Il Comune compra immobili per gli uffici Mobilità e Ambiente

Il consiglio comunale dà il via libera all’acquisto. L'assessore Gianassi: "Azzerati così i fitti passivi". Arianna Xekalos (M5S): “Il Comune vende Villa di Rusciano per poi spendere 5.800.000,00 euro”. Alloggi Erp, Grassi: “In via dei Pepi non si deve vendere l'intero edificio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2017 19:16
Il Comune compra immobili per gli uffici Mobilità e Ambiente

Trasloco in vista per gli uffici della Mobilità e quelli dell’Ambiente: si trasferiranno accanto all’ex Stazione Leopolda in due immobili che saranno acquistati dal Comune. Oggi il consiglio comunale ha dato l’autorizzazione all’acquisizione, facendo seguito alla delibera approvata dalla giunta nell’ultima seduta del 2016.“Con questa operazione diventiamo un'Amministrazione comunale a zero affitti passivi – ha sottolineato l'assessore al patrimonio immobiliare Federico Gianassi –.

Un grande successo che chiude anni di lavori in questa direzione e che consente anche di implementare il patrimonio del Comune". Gli uffici della mobilità adesso sono in via Mannelli (in un palazzo preso in affitto), quelli dell’Ambiente alla Villa di Rusciano, complesso nella lista dei beni alienabili e comunque non idoneo alla funzione direzionale oltre che bisognoso di rilevanti interventi di manutenzione. Nel prossimo futuro si trasferiranno in due distinti immobili situati in viale Fratelli Rosselli 5 e 7, contigui all’ex Stazione Leopolda, di proprietà di Fs Sistemi Urbani.La proposta di Fs Sistemi Urbani è risultata infatti la miglior offerta a conclusione di un procedimento ad evidenza pubblica promosso dall’Amministrazione comunale per l’eventuale acquisto di immobili da destinare ad uffici comunali.

Sono state sette le offerte presentate, di cui quattro ammesse alla gara. La commissione tecnica, incaricata della valutazione tecnico-estimativa delle offerte, ha esaminato le proposte arrivate individuando in quella di Fs Sistemi Urbani la migliore, pur chiedendo un correttivo su due aspetti: un dilazionamento dei pagamenti e una consegna in tempi più brevi dei beni. FS Sistemi Urbani ha presentato una proposta migliorativa che accoglie la richiesta di rateizzazione dei pagamenti e con la quale offre, quale anticipo sulla consegna dei beni definitivi, un immobile volano in locazione per gli uffici della Direzione Ambiente in via Alamanni all’angolo con viale Rosselli.

La proposta migliorativa è stata valutata positivamente dalla commissione ad inizio dicembre e da questo è iniziata la procedura che ha portato all’approvazione della delibera prima in giunta e oggi in consiglio comunale. In concreto l’operazione prevede l’acquisto delle due sedi proposte per un esborso complessivo per il Comune, in cinque anni, pari a 7.800.000 euro oltre Iva, spese accessori e oneri fiscali. In dettaglio per l’immobile di viale Fratelli Rosselli 5 di 3.875 metri quadrati il prezzo è 4.700.000 euro sempre oltre Iva, per quello di viale Rosselli 7 la cui superficie è di 3.075 metri quadrati la somma è di 3.100.000 euro sempre oltre Iva. I due immobili fino al 2018 sono ancora occupati da RFi (il numero civico 5) e Polfer (il numero civico 7): gli affitti dovuti a Fs Sistemi Urbani saranno quindi incassati dall’Amministrazione comunale.

Nel frattempo il Comune pagherà a sua volta un affitto a Fs Sistemi Urbani per l’immobile volano dove si trasferiranno per tre anni, dal 2018 al 2020, gli uffici dell'Ambiente. Il saldo per le casse del Comune è positivo. L’acquisto è subordinato all’acquisizione di parere di congruità sia sui prezzi di vendita dei due beni da comprare, sia sul fitto passivo dell’immobile utilizzato come volano. Il parere verrà richiesto all’Agenzia del Demanio, a valle della deliberazione del consiglio comunale e prima della stipulazione degli atti definitivi.

“Continuiamo a ritenere insensato – sottolinea la consigliera del MoVimento 5 Stelle Arianna Xekalos – procedere alla vendita, per non dire svendita, di Villa di Rusciano per poi acquistare nuovi immobili da utilizzare come uffici comunali, per 5.800.000,00 euro. Come si può fare una scelta del genere? Le Ville storiche, come Villa di Rusciano, vanno tutelate con gli annessi vincoli e non gettate via appena possibile. Ogni qualvolta si presenta l’occasione, l’ultima la settimana scorsa con la discussione del bilancio previsionale 2017, presentiamo proposte per togliere questa ed altre Ville dall’elenco delle alienazioni.

I soldi che saranno utilizzati per acquistare nuovi immobili devono essere usati per riqualificare questa Villa, oggi sede dell’Assessorato all’Ambiente. Puntualmente invece il PD ci boccia ogni nostra proposta in tal senso. Non dimentichiamoci che il 16 giugno 2016 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha scritto al Comune di Firenze per ricordargli alcuni dei suoi doveri: sostituire e riparare i pluviali rotti per evitare un incremento delle infiltrazioni e del degrado degli intonaci delle facciate, intervenire sui lucernari in vetrocemento e sugli infissi al per arrestare le infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo. Con la stessa lettera – conclude Arianna Xekalos – il Ministero chiese notizie in merito al tondo in marmo raffigurante Federico da Montefeltro ed alla fontana marmorea.

La risposta del Comune è quella di mantenere la Villa tra gli immobili da alienare. Non si vorrà mica vendere questa Villa per non prendersi le proprie responsabilità?”.

“Oggi, ribadiamo con più forza, la nostra contrarietà alla vendita degli alloggi Erp di via dei Pepi. Le parole dell'assessora Funaro non ci soddisfano”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca l'amministrazione comunale. E incalza: “Si parla di un privato che potrebbe acquistare l'intero edificio. Alcuni alloggi sono liberi ma in altri risiedono ancora delle famiglie. Cosa dobbiamo pensare quindi di questa ipotesi se non che si svenda pur di disfarsene e fare cassa”. “Nessuno comprerebbe delle abitazioni pubbliche con delle persone dentro se non perché il prezzo è più che conveniente. E allora siamo costretti – conclude Grassi – a dire ancora una volta basta. Basta con le speculazioni e basta con la svendita del patrimonio pubblico”.

In evidenza