Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale sminuisce il pestaggio

La sinistra toscana all'attacco delle dichiarazioni del dirigente pubblico sull'aggressione politica davanti alla scuola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2023 18:14
Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale sminuisce il pestaggio

Firenze, 14 Maggio 2023- Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ernesto Pellecchia ritiene che un pestaggio non sia un episodio grave, da condannare, ma una vicenda “strumentalizzata”. Il dirigente toscano ha affermato che sull’aggressione agli studenti del Liceo Michelangiolo ci sarebbe stata la strumentalizzazione di un episodio certamente disdicevole, la quale tuttavia, invece di tranquillizzare il contesto, avrebbe organizzato azioni e iniziative tese ad alimentare la polemica.

"Lasciano esterrefatti le parole pronunciate dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana  sull'aggressione squadrista subita da alcuni studenti del liceo Michelangiolo e siamo certi di interpretare lo sconcerto di tutto il mondo della scuola fiorentino (e non solo) di fronte alla riproposizione di un'interpretazione minimizzatrice di quanto è accaduto -commentano con un comunicato congiunto CGIL, CISL e UIL- La città di Firenze, lavoratori della scuola, cittadini e famiglie hanno dato dimostrazione di respingere totalmente tale interpretazione: 40.000 persone, provenienti anche da ogni parte d'Italia, hanno affermato in modo forte e chiaro che che la scuola e la Costituzione vanno difese fino in fondo da ogni violenza neofascista.

A pochi giorni da uno sciopero contro le scelte inadeguate operate dal suo ufficio - sciopero che ha visto l'adesione totale dei lavoratori - invece di rendersi protagonista di una tale uscita, farebbe meglio a spiegare perché non ascolti le esigenze delle scuole e non autorizzi un aumento di organico Ata, così da permettere alle scuole di garantire la sicurezza degli alunni. E' ora che l'Ufficio Scolastico cambi rotta e inizi a colmare la distanza che - come dimostrano anche le sue parole di ieri - lo sta sempre di più allontanando dal mondo dell'istruzione che è chiamato ad amministrare".

"In questi mesi ho collaborato costantemente e proficuamente con l'Ufficio Scolastico Regionale e con il suo Direttore. Lo premetto perché il rispetto e la leale collaborazione tra istituzioni è fondamentale e da parte mia, nel ruolo che temporaneamente rivesto da Assessora all'Istruzione, non verrà mai meno -dichiara l'Assessora all'Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini- Detto questo, ho un giudizio molto diverso da quello espresso dal Direttore dell'USR Toscana Ernesto Pellecchia sia rispetto all'azione del Ministro Valditara, che alla risposta all'aggressione avvenuta davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze.

Parto proprio da qui: si è trattato di un'aggressione dai metodi squadristi, fascisti, e proprio per questo, come ho più volte dichiarato, reputo grave la mancata condanna da parte del Ministro Valditara che invece si è affrettato a definire impropria la bellissima lettera scritta dalla Dirigente del Liceo Da Vinci. A differenza del Ministro, ho apprezzato moltissimo quella lettera e ho contattato personalmente la Prof.ssa Savino per ringraziarla delle sue parole.

Quella presa di posizione, unita ad altre e alla partecipatissima manifestazione per la scuola e la Costituzione indetta da CGIL, CISL e UIL, a cui ho partecipato convintamente, sono state, a mio avviso, la giusta e necessaria risposta a quanto accaduto. Non posso poi che esprimere un giudizio negativo sulle azioni portate avanti da questo Governo e dal Ministro Valditara: dalla prima scelta di Giorgia Meloni che ha voluto inserire la parola "merito" nel nome del Ministero, quando l'istruzione dovrebbe essere leva di emancipazione e uguaglianza, alle uscite infelici di Valditara sulla possibilità di prevedere stipendi differenziati per regioni, e sull'umiliazione come metodo educativo.

Questo è un Governo che anziché investire sulla scuola pubblica, a maggior ragione dopo questi anni di pandemia, taglia.Quanto previsto dalla legge di bilancio, infatti, porterà ad accorpare le istituzioni scolastiche, una scelta che non si puo' mascherare dietro una mera riorganizzazione, soprattutto per una Regione come la nostra che in questi anni si è impegnata a dimensionare correttamente. Reputiamo negative le ricadute di questa scelta sia in termini didattici che occupazionali, per questo ci siamo opposti presentando ricorso alla Corte Costituzionale.Inoltre stiamo ancora aspettando di capire se il Ministero intenda finanziare a breve oppure no il nuovo piano triennale di edilizia scolastica, anche a fronte delle numerose necessità segnalate da Comuni e Province, che non possono più attendere oltre.Invece di ipotizzare di aprire la scuola pubblica ai finanziamenti privati, a mio avviso il Ministro dovrebbe pensare a finanziarla".

"Lo riteniamo assurdo, anche perché questo Governo ha già avuto modo più volte di porsi in modo negativo rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola del nostro territorio -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Far finta che non esista un problema sull’agibilità e le azioni dell’estrema destra è secondo noi gravissimo. La politica e le istituzioni dovrebbero avere la capacità di stare accanto a chi segnala i problemi e le esigenze, non ignorarle".

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