Il Ministro Toninelli sul viadotto Puleto

Stamani la visita a Pieve Santo Stefano. Fit-Cisl: “Siamo ampiamente al di sotto dell’organico previsto dalla legge. Carenze che incidono sulla sicurezza. Fare subito almeno 50 assunzioni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2019 14:31
Il Ministro Toninelli sul viadotto Puleto

A partire da sabato 2 febbraio, data di notifica del provvedimento che ha consentito al personale l’accesso all’area posta sotto sequestro preventivo, Anas (Gruppo FS Italiane) ha avviato l’esecuzione delle attività necessarie ad attuare le prescrizioni della Procura di Arezzo per la riapertura parziale del viadotto “Puleto”. Nel dettaglio, Anas ha realizzato e installato la segnaletica che impone il restringimento di carreggiata con transito consentito sulla sola corsia di sorpasso in entrambe le carreggiate (segnaletica verticale, segnaletica orizzontale, delineatori flessibili) nonché la segnaletica di divieto di transito ai mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate con i relativi preavvisi e tutta la cartellonistica di indicazione delle deviazioni e degli itinerari alternativi tra Cesena e Perugia. Per garantire il rispetto del divieto di transito sono stati attivati filtraggi e presidi con personale operativo 24 ore, mentre per garantire il rispetto del limite massimo di velocità a 40 km/h in corrispondenza del restringimento di carreggiata sono stati installate due postazioni Autovelox. Sempre in attuazione delle prescrizioni della Procura, Anas ha inoltre installato un sistema di monitoraggio con sensori radar.

L’Interferometria Radar Terrestre è una tecnica di telerilevamento di precisione (in grado di rilevare spostamenti fino al decimo di millimetro) attraverso la quale è possibile misurare in continuo gli spostamenti di edifici, strutture o altri elementi antropici e naturali con elevate frequenze di campionamento del dato, consentendo di effettuare così simultaneamente sia analisi statiche che dinamiche (misura delle vibrazioni). Il sistema è integrato da semafori che potranno interrompere il traffico automaticamente in caso di anomalie ed è affiancato da un monitoraggio visivo periodico delle parti della struttura meno esposte, con utilizzo di droni. Infine, per garantire il corretto deflusso delle acque di piattaforma ed evitare la percolazione sulle strutture del viadotto Anas ha eseguito l’impermeabilizzazione dei giunti mediante stesa di bitume modificato con polimeri ed ha installato tubazioni provvisorie in pvc.

MANUTENZIONE PROGRAMMATA

Al contempo, in virtù del decreto della Procura di Arezzo che ha consentito dal 2 febbraio l’accesso all’area sequestrata, Anas ha avviato anche l’allestimento del cantiere per i lavori di manutenzione programmata del viadotto, già previsti nel piano di riqualificazione della E45, appaltati nel 2018 e consegnati lo scorso dicembre all’impresa esecutrice, per un investimento di 2,5 milioni di euro. L’intervento di manutenzione riguarda, in particolare, il risanamento del calcestruzzo, il miglioramento sismico dell’opera, il rifacimento delle solette e l’ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza. La durata prevista dei lavori è di 200 giorni.

VECCHIA TIBERINA COMUNALE

Per la riapertura del vecchio tracciato della strada Tiberina, attualmente di competenza degli Enti locali, Anas ha completato la progettazione esecutiva per i lavori necessari alla riapertura del tratto in prossimità del valico e sta provvedendo alle attività amministrative necessarie all’affidamento dei lavori, compresa la stipula dell’apposita convenzione con l’Ente proprietario lato toscana (Comune di Pieve S. Stefano). Si prevede di poter avviare l’intervento nelle prossime settimane. La durata complessiva dei lavori è di circa 200 giorni, con possibile riapertura provvisoria a senso unico alternato dopo alcune fasi lavorative.

“I riflettori si accendono solo quando si arriva all’emergenza nazionale, come con la vicenda della E45, ma le strade gestite da Anas in Toscana vivono criticità costanti, come sa bene chi le percorre. E’ la conseguenza di tantissimi chilometri da seguire con pochi addetti e poche risorse: bisogna fare subito più assunzioni e stanziare risorse adeguate.”E’ quanto chiedono il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, e la responsabile regionale Fit per Anas, Rossella Tavolaro, parlando della manutenzione stradale nella nostra regione.“Attualmente – dicono i sindacalisti – Anas, in Toscana, gestisce circa 1700 km di strade e superstrade, circa 1000 fra ponti e cavalcavia, con soli 65 addetti operativi che sorvegliano l’integrità del sistema stradale e altri 28 responsabili che seguono la gestione e l’organizzazione, per un territorio grandissimo con tipologie di strade differenti.

La normativa vigente (DPR 1.126/81) prevede che ogni squadra sia composta da un sorvegliante e 5 operatori e sovrintenda a 40/60 km di strade con la responsabilità della gestione e con tutte le consegue (penali e civili). In Toscana, al momento siamo ampiamente al di fuori di questi parametri, perché tutto il personale di esercizio supera di poco le 90 unità, tra cantonieri, sorveglianti, capi nucleo e capi centro e manutenzione programmata. Tutto ciò incide sulla sicurezza, come abbiamo denunciato assieme alle altre organizzazioni sindacali, in una lettera inviata alla prefettura di Firenze lo scorso 31 gennaio, dichiarando lo stato di agitazione se le cose non cambieranno.”“Chi viaggia sulle strade della nostra regione – continuano Boni e Tavolaro - ha la sensazione di essere su un percorso ad ostacoli fatto di buche, avvallamenti, sopralzi o più semplicemente di continue appezzature che mettono alla prova gli automobilisti, per non parlare di motociclisti e ciclisti.

Nel 2017, nel quadro di un accordo nazionale, la Regione Toscana ha ceduto 550 km di strade all’Anas, nell’ottica di avere un unico gestore e migliorare l’esercizio/viabilità per i cittadini. L’area compartimentale della Toscana si è trovata a gestire quasi un terzo in più dei km sempre con lo stesso numero di persone.”“La situazione - concludono i due sindacalisti Fit - è allarmante e necessita di assunzioni massicce di personale in pianta stabile.

Per questo è necessario che il governo individui risorse da investire nella manutenzione delle strade e per fare le assunzioni necessarie, (minimo 50 addetti) per poter almeno rispettare le norme di legge in essere. Bisogna dare certezza e futuro ai lavoratori di Anas, azienda importantissima per la viabilità e per i milioni di cittadini che tutti i giorni percorrono le nostre strade.”

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