Firenzecard: +50% a giugno

Federalberghi: “Una grande Firenze per differenziare l’offerta turistica”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2015 20:13
Firenzecard: +50% a giugno

Exploit della Firenzecard. "Registriamo un incremento delle vendite - spiega Angelo Bassi, consigliere delegato al Turismo della Città Metropolitana di Firenze - pari al 50 per cento rispetto al giugno 2014". I dati sono riferiti solo al mese di giugno e alla vendita presso lo sportello dell'Ufficio Informazioni Turistiche della Metrocittà in via Cavour 1 r. Nel mese di giugno 2015, dunque, sono state 1540 le card vendute per un incasso pari a 110.880 euro e 451 quelle acquistate on line e ritirate presso l'Ufficio.

Nel giugno dello scorso anno, invece, le card vendute erano state 1032, mentre quelle ritirate 438. Com'è noto Firenzecard costa 72 euro e permette di entrare nei principali musei dell'area fiorentina e visitarne non solo le collezioni permanenti, ma anche le mostre temporanee e tutti gli altri eventi organizzati, senza costi ulteriori. "Il funzionamento della card - si legge nelle note di presentazione - è molto semplice: basta mostrare la tua card all'addetto del museo, che registrerà il tuo ingresso e ti permetterà di entrare.

Con la card puoi visitare ogni museo una sola volta e utilizzare illimitatamente gli autobus e la tramvia di Firenze". Inoltre con il possessore card possono entrare gratuitamente nei musei e usufruire dei mezzi pubblici i cittadini dell'Unione Europea di età inferiore a 18 anni appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Firenze Card ha validità 3 giorni dal suo primo utilizzo. Al termine delle 72 ore, la card non sarà più valida e non sarà più possibile accedere con essa ai musei. La card è personale e non cedibile e, se richiesto, deve essere esibita al personale di servizio con un documento di identità.

“Dopo una lunga fase di flessione, di presenze e di fatturati, il turismo torna stabilmente a crescere e Firenze appare una delle mete più gettonate, anche se si guarda ai motori di ricerca. E’ proprio in un momento favorevole come questo che bisogna accompagnare la crescita individuando nuove modalità di accoglienza, per evitare che l’aumento dei flussi provochi disagi e difficoltà a chi intende fruire di una città dove la quasi totalità dei visitatori si concentra nel quadrilatero romano.

Servono nuove vie di fuga, serve poter diversificare l’offerta creando nuovi poli d’attrazione. In questo senso plaudiamo alla scelta del Comune di potenziare l’offerta ricreativa del parco delle Cascine, ma ci piacerebbe non ci si fermasse ad attrarre solo i fiorentini, bensì si puntasse a utilizzare l’area per creare qualcosa di nuovo, perché Firenze possa come le grandi capitali europee attrarre anche per la modernità oltre che per l’arte classica. In questo senso sarebbe da riutilizzare il polo dell’ex Manifattura Tabacchi, per l’arte e per la scienza, così come riteniamo che andrebbe individuata una destinazione diversa per la Palazzina reale, che oggi ospita la facoltà di Agraria.

Si tratta di saper sfruttare gli spazi disponibili per far crescere la città, ma non solo in termini di nuove abitazioni o di nuovi alberghi, di cui francamente non si sente così tanto il bisogno. In questo senso si potrebbe ripensare anche l’area di San Salvi, una delle poche in città dove si può compiere un’opera di riqualificazione polivalente”. Così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, che lancia un appello all’amministrazione comunale, affinché si definisca una nuova politica del turismo che consenta di razionalizzare i flussi in arrivo, per migliorare l’accoglienza, ma anche guardare al futuro, diversificando l’offerta e creando nuove occasioni di visita.

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