Firenze rinvia la riscossione coattiva di alcune imposte comunali

Flash mob di Fratelli d'Italia a difesa di imprese e partite iva: "La scadenza del 16 novembre è una vessazione". Barbara Felleca (PD): “Intervento importante in favore di imprese e famiglie”. La tassa sui rifiuti ridotta del 13% a Livorno

Redazione Nove da Firenze
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16 novembre 2020 20:46
Firenze rinvia la riscossione coattiva di alcune imposte comunali

FIRENZE, 16 NOVEMBRE 2020- Questa mattina si è tenuto un flash mob di Fratelli d’Italia di fronte alla sede dell'Agenzia delle entrate a Firenze. Erano presenti Francesco Torselli, Presidente del gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Gabriele Veneri, consigliere regionale di FdI, Alessandro Draghi, capogruppo in Palazzo Vecchio, Paolo Marcheschi, FdI Firenze, Angela Sirello, capogruppo nel consiglio del Quartiere 5, e Simone Sollazzo, capogruppo nel consiglio del Quartiere 2. Il 16 novembre infatti ricorre la scadenza dei versamenti iva e dei contributi inps e inail, nonostante il calo del fatturato.

Per questo Fratelli d'Italia protesta portando la voce di migliaia di imprese e partite iva che oggi si trovano a fronteggiare crisi e tasse. Fdi rilancia la proposta dell’unificazione degli anni fiscali 2019-2020 e lo spostamento di ogni scadenza e con la possibilità di compensare gli utili del 2019 con le perdite del 2020; una misura da applicare non per codici ateco, ma sulla base dell’effettivo calo di fatturato.

“Conte abbia il coraggio di accorpare gli anni fiscali 2019-2020 prorogando così tutte le scadenze a giugno e settembre 2021”, così Francesco Torselli di fronte alla sede fiorentina dell'Agenzia delle Entrate. “Il decreto ristori bis, in perfetto stile Governo Conte, - ha proseguito Torselli - si limita a rinviare le scadenze fiscali di appena 6 mesi, tale proroga non è nemmeno prevista per tutte le attività: Pd e Movimento 5 Stelle, come sempre, dimenticano partite Iva e artigiani. E' illogico pensare che possa bastare un rinvio di 6 mesi: per esempio, come fa a pagare le tasse un ristoratore che nel 2020 ha visto ridursi il fatturato di circa l'80%?”.

“Non possiamo lasciare sole le attività chiuse per decreto - ha detto il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Fabrizio Rossi -. La Nostra proposta va nella direzione di un chiaro sostegno a chi in questo grave momento di difficoltà ha bisogno di chiare indicazioni e risposte”.

“Dobbiamo stare vicini alle imprese - ha dichiarato il consigliere regionale Veneri - e speriamo che questi ristori arrivino presto, se ciò non avverrà ci sarà la perdita di numerosi posti di lavoro e il logorarsi definitivo di un tessuto produttivo che sarà difficile ricreare”.

“Non voglio più vedere una città che sta morendo pezzo per pezzo - ha detto il capogruppo Draghi - ci sono numerose attività che stanno chiudendo mentre dall'altra parte vediamo arricchirsi sempre di più multinazionali della logistica, dei social network e della grande distribuzione, in Italia dovrebbe essere stabilita una equa ripartizione della tassazione, soprattutto per questi colossi economici”.

In una domanda d’attualità la consigliera del Partito Democratico Barbara Felleca ha affrontato la questione del rinvio coattivo di alcune imposte comunali al 2021 alla quale ha risposto l’assessore Federico Gianassi. “Per alcuni tributi comunali non pagati e già scaduti, relativi alle annualità dal 2016 al 2019, l'Amministrazione ha deciso di non procedere all'invio delle cartelle esattoriali. Saranno inviate solo nel 2021 e per quest'anno verranno inviate – ha spiegato la consigliera PD Barbara Felleca – solo quelle del 2015, per una questione legata alla prescrizione.

