"Giunta ombra a Firenze": botta e risposta tra Bocci e Nardella

Il coordinatore del centrodestra in consiglio comunale: "Perché con 9 assessori e 21 consiglieri di maggioranza il sindaco ha voluto nominare 11 consiglieri speciali? Sono i suoi tutor?". Il primo cittadino: "Non ci saranno sovrapposizioni di ruoli". Bundu (Sinistra): "Un libro dei sogni"

Redazione Nove da Firenze
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15 luglio 2019 19:37
Il portone d'ingresso del Consiglio (foto A. Patruno)

(DIRE) Firenze, 15 lug. - "Non abbiamo capito perché con 21 consiglieri" di maggioranza "e nove assessori, il sindaco Nardella abbia trovato la necessità di nominare altri 11 tutor, badanti o supervisori. Insomma, chiamateli come volete". Ubaldo Bocci, coordinatore del centrodestra a Palazzo Vecchio, torna a polemizzare sugli 11 consiglieri speciali nominati dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Lo fa negli interventi seguiti alla relazione di mandato illustrata dal sindaco in aula, definendo il pool di esperti una "giunta ombra". Il primo cittadino, insiste Bocci, "ovviamente può nominare chi vuole, ma qui il dato è politico": come consiglieri e come opposizione, "con chi ci dobbiamo relazionare, con i nove assessori o gli 11 consiglieri speciali?", chiede. "Oltretutto gli assessori reali e quelli ombra hanno la medesima funzione" viste le deleghe. "Vogliamo quindi capire chi sono i veri referenti, con cui confrontarci", conclude.

Nardella, così, nella replica che chiude la discussione sottolinea: i consiglieri "risponderanno solo a me. Il rapporto istituzionale con il Consiglio resta di esclusiva competenza della giunta e del sindaco. Non ci sarà, quindi, nessuna sovrapposizione di ruoli". Anche perché aggiunge, la formula "l'abbiamo già sperimentata lo scorso mandato: in cinque anni non si è mai creato un problema, un conflitto o sovrapposizione con la giunta". 

Nardella, infine, ricorda che i consiglieri speciali "sono personalità di chiara fama, rispettati e stimati. Peraltro mi supporteranno a titolo del tutto gratuito". (Dire)

Stando al dibattito sulla relazione, la Lega si è soffermata sulle rinnovate polemiche sul taglio degli alberi e sulla proposta partita dal Comune, quella di 'adottare' una pianta per dedicarla a chi si ama. Lo fa con il capogruppo Federico Bussolin, che piazza la provocazione politica: "Per far posto alle nuove linee del tram e al 5G, saranno abbattuti diversi alberi. Gli si potrebbe dare il nome di Matteo Renzi, così quando li butterete giù non ci saranno proteste, ma solo feste". La leader della sinistra, Antonella Bundu, ha invece definito la relazione di Nardella "un libro dei sogni", fatto da "proposte anche belle, ma altre che non ci trovano d'accordo". (Dire)

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