Giuliana Musso riporta sulla scena il suo storico Sexmachine

A Prato celebra il 20° anniversario dal debutto, prodotto dal Teatro Metastasio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2023 17:56
Giuliana Musso riporta sulla scena il suo storico Sexmachine

Tra le maggiori esponenti del teatro d’indagine, al confine tra giornalismo d’inchiesta e teatro di narrazione, tra denuncia, poesia e comicità, da giovedì 19 a domenica 22 gennaio, al Teatro Fabbricone Giuliana Musso riporta sulla scena il suo storico SEXMACHINE. Un popolo di santi, poeti, navigatori e puttanieri, che a Prato celebra il 20° anniversario dal debutto, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30).

Frutto di due anni di ricerche e interviste a sessuologi, pornoattori, psichiatri, clienti, frequentatori di nightclub, prostitute, forze dell’ordine, persone qualunque, lo spettacolo, in bilico fra registro comico e riflessione profonda, indaga l'intreccio fra denaro, sesso e potere e si concentra sul tema della prostituzione e sulla cultura della sessualità come bene di consumo e perno del sistema economico.

Sulla scena, il racconto di questa indagine sul sesso mercenario, contrappuntato dalla musica originale suonata dal vivo da Gianluigi Meggiorin, è affidato a sei diversi personaggi, quattro diversissimi uomini – i clienti -, una donna “per bene” e una prostituta, tutti appartenenti alla cultura del nord-est, culla di una forte educazione cattolica alla sessualità e al contempo territorio di massima espansione del mercato del sesso: Dino, simpatico pensionato, nostalgico delle case chiuse; Vittorio, agente di commercio, il cliente perfetto; Monica, moglie e madre, fiera rappresentante della sua categoria; Silvana, esperta professionista del sesso; Igor, ventenne, magazziniere, appassionato di lap-dance; Sandro, imprenditore nordestino alla ricerca di qualcuno con cui parlare.

“Cosa spinge milioni di uomini a cercare sesso mercenario? Dei clienti, del loro bisogno di sesso a pagamento, sappiamo molto poco, mentre delle prostitute sappiamo generare facili e trancianti definizioni – afferma la Musso. Entrambi, clienti e sex workers, parimenti, giocano la loro indispensabile parte, quella della domanda e dell’offerta ma sono i soggetti del più grande preconcetto moralistico di tutti i tempi: il cliente, che rappresenta il bisogno di sesso mercenario è assolto da ogni peccato mentre chi risponde alla richiesta, offrendo prestazioni sessuali a pagamento, sprofonda rapidamente all’inferno.

Nel mezzo ci siamo noi, tutti noi, ancora incapaci di sovvertire del tutto l’ordine del nostro giudizio. Dal 2003, anno di nascita di questo testo, ad oggi, il mercato del sesso in italia si è trasformato, l’offerta è più clandestina e dunque più esposta ad abusi e i crimini, mentre non si è ridotta, sotto forma di proposte-leggi dello Stato, la voglia di ridurre la libertà di chi si prostituisce, e di limitarne i diritti. Sexmachine non ci parla del lavoro più antico del mondo ma del paradosso più assurdo del mondo.”

Dopo Italia Brasile. Il ritorno di Davide Enia e Me vojo sarva' e Nessuno ci guarda di Eleonora Danco, SEXMACHINE fa parte del progetto Singolar Tenzone - i monologhi del XXI sec. che prevede di riproporre, in questa e nella prossima stagione, 10 spettacoli di attori/autori che hanno fatto la storia della drammaturgia italiana solista dei primi 20 anni del 2000 (in questa stagione verranno inoltre riallestiti e ospitati: Radio Clandestina di Ascanio Celestini, Dissonorata di Saverio La Ruina).

Il progetto, curato dallo studioso Graziano Graziani, contempla inoltre la realizzazione di 10 documentari video della durata di 50 minuti costituiti da interviste ad ogni singolo artista da parte di critici e studiosi italiani e la pubblicazione in due volumi dei “consigli di scrittura” degli autori coinvolti nelle nascenti Edizioni Teatro Metastasio.

Attorno allo spettacolo, per approfondirne i temi, venerdì 20 gennaio alle ore 15.30 presso Palazzo Datini (Via Ser Lapo Mazzei, 43, Prato), è previsto l’INCONTRO tra Giuliana Musso e il critico Claudia Cannella, organizzato in collaborazione con Fondazione Casa Pia dei Ceppi ONLUS (ingresso libero). Un pubblico limitatissimo potrà assistere all'intervista e intervenire con commenti e domande. Per partecipare è necessario riservare il proprio posto scrivendo a comunico@metastasio.it entro mercoledì 18 gennaio. Le richieste verranno accettate sulla base dell'ordine di arrivo e fino a esaurimento posti

BIGLIETTI: da 15 a 18 euro

TUTTE LE INFO SU www.metastasio.it

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