Tutti gli interventi per alleggerire le famiglie e le imprese da carichi pendenti sono le benvenute in questo periodo di crisi economica dovuta alla seconda ondata della pandemia. Come ha ricordato l’assessore Gianassi, il Consiglio comunale ha già votato un atto sugli equilibri di bilancio con una riduzione dei carichi fiscali di 40 milioni di euro; con le manovre degli ultimi giorni si è voluto dare un ulteriore segnale vista la criticità attuale. Con la prossima variazione di bilancio l’amministrazione ha deciso di rinviare gli accertamenti su imposte non riscosse dal 2016 al 2019.

È stato deciso di rinviare gli accertamenti al 2021, il cui valore complessivo ammonta a circa 10 milioni di euro. Ciò si associa anche alle scelte del Governo che ha deciso di sospendere i recuperi coattivi. Nella variazione di bilancio ci sarà anche il rinvio della Cosap di gennaio e febbraio antecedenti la crisi e che valgono circa 2 milioni di euro e che è stato ritenuto non chiedere alle imprese che hanno grosse difficoltà. I bollettini che hanno scadenza il 30 novembre sono prorogati al 30 giugno 2021.

Questi interventi rappresentano un importante sostegno per le imprese e per le famiglie – conclude la consigliera Barbara Felleca – sul finire di quest’anno complessi, e plaudo alla linea di continuità tra le politiche nazionali. Questa sinergia e continuità nelle politiche tra Stato ed Ente Locale, ritengo sia l’unico sistema che potrà efficacemente tirarci fuori dalla grave crisi di quest’anno. Per Firenze, una manovra di 12 milioni a bilancio ed è un grande aiuto per tutti i cittadini”.

"Con una circolare intempestiva, contraddittoria e allucinante, l'Inps vorrebbe arbitrariamente escludere le aziende toscane dalla sospensione dei contributi previdenziali. Ma questi contributi non vanno versati perché la Toscana è stata dichiarata zona rossa e questo diciamo alle nostre imprese associate”. E' la presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini ad esprimere indignazione e a lanciare il proprio j'accuse contro l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale: “Quella circolare è carta straccia e non va applicata, perché giocare in questa maniera sulla pelle delle imprese, in un momento epocale come quello attuale, è qualcosa di rivoltante.

Questa è l'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di quanto l'apparato burocratico dello Stato italiano sia infetto fino al midollo di irresponsabilità, arroganza, auto-referenzialità e perfino avidità. Perché davvero, come l'Inps possa anche solo immaginare, dopo quanto espressamente previsto dal Decreto Ristori Bis (allegato 2), di escludere all'ultimo tuffo le migliaia di aziende toscane, che faticano tantissimo ad andare avanti, dalla doverosa sospensione contributiva è qualcosa che rasenta l'incredibile”. “L'Inps si attenga e si limiti esclusivamente ad applicare le decisioni del Governo e della legge, senza stravolgerne o addirittura ribaltarne il senso” - aggiunge la presidente - “perché posso capire che chiusi come sono nella torre d'avorio non abbiano alcuna percezione della realtà, ma qui parliamo della sopravvivenza di migliaia di imprese, famiglie e lavoratori.

In pochi mesi è già la seconda volta che accade qualcosa di simile, forse addirittura più grave: quando, per i mesi di lockdown le aziende aderirono alla sospensione contributiva concessa dallo stesso Governo, l'Inps come se facesse parte di un altro Stato, cominciò a rilasciare Durc negativi, con tutte le conseguenze nefaste che possiamo immaginare in termini di partecipazione ad appalti, bandi pubblici, accesso al credito e quant'altro. E adesso, come allora, le aziende si ritrovano nel mezzo tra quanto deliberato dal Governo e quanto applicato arbitrariamente dall'Inps”. Conclude la presidente di Confcommercio Pisa che “purtroppo questo tipo di pubblica amministrazione inefficiente e irresponsabile, lontanissima dalla realtà, è uno degli enormi ostacoli della crescita della nostra economia, tanto che negli ultimi dieci anni ci è costata settanta miliardi di euro e ben tre punti percentuali di Pil in meno, con tutti i vantaggi che ne sarebbero derivati in caso contrario”.

