Firenze, 8 ott. – Oggi, alle 10.30, si sarebbe dovuta discutere in Commissione 7 una mozione sulla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, promossa dal consigliere Palagi. Stamani presto è stata annullata. Si accenna a vaghi personali.
"La verità è che il PD sulla questione è spaccato internamente e non vuol fare figuracce a pochi giorni dal voto, più aperto che mai. Ancora una volta la vita democratica di Firenze viene piegata a uso e consumo del Partito, poco democratico. Dopo chi, per impreparazione ed eccessiva fiducia nei suoi mezzi, allarga i confini geografici alla Lombardia, ecco chi per forzata ideologia vuole portare la questione mediorientale dentro Palazzo Vecchio, dove però dei problemi di casa nostra – dal verde alla sicurezza – si discute a fatica, con tempi stretti e con poche garanzie alle minoranze. Serve un cambio, a Firenze e in Toscana" afferma Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e candidato al Consiglio regionale con la lista civica "È ora!" per Tomasi presidente.
"Oltre un milione di persone manifesta a Roma, decine di migliaia di persone attraversano le piazze e le vie di Firenze da settimane, ma il Comune di Firenze questa mattina si mostra impermeabile al resto della Città. Peggio, si mostra permeabile a dinamiche non chiare, su cui invece pretendiamo chiarezza -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- La nostra mozione per la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese è dell'11 luglio. Non abbiamo chiesto noi la sua calendarizzazione nella settimana del voto delle elezioni regionali.
Approfondimenti
Scegliere di annullare la seduta di oggi senza fornire motivazioni indebolisce la tenuta democratica della nostra istituzione e rischia di far crescere la rabbia in Città. Per questo esprimiamo un sentimento di forte indignazione, proprio mentre sulla pelle del popolo palestinese si continua a consumare una strage e il Governo di Israele agisce nella più piena impunità di fronte a qualsiasi elemento di diritto internazionale.
Occorre anche responsabilità: chiederemo alla Comunità Ebraica un incontro e anche alla Sindaca. A chiunque abbia fatto eventuali pressioni sul Partito Democratico chiediamo di venire a parlare anche con noi. E sottolineiamo l'importanza di non rinunciare al confronto, anche duro.
Infine una annotazione dovuta al periodo elettorale: che senso ha scendere in piazza per la Palestina, usare sui social Francesca Abanese, se poi nelle istituzioni si finisce per non affrontare nemmeno il tema? Ricordiamo che a differenza dell'alleanza regionale, a Firenze Italia Viva sarebbe all'opposizione, quindi dovrebbe essere una maggioranza più di sinistra".
"Stigmatizziamo la scelta di rimandare la Commissione 7 a dopo le elezioni, una scelta politica. Ma è anche da condannare l'atteggiamento della Giunta Funaro rispetto agli atti – interrogazioni o mozioni – della minoranza, lasciati per mesi a candire in attesa di risposta. L'atto di oggi è stato presentato a luglio, sarebbe andato in discussione solo ad ottobre. Già questo metodo, che depotenzia e svilisce gli atti e il lavoro dei consiglieri è da censurare. Il rinvio è ancor più grave poiché motivato da squallido opportunismo politico.
Ci siamo abituati: le questioni spinose si nascondono sotto il tappeto, oggi, a Firenze, mai si ha il coraggio di affrontarle politicamente. Da parte nostra sicuro voto contrario per una persona, Francesca Albanese, che ha mancato di rispetto alla Senatrice a vita Liliana Segre e che, più di una volta, è sembrata essere il megafono della propaganda di Hamas più che la voce del popolo palestinese" notano i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini.
“In merito al repentino annullamento della seduta della Commissione che stamattina avrebbe dovuto discutere l’atto per il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, esprimo il mio disappunto e chiedo che siano fornite al più presto spiegazioni.Conosco Francesca, è una grandissima professionista e una bellissima persona. Ci siamo confrontati anche alla presentazione del suo libro e gode della mia massima stima.Ritengo che i rappresentanti delle istituzioni hanno il dovere di denunciare i fatti atroci che si stanno compiendo nella Striscia di Gaza e difendere chi, come Francesca Albanese, ha avuto la forza e il coraggio di esporsi in prima persona nello svolgimento del proprio lavoro.Auspico che quanto successo oggi in Comune sia solo un inconveniente e che presto sia data piena visibilità e discussione ad un tema che non può e non deve lasciare indifferenti” dichiara il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
«La cittadinanza onoraria è un riconoscimento solenne che richiede equilibrio e responsabilità. Albanese non è una voce neutrale: ha più volte delegittimato il diritto di esistere di Israele, adottando un linguaggio ideologico e polarizzante, ha giustificato e minimizzato il terrorismo di Hamas e accusato Israele di “genocidio” con affermazioni prive di fondamento giuridico, contestate da esperti e organismi internazionali».
«In un clima già avvelenato dalle mobilitazioni filo-palestinesi e dalla retorica delle piazze, questa decisione avrebbe un significato politico preciso: sarebbe un premio ideologico che divide la città e tradisce la sua storia civile e morale».
«Abbiamo già inviato, infine, un dossier dettagliato a diversi consiglieri comunali su Francesca Albanese. Firenze non può piegare la propria memoria e i propri valori a scelte dettate dall’emotività del momento. Mi auguro che questa proposta venga respinta con chiarezza». nota Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze.