Fontana del giardino del Bobolino: strage di pesci

Incarico a Publiacqua e Istituto zooprofilattico per le analisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2021 19:18
Fontana del giardino del Bobolino: strage di pesci

Ieri mattina lo spettacolo era terribile, e questa mattina ancora peggio. Ma pare non sia stata provocata da una problematica ambientale la moria di pesci della fontana del giardino del Bobolino

La Direzione Ambiente ha dato incarico a Publiacqua di effettuare l’analisi dell’acqua (che sarà realizzata attraverso un laboratorio specializzato); mentre l'istituto zooprofilattico effettuerà l’analisi sui pesci per comprendere le ragioni della morte. Nel corso del sopralluogo di giovedì scorso al Bobolino, gli operatori del verde comunale non avevano ravvisato incuria o problemi relativi alla vasca dei pesci. Si presume pertanto che le cause siano da riferire ai giorni successivi.

“Incuria del servizio di manutenzione o sversamenti di sostanze inquinanti? Non è dato saperlo – sostiene il capogruppo del MoVimento 5 Stelle De Blasi – anche perché sia il sottoscritto che le forze di polizia intervenute ieri sul posto e su nostra richiesta hanno più volte manifestato la necessità di coinvolgere le autorità sanitarie e Arpat in particolare, così da eseguire accertamenti atti a stabilite la qualità dell’ecosistema al fine di evitare che altre decine di piccoli pesci rossi e non solo potessero morire. Ciò non è ancora avvenuto e solo stamane gli operatori di Alia sono intervenuti nella sola rimozione delle carcasse in decomposizione".

"Abbiamo presentato una domanda di attualità per il Consiglio di oggi dalla quale esigiamo risposte precise riguardo:

  1.  il mancato immediato intervento da parte delle autorità preposte per la pulizia e il confinamento dei luoghi con apposite recinzioni
  2. a chi sia demandata la pulizia e la manutenzione del laghetto nel giardino del Bobolino e con quale frequenza questa debba essere eseguita;
  3. se esiste ed eventualmente di esplicitare, un canale di comunicazione diretto con Arpat a cui le autorità possano inviare segnalazioni di pericolo imminente per la salute di persone e animali, anche nei giorni festivi”.

“Oggi – conclude Masi – è stata eseguita la sola rimozione dei pesci morti e considerando la quantità di quelli ancora vivi in evidente stato di sofferenza ce ne saranno altri fino alla completa estinzione della fauna nel laghetto, se non si interviene immediatamente. Cosa aspetta l’Amministrazione a rimuovere i superstiti confinandoli in vasche sicure, e ripulire il laghetto?”. 

Notizie correlate
In evidenza