Firenze, 2 ottobre 2025 - Un volume che racconta 150 anni di storia, tradizione e cultura fiorentina. È “Il mercato centrale di San Lorenzo”, il libro scritto da Luciano e Ricciardo Artusi, realizzato per celebrare i 150 anni dello Storico Mercato Centrale di Firenze. Edito da Mandragora, il volume sarà presentato del presidente del Consorzio dello Storico Mercato Centrale Massimo Manetti, dal presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli e degli autori presso il Tepidarium Giacomo Roster (via Bolognese) all'interno della mostra Piante e Fiori (ingresso gratuito). Appuntamento venerdì 3 ottobre alle 17.
Il libro raccoglie episodi, aneddoti e immagini legati al cuore commerciale della città. Un volume che ripercorre le origini ottocentesche della struttura progettata da Giuseppe Mengoni, lo stesso architetto della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, fino alle trasformazioni più recenti, con testimonianze dei commercianti e materiali inediti provenienti da archivi e collezioni private."Questo libro è un omaggio alla storia di una comunità viva e autentica – spiega Massimo Manetti, presidente del Consorzio Storico Mercato Centrale –. Racconta il nostro passato ma anche il presente di un mercato che continua a essere punto di riferimento per fiorentini e visitatori. Siamo orgogliosi di celebrare i 150 anni di attività con una pubblicazione che custodisce la memoria di generazioni di commercianti e cittadini".
"Siamo felici di ospitare questo volume che racconta una storia che si intreccia con quella della Società toscana di Orticoltura che nel secolo scorso ha visto proprio all'interno dello Storico Mercato Centrale allestire importanti manifestazioni floreali" aggiunge il presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli.
La pubblicazione è arricchita da fotografie storiche e recenti, documenti e curiosità che restituiscono l’identità di un luogo che ha saputo evolversi conservando la propria anima popolare. Con questo libro, Luciano e Ricciardo Artusi aggiungono un tassello prezioso alla storia della città, ripercorrendo una Firenze laboriosa e quotidiana che si riconosce tra i banchi del mercato.