dei prezzi delle macchine stesse, oltre che dei costi vivi che ogni azienda deve sostenere.

È però interessante notare che, oltre all’aumento del parco macchine e l’inserimento in flotta di diverse categorie di esse, una delle attività che molti noleggiatori stanno pianificando è la digitalizzazione dell’azienda.

In questo contesto vi sono dematerializzare il più possibile la documentazione, rendere più snelli i processi di noleggio sfruttando la tecnologia, aprire a nuovi canali di comunicazione e di vendita. Tutto ciò porta all’inserimento in azienda di personale adeguatamente formato ed abituato ad utilizzare tali strumenti.

Osservando l’andamento del mercato del noleggio, sebbene i numeri precisi saranno disponibili solamente a fine anno, il sentimento è estremamente positivo.

In Italia esistono circa 5000 aziende con codice Ateco atto al noleggio ma solo meno di 3000 svolgono questa attività in maniera professionale è strutturata.

Dopo l’espansione del +20% del 2021 il mercato del noleggio è destinato a chiudere anche quest’anno con il segno più, registrando un’ulteriore crescita come da previsioni.

Oltre l’80% delle aziende di noleggio, intervistate a metà anno, vedeva positivamente il 2022 e oltre un terzo di esse prevedeva crescite del fatturato comprese tra il 10 e il 25%.

Ogni categoria merceologica chiuderà l’anno in crescita o in pari rispetto al 2021, che è comunque un’ottima notizia vista l’espansione dell’esercizio precedente.

L’unica categoria che registrerà un ribasso è quella che coinvolge le macchine movimento terra pesante. Questi macchinari vengono infatti impiegati nei grandi cantieri che partiranno verosimilmente nel 2023 con il PNRR.

Anche molti clienti finali guardano positivamente il mercato dell’edilizia, con il 38% che lo vede in maniera stazionaria e addirittura il 50% che prevede una crescita.

Questo trend è confermato dalla spesa media pro capite per il noleggio, un dato che misura quanto spende mediamente ogni italiano per noleggiare macchine e attrezzature da lavoro.

Il dato si attestava sotto i 23€ nel 2006, anno in cui è iniziata la rilevazione, e si era avvicinato ai 30€ a fine 2019. La pandemia, e le conseguenti limitazioni e difficoltà ad essa collegate, hanno fatto esplodere l’indicatore che quest’anno supererà i 42€ di spesa media pro capite dimostrando come gli italiani siano sempre più propensi a noleggiare.

L’edilizia rimane il settore in cui maggiormente si fa ricorso al noleggio, seguita dall’industria in cui il noleggio a breve termine di carrelli elevatori sta soppiantando quello a lungo termine.

Le ristrutturazioni in particolare fanno sì che le macchine per il sollevamento di persone e cose siano la categoria più noleggiata con piattaforme aeree (dalle autocarrate e semoventi, passando per scissor e ragni) e sollevatori telescopici sempre più richiesti.

Per quanto riguarda il movimento terra si registra una forte richiesta di noleggio per i macchinari compatti come i miniescavatori, le minipale e le motocarriole.

A questi si aggiunge la macrocategoria delle attrezzature edili come elettroutensili, generatori di corrente, gru e ponteggi.

Pur essendo arrivati quasi alla fine del 2022, molti noleggiatori confermano di avere raggiunto gli stessi livelli dell’anno precedente, con scarsissima disponibilità di macchine pronte per il noleggio.

Queste tendenze sono estremamente incoraggianti per il settore edile dato che, con le oggettive difficoltà del momento, il comparto appare in fermento ed in attesa della partenza dei grandi cantieri del PNRR.

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