A Livorno, con la manovra di assestamento di bilancio la Giunta definisce la partita della TARI 2020, la prima predisposta da questa amministrazione. Grazie al lavoro portato avanti nell’ultimo anno insieme ad AAMPS è possibile adesso finanziare con il bilancio comunale un pacchetto di riduzioni ed agevolazioni che alleggeriranno il peso della TARI sui livornesi per € 5.050.000. La manovra è stata presentata questa mattina dal sindaco Luca Salvetti, dall'assessora al bilancio Viola Ferroni, dal direttore generale Nicola Falleni e dai due dirigenti Alessandro Parlanti e Massimiliano Bendinelli.

L'assessora al bilancio Viola Ferroni ha spiegato che “Nell’attuale bilancio di previsione, che recepisce l’ultima stima di entrata approvata dalla precedente amministrazione con il loro PEF, il gettito TARI atteso è di € 38.784.000; con un lavoro che ha visto impegnati sin dal nostro insediamento azienda ed amministrazione, è stato possibile rivedere queste stime ed arrivare ad un PEF che porterà ad una stima di TARI di € 37.684.000, producendo quindi una prima riduzione di € 1.100.000 senza incidere sui servizi aziendali di smaltimento e raccolta”.

Grazie poi alle politiche di bilancio, quest’anno più che mai tese ad agevolare le famiglie e le aziende maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica anche dal punto di vista economico, con una propria decisione della Giunta sono state disposte € 3.950.000 di agevolazioni, che andranno ad incidere positivamente sulle bollette dei livornesi e saranno suddivise in € 800.000 per le utenze domestiche, con circa 7.000 nuclei familiari coinvolti sulla base dei parametri ISEE (storicamente lo stanziamento per queste agevolazioni era di € 250.000 per meno di 2.000 famiglie) e € 3.150.000 in favore delle utenze non domestiche colpite dalle misure restrittive necessarie a fronteggiare la diffusione del COVID-19. Le famiglie e le aziende livornesi, che quest’anno si sono viste recapitare bollette ridotte del 10% le prima e decurtate della parte variabile (che incide in una percentuale dal 40% al 60% del valore delle bollette) le seconde penalizzate dai provvedimenti restrittivi, vedranno quindi negli anni successivi dei conguagli significativamente calmierati dalle riduzioni di cui sopra.

Riduzioni saranno inoltre previste per le utenze non domestiche di Via Grotta delle Fate penalizzate dai cantieri dei lavori pubblici che interessano l’area.

Questa è l'operazione finanziaria più importante e rilevante che l'Amministrazione ha fatto dal suo insediamento- ha dichiarato il sindaco Luca Salvetti - Propone risparmi a famiglie e imprese. Oggi siamo riusciti a ridurre la Tari del 13%. Un'inversione di tendenza rispetto agli anni passati, durante i quali la tassa ha gravato sui cittadini. Questa manovra rientra nelle linee di lavoro con Aamps che si possono sintetizzare in quattro punti:

  1. Riorganizzazione aziendale con nuove assunzioni
  2. Mantenimento dei livelli di servizio con l'obiettivo e la necessità di migliorare
  3. L'uscita dal concordato (che è molto vicina)
  4. Riduzione della Tari e del peso della tassa sulle famiglie livornesi”.

Nelle prossime settimane lavoreremo per definire meglio la platea delle riduzioni – aggiunge l'assessora al bilancio Viola Ferroni - ma è già possibile annunciare che né per le utenze domestiche né per quelle non domestiche sarà necessario presentare domande o partecipare a bandi. Le riduzioni saranno fatte direttamente in bolletta grazie alla elevata informatizzazione del settore entrate tributarie che, incrociando le banche dati, è in grado di non appesantire con adempimenti burocratici i cittadini – prosegue l'Assessora - È una grande soddisfazione poter dire che, dopo anni in cui la TARI è stata completamente lasciata a se stessa, senza preoccuparsi di come questa andasse ad influire sui cittadini, oggi riusciamo ad abbassarla riportandola ai valori ante 2014”.

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