Il Governo impugna legge Toscana su salario minimo

Giani: "Ci costituiremo in giudizio davanti alla Corte Costituzionale. Danti: "Scelta profondamente ingiusta"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 Agosto 2025 18:40
Il Governo impugna legge Toscana su salario minimo

"Esprimo la mia più netta contrarietà alla decisione del Governo di impugnare la legge regionale della Toscana sul salario minimo. Si tratta di una norma di civiltà, pensata per garantire dignità e tutele a chi lavora, premiando negli appalti pubblici le aziende che riconoscono almeno 9 euro lordi all’ora ai propri dipendenti". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dopo aver appreso la notizia proveniente da Roma. 

"Come Regione Toscana - annuncia Giani - ci costituiremo in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per difendere con determinazione questa legge e il principio che la ispira: il lavoro deve essere giusto, sicuro e retribuito in modo equo. La Toscana continuerà a battersi per il rispetto della dignità delle persone e per un modello di sviluppo fondato sul lavoro di qualità". 

"La destra continua a dire no al salario minimo e ha impugnato la legge della Toscana. Una scelta scellerata e profondamente ingiusta, che ignora il grido d’allarme che arriva dal mondo del lavoro". Così l'assessore al lavoro del Comune di Firenze Dario Danti commenta la decisione del governo di impugnare la legge numero 30 del 18 giugno 2025 che ha introdotto nelle gare regionali ad alta intensità di manodopera basate sul criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, un criterio premiale per le aziende che applicano un salario minimo orario non inferiore a 9 euro lordi.

"Quello che non vuol fare il governo nazionale lo abbiamo fatto noi a Firenze con una misura concreta per fermare il lavoro povero pagato con i soldi pubblici - ha aggiunto Danti - si tratta di uno strumento innovativo ed anche il Comune di Genova ci è venuto dietro. Se il contratto di riferimento non garantisce nove euro all’ora, noi riusciamo a garantirle ai lavoratori degli appalti comunali grazie a un meccanismo premiale in fase di appalto che assegna 10 punti alle ditte che volontariamente aderiscono al salario minimo.

Sono già una cinquantina i lavoratori che ne usufruiscono e abbiamo già fatto una riunione per introdurlo negli appalti di città metro”."In Italia ci sono milioni di lavoratrici e lavoratori che sono poveri anche se lavorano - ha concluso l'assessore - è una vergogna far finta di non vederli, cercando tutte le scuse possibili per dare il via libera a una scelta di civiltà. Noi a Firenze continueremo a lavorare per ridare dignità e sicurezza a chi lavora.”

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