Il caso Cantone: i trogloditi nel web

Intervista all'avvocata Deborah Bianchi, esperta di diritto digitale

Nicola
Nicola Novelli
16 settembre 2016 15:13
Il caso Cantone: i trogloditi nel web

Tiziana Cantone si è suicidata a causa di un video nel quale era ripresa durante un rapporto sessuale, diffuso nella rete internet attraverso una piattaforma sociale. Cosa ha spinto questa donna al suicidio?

"Senza strumentalizzare una morte per dissertare scientificamente del diritto all'oblio di cui ormai parlo da anni -risponde a Nove da Firenze all'avvocatessa pistoiese Deborah Bianchi, esperta di diritto digitale- vorrei che la storia di Tiziana non riempisse le prime pagine di tutti i media solo per una settimana per poi finire nell'oblio insieme a tutte le altre vite spezzate dall'abuso dell'Internet.In queste ore tutti sono caduti dal pero e hanno dissertato sulla violenza nel Web e sulle leggi necessarie e sull'educazione digitale. Dove erano questi tutti quando nelle aule di tribunale si lottava - sottoscritta compresa - per ottenere l'oblio e il risarcimento di tutti i danni causati dall'ingiustizia di una cancellazione dalla Rete che giunge solo dopo qualche anno?"

La triste vicenda di Tiziana Cantone non deve cadere nell'oblio?

"Esatto: proprio Lei che ha invocato il diritto all'oblio non dovrà mai essere dimenticata. Personalmente ho trovato Giudici aperti e sensibili al problema ma ne ho trovati altri ancora chiusi. Perché questi tutti, fior di intellighenzia nostrana, non si sono mossi prima promuovendo i valori sani della cultura digitale?"

E' una questione di sentire sociale?

"La questione del trattamento dati on line e' sempre stata sottovalutata nel nostro Paese: è un fatto. Chi l'ha mai presa sul serio? Forse alcune aziende per timore delle multe. Poco la Pubblica Amministrazione che fatica ancora a tenersi in equilibrio tra privacy e legge sulla trasparenza. I giornali spesso si dimenticano di aggiornare le notizie. I cittadini a volte abusano dell'Internet e quello che è più grave continuano ad usarlo come se fosse il giornaletto del quartiere. I dati personali on line siamo noi".

Non si è ancora ancora capito davvero?

"Quando viaggi in autostrada e subisci un incidente puoi riportare lesioni fisiche e a volte morire. Ecco perché dobbiamo rispettare tutte le misure di sicurezza necessarie come rispettare il limite di velocità, la distanza di sicurezza, le cinture, ecc... Quando viaggi sulle autostrade digitali della Rete puoi ugualmente restare vittima o causare un incidente che provoca lesioni alla vita di relazione gravi o talmente gravi da condurre al suicidio".

Perché sulle strade elettroniche non usiamo misure di sicurezza?

"Perché ci sembra tutto virtuale. Che sciocchezza! La nostra vita quotidiana reale si svolge almeno per tre quarti on line. Viaggiare nell'Internet è una cosa seria perché on line si può anche morire. Tiziana Cantone non dovrà mai essere dimenticata ma dovrà restare stampigliata nelle nostre menti come un marchio di fuoco che dice: fa che non sia morta invano".

L'Avvocato Risponde — rubrica a cura di Nicola Novelli

Nicola
Nicola Novelli

Fondatore e direttore responsabile di Nove da Firenze, dal 1997 il primo quotidiano on line fiorentino. Laureato in Scienze politiche è giornalista pubblicista dal 1989. Dal 1999 presiede Comunicazione democratica, associazione di promozione sociale che edita www.nove.firenze.it. Per 5 anni consigliere regionale dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, attualmente è tesoriere della Fondazione OdG Toscana direttore@nove.firenze.it

In evidenza