Il futuro in corso, 50 anni di Avis Toscana

Oggi l'evento al Teatro Niccolini. Giani scriverà ai diciottenni: “Fatelo, è gesto di grande solidarietà”

Redazione Nove da Firenze
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03 dicembre 2022 19:05
Il futuro in corso, 50 anni di Avis Toscana

Firenze, 3 dicembre 2022 – “Dal raffronto con i dati del 2021 risulta in aumento il numero dei donatori e dei volontari under 25, oltre 500 giovani donatori in più rispetto allo scorso anno. Viene così smentito il luogo comune secondo il quale i giovani sono disinteressati alle donazioni”.

A dirlo è Michel Ceccherini, coordinatore dei giovani di Avis Toscana. I dati sono emersi oggi in occasione dell'evento “Futuro in corso 50 anni di Avis Toscana” al Teatro Niccolini di Firenze, alla presenza di esponenti del mondo istituzionale, sanitario, della società civile e del volontariato. C’erano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente di Avis nazionale Gianpietro Briola, la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze, l'assessore regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli, l'asessore regionale alla Salute Simone Bezzini, l'assessora all'Istruzione e Pari opportunità Alessandra Nardini. Ha condotto la mattinata Daniela Morozzi. A coronamento dell’incontro lo spettacolo “La vita salva” di e con Silvia Frasson.

“Mentre rispetto al 2021 il totale dei nuovi soci e dei donatori risulta complessivamente in calo, brilla, invece, la categoria tra i 18 ed i 25 anni: 5723 donatori nel 2022 contro i 5194 dello scorso anno”, sottolinea Ceccherini, che ha recentemente riunito la consulta dei giovani di Avis a Carrara. “La donazione di sangue e di plasma è un elemento imprescindibile: dagli interventi chirurgici d’emergenza ai trapianti d’organo, dalle terapie oncologiche al supporto alle malattie degenerative fino alla produzione di emoderivati, senza l’apporto di chi dona sangue l’intero sistema sanitario andrebbe in crisi”.

“Donare sangue è un’azione che non ha tempo, ogni momento è il più giusto per farlo”, ricorda Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana. “Ricordiamo l’importanza delle donazioni periodiche, spalmate su tutto l’anno. Fondamentale la programmazione e la stabilità delle donazioni perché c’è sempre bisogno di sangue. Un gesto di solidarietà, di consapevolezza civile, ma anche di profonda empatia umana”.

“A tutte le ragazze e i ragazzi toscani che hanno compiuto diciotto anni chiederò un grande gesto di solidarietà, donare sangue e plasma. Lo farò scrivendo loro una lettera per invitarli a prendere consapevolezza di quanto la donazione sia fondamentale per consentire alla medicina di progredire e soprattutto di salvare vite”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che stamani ha partecipato, al Teatro Niccolini di Firenze, alla celebrazione.

Avis – ha detto il presidente nel suo intervento di saluto – non è solo un’organizzazione di donazione, ma è soprattutto una comunità che si fonda sulla condivisione di valori ideali. Questo è stato chiaro fin dall’inizio, nell’ispirazione che volle dare Bruno Bartoletti, il suo fondatore nell’area fiorentina e toscana. Bruno era un uomo che aveva fatto il consigliere comunale nell’immediato dopoguerra, che ospitò nel 1944 Sandro Pertini, di passaggio a Firenze diretto verso l’Alta Italia.

Un uomo impegnato nella politica, ma che a un certo punto pensò di riversare le sue energie in questo grande lavoro per organizzare la donazione. Non manco mai – ha ricordato Giani – di andare a salutarlo ogni primo novembre al cimitero di San Miniato al Monte per rendere omaggio a colui che più di ogni altro ha contribuito a costruire questa grande e bella comunità di cui anche io mi sento e faccio parte, donando almeno una volta all’anno”.

Alla mattinata di Avis Toscana hanno preso parte anche le assessore al sociale Serena Spinelli e alle pari opportunità Alessandra Nardini e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. Tutti e tre sono stati chiamati sul palco del Niccolini, insieme ad altri ospiti, ad illustrare il senso di alcune “parole della solidarietà”. Volontariato è stata quella scelta da Spinelli (“una grande realtà in Toscana, fatta di persone che spendono con generosità parte del loro tempo per gli altri”), mentre Bezzini ha parlato di salute (“grazie alla donazione si contribuisce a garantire il diritto sancito dall’articolo 32 della Costituzione”) e Nardini di opportunità (“anche i volontari impegnati in Avis lavorano per garantirle a tutte e tutti”).

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