Oggi circa una donna su otto in Italia si ammala di tumore al seno: una percentuale che continua a crescere ma la buona notizia è che a diminuire è la mortalità. Questo è possibile grazie alla prevenzione che consente di effettuare una diagnosi precoce. Se individuato nella fase inziale infatti il tumore al seno è guaribile in più dell'80% dei casi.
Nonostante tutto non va dimenticato che il tumore alla mammella resta la prima causa di morte per tumore nelle donne. Per questo è importante non abbassare la guardia e effettuare screening periodici in base all'età.
Quali sono gli esami da fare per prevenire il tumore al seno?
Il primo step è la visita senologica effettuata dallo specialista che può a sua volta richiedere esami di approfondimento come l'ecografia mammaria o la mammografia.
L'ecografia bilaterale al seno
Consigliato per donne di età inferiore ai 40 anni, l'ecografia al seno consente di studiare la ghiandola mammaria anche in presenza di un seno denso come quello giovanile. Tuttavia può capitare che l'ecografia al senso venga associata alla mammografia anche per le donne più adulte che necessitano di un'indagine approfondita.
L'ecografia al seno si basa sugli ultrasuoni e consente di individuare noduli o anomalie.
La mammografia
La mammografia è invece mirata all’individuazione di micro-calcificazioni o noduli di piccole dimensioni soprattutto in donne che hanno una mammella in involuzione, quindi con più di 40 anni.
La mammografia è un esame radiografico che attraverso l’emissione di radiazioni a basso dosaggio (non dannose), offre informazioni preziose su microcalcificazioni e noduli di piccole dimensioni non visibili con l’ecografia o neoplasie in stadi iniziali. È utile per le donne che con l’avanzare dell’età presentano una mammella in involuzione adiposa, caratterizzata cioè dalla riduzione di tessuto ghiandolare e dalla presenza invece di una buona quantità di tessuto grasso.
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