Il Movimento 5 Stelle porta in Regione la sua versione di reddito di cittadinanza

Interessati 58 mila toscani in 3 anni. PD: "Una proposta che non offre prospettive di lavoro e di futuro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2016 22:49
Il Movimento 5 Stelle porta in Regione la sua versione di reddito di cittadinanza

(DIRE) Firenze, 18 ott. - Il Movimento 5 Stelle porta in Regione la sua versione di reddito di cittadinanza. I consiglieri regionali pentastellati stanno mettendo a punto una proposta di legge per corrispondere 780 euro al mese ai disoccupati e agli inoccupati con un reddito sottoposto a Irpef al di sotto dei 9.360 euro e con un Isee inferiore ai 6.500 euro. Ad avviso del primo firmatario dell''iniziativa legislativa, Andrea Quartini se implementato il reddito di cittadinanza, sarebbe "il piu'' rivoluzionario e giusto completamento della Costituzione.

Mentre altri la vogliono demolire, noi la vogliamo attuare- spiega-. Con la nostra misura ridiamo dignita'' alle persone povere, attraverso il sostegno al ricollocamento lavorativo, con un occhio anche all''articolo 32 della Carta costituente perche'' la poverta'' e'' la prima causa della cattiva salute". In Toscana le famiglie che versano in condizioni di poverta'' assoluta sono 155 mila. "Con la nostra proposta in 3 anni potremmo portarle a zero, al costo di circa l''1% del bilancio regionale: 173 milioni", assicura ancora Quartini.

L''unico vincolo per i beneficiari di questa misura sara'' la sottoscrizione col Centro per l''impiego di riferimento di un accordo per il ricollocamento: potranno rifiutare sino a tre proposte lavorative, dopodiche'' perderanno la misura di integrazione.

"Aiuteremo cosi'' circa 58 mila toscani l''anno e in 3 anni potremmo portare tutti fuori dalla poverta'' assoluta", sostiene la vice-presidente della commissione Sviluppo economico, Irene Galletti secondo la quale un altro effetto del reddito sarebbe la rivalutazione della "centralita''" dei Centri per l''impiego. Per il suo collega e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Enrico Cantone "la nostra e'' anche una misura contro il voto di scambio. Anche qui da noi- ricorda- abbiamo una cultura del cittadino che va ad elemosinare un lavoro dai politici".

Invece, con la misura di copertura "non accadra'' piu'', perche'' il trovare lavoro sara'' messo a sistema, dallo Stato". Il leader a palazzo Panciatichi del Movimento ringrazia per la collaborazione Irpet, mentre lamenta l''indisponibilita'' sia del direttore generale della Regione Toscana, Antonio Davide Barretta che dell''assessore al Bilancio Vittorio Bugli, quest''ultimo per la mancata risposta a un''interrogazione. "I 173 milioni ci sono- specifica ancora-, sono presi soprattutto da fondi liberi, non vincolati, dove la scelta e'' solo politica".

Inoltre, conclude il vice-presidente della commissione Ambiente e Territorio, "il reddito di cittadinanza e'' anche una misura economica, perche'' sostiene la domanda interna. Questi 173 milioni sono una ricchezza che rimarra'' sul territorio- chiarisce-. Ora la proposta e'' al vaglio degli iscritti sulla piattaforma online Lex-Rousseau. Saremo pronti per la sessione di bilancio di dicembre e li'' vedremo i politici regionali da che parte stanno: da quella dei cittadini poveri o da quella dei grandi gruppi.

Perche'' ogni qualvolta ci sia da salvare una banca sono sempre solerti, ma qui a chiedere di essere salvati sono i cittadini piu'' bisognosi".

"Una proposta che non offre prospettive di lavoro e di futuro, inapplicabile perche'' le coperture finanziarie non ci sono e trovarle significherebbe doverle sottrarre ad altri settori, ovvero azzerare gli interventi per la scuola, la cultura, l''assistenza sociale, la disabilita'', la qualita'', i controlli e i monitoraggi ambientali, la manutenzione del territorio e dei corsi d''acqua". È questo il commento, affidato a una nota, della proposta del Movimento 5 Stelle di realizzare un reddito di cittadinanza regionale, da parte del capogruppo in Regione del Pd, Leonardo Marras e del vicesegretario dei dem toscani, Antonio Mazzeo.

"Dietro a queste attivita'' pubbliche indispensabili- aggiungono- ci sono anche tante persone che lavorano. Sarebbe un provvedimento che genera altri poveri". Secondo i due consiglieri regionali del Partito Democratico quella pentastellata oltre a essere una proposta "sbagliata nel merito" e'' anche "inutile". In effetti, sostengono "il governo nazionale ha gia'' stanziato su questo capitolo 1 miliardo per il 2017 e altri 500 milioni arrivano con la legge di stabilita'' recentemente presentata".

Il prossimo anno, inoltre, proseguono la riflessione Marras e Mazzeo, "il governo istituira'' il ''Reddito di inclusione universale'', per i cittadini che vivono sotto la soglia di poverta'' e che si impegnano a formarsi per acquisire nuove competenze al fine di uscirne con le proprie gambe, quindi, grazie anche all''aiuto dello Stato sociale". La proposta dei 5 Stelle, dunque, "non ci trova d''accordo- rivelano-, anche perche'' siamo convinti dell''importanza che la parte attiva dell''iniziativa pubblica in termine di formazione e orientamento al lavoro deve svolgere per combattere il fenomeno della poverta'' e offrire oltre al sostegno, anche opportunita'' di crescita sociale".

(Cap/ Dire)

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