Firmato in prefettura il ‘Patto per Firenze sicura’

Sottoscritto da sindaco e prefetto alla presenza del ministro dell’Interno: più poliziotti e telecamere su commercio e alberghi nel centro storico. La vicepresidente del Senato Di Giorgi (PD): “La sicurezza è un fatto troppo serio per lasciarlo nelle mani della Lega”. La parlamentare Bergamini (FI): "Diritto a legittima difesa e inasprimento delle pene"

Redazione Nove da Firenze
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12 febbraio 2018 15:05
Firmato in prefettura il ‘Patto per Firenze sicura’

È stato firmato stamani in prefettura dal sindaco e dal prefetto il ‘Patto per Firenze sicura. Patto per la sicurezza urbana’, alla presenza del ministro dell’Interno, che ha comunicato che da domani per il controllo del territorio ci saranno 13 equipaggi in più delle Forze dell’ordine: cinque di Polizia, 5 dei Carabinieri e 3 della Guardia di finanza.

“La sicurezza dei cittadini è al centro delle nostre politiche, sapendo che non si ottiene solo con il controllo del territorio e con la repressione, ma con politiche di ampio spettro che coinvolgano anche i rapporti con l'Europa, la scuola, l'educazione. Dal centrodestra e dalla Lega in particolare ascoltiamo sempre i soliti proclami che già hanno fallito in passato, quando loro erano al governo e il Carroccio esprimeva addirittura il ministro degli Interni. Del resto gli stessi immigrati regolari ci chiedono di fare di più su questo terreno, e quindi pretendere il rispetto delle regole e reprimere i reati non è razzismo ma la base della convivenza civile” lo dichiara la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, candidata alla Camera collegio uninominale Firenze-Scandicci dopo la firma del Patto per la sicurezza siglato oggi. "Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dei 13 equipaggi in più tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per Firenze.

Un impegno preso dal ministro Minniti che darà sin da subito risposte concrete alla città di Firenze. Per il futuro il programma del PD parla chiaro: 10 mila assunzioni tra carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti penitenziari e vigili del fuoco ogni anno per aumentare la presenza capillare sul territorio e la percezione effettiva della sicurezza. Finanziare 50 mila nuove videocamere per la sorveglianza su tutto il territorio nazionale" "Sull'immigrazione -aggiunge Di Giorgi- noi avevamo un'emergenza, che abbiamo risolto innanzitutto salvando quante più vite fosse possibile in mare e, grazie soprattutto al lavoro compiuto dal ministro Minniti, intervenendo sui flussi per controllarli al meglio.

Per il futuro vogliamo innanzitutto cambiare il principio scellerato del Trattato di Dublino firmato nel 2003 secondo cui la gestione dell’immigrazione compete ai soli Stati di approdo, allo stesso tempo deve essere chiaro che chi non aiuta gli altri Stati nella gestione dell’immigrazione deve rinunciare all’aiuto economico italiano nel Bilancio”, aggiunge Di Giorgi. “Infine -conclude la vicepresidente del Senato- vogliamo che le spese per cultura e sicurezza stiano fuori dalle regole fiscali europee e dai limiti del patto di stabilità, raddoppiare lo stanziamento per le periferie e le aree degradate per combattere il senso di insicurezza, ed anche prevedere un servizio civile di un mese, perché la sicurezza è un fatto che riguarda tutti ed è solo con l'educazione civica che si diventa pienamente cittadini

Potere al Popolo denuncia il clima di paura che viene usato come un’arma di acquisizione di consenso in questa campagna elettorale, e la rincorsa del Pd di Renzi, Minniti e Nardella verso una destra securitaria e fascista. Potere al Popolo ricorda che la vera sicurezza la si ottiene con un lavoro sicuro, un alloggio dignitoso, con la lotta alle disuguaglianze sociali e la solidarietà tra gli abitanti di una città che non sia la vetrina del lusso e dello shopping ma rete di legami sociali, e non con telecamere e vigilantes.

"La drammatica vicenda dell'imprenditore picchiato e rapinato in casa alla periferia di Carrara riporta all'attenzione il problema della crescente criminalità che affligge il nostro Paese e la nostra regione. Dobbiamo potenziare il diritto alla legittima difesa, senza per questo arrivare a legalizzare il 'grilletto facile', e al contempo intervenire per inasprire le pene per chi si rende colpevole di atti del genere". Lo afferma l'on. Deborah Bergamini, candidata del centrodestra nel collegio uninominale della Camera di Massa Carrara, e capolista di Forza Italia al collegio plurinominale della Camera Massa-Lucca-Prato-Pistoia, in merito alla vicenda di Alberto Franchi, l'imprenditore di Carrara picchiato e rapinato nella sua abitazione di Monteverde, da banditi armati che hanno legato la moglie e i due figli dell'uomo. "E' gravissimo, e va ricordato - sottolinea la deputata di Forza Italia - che il governo uscente di sinistra abbia depenalizzato 112 reati tra i quali le percosse e le lesioni colpose.

Invece di inasprire le pene, il Pd ha invece facilitato la vita ai criminali. Forza Italia e il centrodestra, una volta al governo, ripristineranno pene dure per i crimini violenti, e stanzieranno fondi per la videosorveglianza e per incrementare la presenza delle forze dell'ordine sulle strade delle città italiane. Per noi la sicurezza delle nostre città è una priorità assoluta". L'on. Bergamini andrà a trovare, una volta che si sarà ristabilito, l'imprenditore Franchi, per portare la sua vicinanza personale e quella di Forza Italia all'uomo e alla sua famiglia.

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