Giacomo Voli, un vero talento con i piedi per terra

Mercoledì sera si è esibito con la sua voce inconfondibile sul palco del Tempio del Rock di Firenze.

Alessandro
Alessandro Rella
20 luglio 2018 00:13
Giacomo Voli, un vero talento con i piedi per terra
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Giacomo inizia la sua performance, scaldandosi con una serie brani internazionali unici nella loro bellezza... e dalle preferenze, s’intuisce (come ci rivela, poi, nell'intervista) una sua passione per i Queen.

Scaldata la sua imponente voce, è pronto per esibire il suo repertorio, graditissimo dal pubblico internazionale dell’Hard Rock Cafe Firenze.

Una particolarità di Giacomo, oltre alla straordinaria voce, è la ricerca continua degli sguardi del pubblico, come volesse entrare in contatto con ognuno di loro... unico!

Finisce la sua performance con un incredibile e coinvolgente Medley che fa letteralmente impazzire il pubblico dell’Hard Rock Cafe!

Finito il concerto, dopo il classico Bis a richiesta, Giacomo scende dal palco e come prima cosa si lascia a un liberatorio abbraccio con il suo manager.

Ad accoglierlo c’era una meritatissima processione di pubblico bramoso, selfie, autografi e pacche sulla spalla, hanno ripagato a pieno le fatiche di questo giovanissimo artista!

Nonostante la stanchezza, Giacomo ci concede una bellissima intervista.

Buonasera Giacomo.

Buonasera Alessandro.

Iniziamo... Come nasce, artisticamente, Giacomo Voli?

Forse la mia passione nasce grazie al nonno materno, grande musicista. Il suo orecchio musicale, che sfruttò, per essere uno dei migliori suonatori di corno francese, è passato nelle generazioni e così ho cominciato fin da piccolo ad apprezzare la musica classica e i Queen. Tutto il resto è la vita, si cresce, si tenta, si fanno esperienze con le band... e se la forza di continuare non manca allora sì colpiscono certi obiettivi.

Parlaci dell'esperienza "The Voice of Italy"?

The Voice è un'esperienza che rifarei, ovviamente con tanta consapevolezza in più. Dà visibilità, è marketing di te stesso... la musica è un'altra cosa. Sono stato fortunatissimo a poter collaborare con Pelù e a poter cantare un genere che mi rappresenta abbastanza.

Arriviamo a oggi o meglio a martedì... hai qualcosa da raccontarci?

Aprire agli Iron Maiden... li vidi nel 2003 con i miei compagni di superiori. Mentre guardavo il concerto ieri sera, ho pianto pensando che quindici anni fa non mi sarei certo immaginato una situazione come quella... posso dire di aver calcato lo stesso palco. È stato incredibile e fulmineo. Tanti fan che abbiamo incontrato dopo ci hanno chiesto perché abbiamo suonato così poco, ma noi sappiamo quale significato avesse per noi quest'esperienza (se pur breve).

Fantastico!

Adesso parliamo del futuro di Giacomo Voli?

Eh, il futuro...

Difficile fare previsioni. L'unica cosa certa è che non mollerò, eh eh eh... ho pronti dei pezzi come solista e se tutto va bene potrò farli conoscere presto al pubblico ;)

Ci sarebbe qualcuno in particolare che vorresti ringraziare, per dove sei arrivato?

Devo ringraziare moltissime persone... tante tante...

Tutti i musicisti che hanno suonato di fianco, di fronte, davanti e dietro di me. Sia quelli che suonavano con, che quelli che suonavano per. Quelli per i quali ho cantato e quelli che ho ringraziato per l'opportunità. La mia ragazza che mi supporta e sopporta (e spesso fa l'uomo più di quanto io non riesca, essendo molto empatico e sensibile). Devo ringraziare chi mi ha aiutato nella gestione della comunicazione, nella ricerca delle date...

tantissime persone anche qui, in particolare Francesca Mercury, Michele Sbaraccani, Michele Vinci, Giuseppe Martelli. Daniela Ridolfi che ha collaborato alla creazione di "Prigionieri Liberi", il mio secondo disco solista, per i testi. La mia famiglia e gli amici che da sempre credono in me. Nei momenti più bui ti ricordano perché, PERCHÉ ti vogliono bene e ti motivano. Quello che faccio rappresenta anche molti di loro, quelli che non hanno avuto un'occasione.

Ultimissima domanda... impressioni a caldo su questa serata "SOLO" all’Hard Rock Cafe di Firenze?

Eh... stasera ho tirato fuori tutto. Pubblico bellissimo.

Fantastico!

Grazie Giacomo per l'intervista che ci hai concesso è stato un vero piacere e un onore. Ti auguriamo il massimo per il tuo futuro artistico... e non solo!

Grazie a te Alessandro e alla Redazione di Nove da Firenze, per il tempo e l'interesse che mi concedete, è un piacere!

Ringraziamo per l’ospitalità, l’Hard Rock Cafe di Firenze.

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