​Fragilità degli adolescenti e diritto in ricordo di Alfredo Carlo Moro

A dieci anni dalla scomparsa del giudice minorile un'iniziativa per ripercorrere e attualizzare il pensiero di una delle figure cardine per la promozione dei diritti delle nuove generazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2015 17:30
​Fragilità degli adolescenti e diritto in ricordo di Alfredo Carlo Moro

L'Istituto degli Innocenti e il Movimento Ecclesiale di Impegno hanno organizzato oggi una giornata per ricordare il giudice minorile Alfredo Carlo Moro, scomparso dieci anni fa, e riflettere su alcuni temi cardine del suo lavoro.

Alfredo Carlo Moro è stato tra i giuristi più significativi degli ultimi decenni, maestro per intere generazioni di magistrati e operatori sociali, autore di testi fondamentali per l'affermarsi di una cultura di promozione per i diritti dell'infanzia.

«Moro è stato un grande magistrato minorile, ha precorso i tempi perché ancora prima della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'Infanzia aveva già iniziato un percorso importante per dare voce a bambini e ragazzi, per offrire loro la possibilità di essere protagonisti attivi, soggetti portatori di diritti all'interno della società. - commenta la Presidente dell'Istituto degli Innocenti Alessandra Maggi - Su questo pensiero si è fondato tutto il suo lavoro. Ancora oggi i suoi scritti e le sue idee sono di grande attualità e molte delle attuali leggi a favore dell'infanzia esistono grazie al suo contributo»

Primo presidente del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza, Moro ha anche fatto parte per molti anni del comitato scientifico del Centro. Fra i suoi progetti anche l'idea di realizzare una biblioteca specializzata sui temi dell'Infanzia, l'attuale Biblioteca Innocenti Library a lui intestata.

Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma dal 1969 al 1979, Moro ha dato un supporto fondamentale al progetto di riforma del diritto di famiglia che poi sfociò nella legge sull’adozione speciale del 1969. Nel 1973 divenne presidente dell’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia che aveva fondato con altri colleghi e amici.

“Il bambino reale è divenuto un bambino declamato: una mera risorsa per i mass media; per la pubblicità; per il mercato del lavoro; per la criminalità organizzata; per gli appetiti sessuali di certi adulti. C'è dunque bisogno di una nuova cultura dell'infanzia e dell'adolescenza, una cultura dell'attenzione e del rispetto, una cultura della solidarietà e di un rapporto positivo fra le generazioni […]” Così scriveva Moro nel 1996, commentando la Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo.Nel corso del workshop “Adolescenti fra società in trasformazione, diritti e impegno sociale”, moderato da Antonella Mollica del Corriere Fiorentino, Pasquale Andria, presidente del Tribunale per i Minorenni di Salerno ha illustrato il pensiero di Moro sugli adolescenti.

Hanno presentato esperienze e testimonianze Francesca Zatteri per Villa Lorenzi di Firenze, Elena Baretti del Centro Canapè di Campi Bisenzio, Laura Simonetti responsabile regionale Azione cattolica ragazzi.Si è svolta poi la tavola rotonda “Adolescenti e diritto”, presieduta e coordinata da Tindari Baglione, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze. Hanno preso parte Pasquale Andria, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Salerno, Donata Bianchi, Responsabile Servizio Ricerca e Monitoraggio Istituto degli Innocenti , Adriana Ciampa, Dirigente, Ministero delle Politiche del Lavoro e sociali , Luigi Fadiga, Garante per i diritti dell’Infanzia e l’adolescenza Emilia Romagna , Laura Laera, Presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze, Gabriella Pennino, Presidente dell’Azione cattolica della Diocesi di Firenze, Elena Zazzeri, Avvocato, Presidente dell’Associazione Camere minorili.

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