Il Consiglio metropolitano rinvia l'approvazione del PUMS

Il Centrodestra in Metrocittà: "Bene che Casini abbia rinviato la discussione". Fratini (Pd): "E' solo vittimismo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2021 21:26
Il Consiglio metropolitano rinvia l'approvazione del PUMS

Oggi in Consiglio metropolitano era calendarizzata la discussione e la votazione sul nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Si trattava di votare l'adozione del piano che ha visto un percorso di discussione dopo la presentazione avvenuta mesi fa. Era il percorso conclusivo che recepiva le osservazioni al piano che i vari soggetti interessati hanno presentato nel tempo.

Ma il sindaco Casini, trovatosi a presiedere l'assemblea metropolitana dopo che il sindaco di Empoli Barnini e precedentemente quello di Firenze Nardella erano dovuti andare ha accolto la richiesta dell'opposizione, rinviando la discussione del Piano urbano di mobilità sostenibile.

"Grave è la responsabilità dell'amministrazione metropolitana per il rinvio dell'approvazione del PUMS. Il piano rappresenta lo strumento cardine per la pianificazione in tema di mobilità: superamento dell'ampliamento dell'aeroporto, scudo verde, sottoattraversamento TAV, intermodalità, impegno in favore delle aree più distanti, le questioni meritevoli di approfondimento erano troppe per una discussione frettolosa. Di fronte al rischio di non avere gli spazi minimi indispensabili per un sereno confronto, abbiamo quindi sostenuto il rinvio della sua approvazione al prossimo consiglio" commenta il Consigliere Carpini, (Territori beni comuni).

Approfondimenti

"I singoli consiglieri hanno avuto i documenti due settimane fa e si è svolta una commissione istruttoria che ha analizzato nel merito le questioni più importanti -dichiara il capogruppo del Pd Massimo Fratini- Alcuni esponenti dell'opposizione hanno però scelto la data di oggi per chiedere la votazione di ogni singola osservazione (169 atti) che avrebbe portato l'impossibilità dell'approvazione nei tempi. Si è scelto l'ultimo momento per innescare la polemica. C'era stato tutto il tempo per analizzare e discutere l'atto in questione. Bene ha fatto il consigliere delegato Casini a rimandare la votazione per evitare polemica (che c'è stata comunque) e per favorire un ulteriore confronto sui temi portanti del PUMS".

"Ci rallegriamo del fatto che alla fine abbia prevalso la ragione". Per i consiglieri metropolitani del Gruppo Centrodestra per il Cambiamento, Alessandro Scipioni, Paolo Gandola, Claudio Gemelli e Cecilia Cappelletti "non si può affrontare un argomento così complesso, articolato, corposo e strutturato alla fine di un Consiglio metropolitano di ben altri quattordici punti ed in un lasso di tempo così breve". La discussione di "simili atti richiede per forza di cose commissioni che si occupino in maniera esaustiva di tutti gli aspetti dell'atto e lunghi consigli che esamino bene le scelte che vanno ad impattare direttamente sulla vita di centinaia di migliaia di persone". L'opposizione "si è resa disponibile sin da subito a lavorare nell'interesse soprattutto della collettività al di là delle divisioni politiche, ma questo non può avvenire se non dopo un sereno e approfondito confronto sulle scelte che avranno conseguenze importanti per la vivibilità del nostro territorio e per le opportunità del suo sviluppo".

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