Firenze ludica e vivibile: ecco le esigenze di bambini e genitori

C'erano una volta piccole strutture che ospitavano, all'interno dei giardini, l'area noleggio: pattini, tricicli ed automobiline a pedali. Sono rimasti contenitori privi di contenuto

Antonio
Antonio Lenoci
29 luglio 2015 14:55
Firenze ludica e vivibile: ecco le esigenze di bambini e genitori

Se in Toscana si parla di bambini, lo sguardo si volge immediatamente verso Firenze e piazza Santissima Annunziata, è qui che troviamo Alessandra Maggi, presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto degli Innocenti dal 1999: "Come tutte le grandi città anche a Firenze gli spazi ci sono e non ci sono, C'è un grande impegno da parte del Comune verso le nuove tecnologie, e noi lo sosteniamo perché i bambini hanno bisogno di sperimentare ed anni fa abbiamo anche lavorato con il Governo e con l'Università ad una città a forma di bambino..".Ne è nato un luogo ideale? "Potrebbe essere anche la nostra piazza , ma è da riqualificare, potrebbe essere luogo di incontro per iniziative sistematiche.

Quando la animiamo vediamo che spariscono anche le situazioni di degrado, ma servirebbe una maggiore programmazione".Spazi verdi? "Gli spazi verdi ci sono, ma andrebbero forse gestiti in maniera diversa perché c'è un po' di tutto ed alla fine ai genitori non piacciono. Ci sono diverse necessità rispetto al passato, oggi si gioca in maniera diversa. Occorre che l'offerta sia di buon livello, parlo anche di quella educativa e non solo di giochi ma anche di libri, e serve la collaborazione dei soggetti locali con le scuole.

Firenze fa tanto, ma si può fare di meglio".I genitori oggi sono costretti ad accompagnare i bambini? "E' cambiata l'organizzazione della città prima i bambini si spostavano più facilmente. C'è un problema di sicurezza ed i genitori hanno maggiore preoccupazione. La stampa parla solo di fatti drammatici che riguardano i bambini: pensare dunque che un bambino esca e giochi da solo in una piazza con le situazioni di degrdado che ci sono non fa stare tranquilli i genitori. Io faccio parte della generazione che usciva la mattina e rientrava la sera, forse si faceva vedere per pranzo".Oggi si gioca meno? "Stiamo sperimentando anche con il Muse attività di gioco da fare in contesti diversi da casa ed ecco che i piccoli si staccano dall'elettronica per stare insieme ad altri ragazzi, se poi si riescono a coinvolgere anche i genitori diventa il massimo".

Cosa ne pensano i genitori toscani? Vito Colella, in rappresentanza dell'AGe Toscana spiega: "Mi farebbe piacere da genitore avere barriere di sicurezza nei parchi che accolgono i bambini molto piccoli, magari un cancello che si possa aprire e chiudere. Quel che noto spesso è la poca attenzione al minore disabile, non ho ricordanza di aver trovato aree ludiche pensate anche per loro".Ma il bagno è importante? "Devo dire che non si incontrano spesso le zone attrezzate per le situazioni di emergenza, parlo dei bisogni dei bambini che sono difficili da gestire".

Alla Fortezza da Basso di Firenze il luogo che ospitava il noleggio dei "Grilli", i tricicli, è diventato un bagno, mentre alle Cascine l'ex noleggio delle biciclette bianche e rosse è diventato un Centro Anziani, ma ci sono anche i giardini del Lungarno del Tempio dove l'ex noleggio è oggi inutilizzato.Esiste un giardino modello? "Sarebbe bello il giardino ideale.. però porto l'esempio di Castelfiorentino dove c'è il progetto "La Giostra": un servizio comunale gestito da una cooperativa.

Si tratta di un Centro Gioco rivolto a bambini e genitori attivo tre pomeriggi a settimana. I ragazzi si ritrovano all'interno di una struttura che mette a disposizione anche bagni con fasciatoi, oltre ad operatori che svolgono varie attività. Credo sia un'occasione di grande socializzazione tra bambini, ma anche tra i genitori che hanno perso quel momento di confronto che c'era tra le famiglie nei giardini pubblici. Un confronto utile per porre domande e fare così pratica nel mestiere di genitore, oggi sarebbe occasione di integrazio per i bambini e per i genitori.

Potrebbe nascere una comunità di soggetti utile ad effettuare quell'opera di controllo che c'era al tempo dei nostri genitori".Un controllo sociale che potrebbe ridurre la percezione di pericolo? "La paura è principalmente nostra.. vi offro una riflessione basata sul confronto dei pericoli di un tempo con quelli di oggi. Siamo cambiati così tanto? Sì è vero ci conoscevamo tutti e c'era più fiducia, ma credo che anche anni fa ci fossero pericoli per i ragazzi, erano solo diversi..

forse".Nel capoluogo esiste il Tripadvisor dei giardini, Firenze Kids è un progetto lanciato da un gruppo di genitori multimediali che si sono messi in rete per condividere consigli ed indicazioni utili. Chiediamo a Davide Morena quale sia il miglior parco di Firenze. "Villa Vogel è decisamente il luogo più interessante che abbiamo in città: l'Anconella è un buon posto, ma se chiedi ai genitori l'area è vissuta con terrore perché è dispersiva, Campo di Marte anche piace molto, ma non è attrezzato e vivibile quanto Villa Vogel".

Ma quali sono i maggiori problemi segnalati dai piccoli fruitori degli spazi? "Ci sono aree in cui mancano le panchine, mancano i bagni per cambiare i neonati ed in ultimo mancano anche i giochi. Un aspetto curioso è dato dalla gestione del verde: siamo pieni di alberi che non ricambiano le foglie e fanno ombra anche d'inverno, ciò comporta l'umidità enorme del terreno e di conseguenza lo spostamento delle aree giochi lontane dalle alberature, risultato è che d'estate i giochi sono sotto il sole".Avete escogitato una soluzione? "Basterebbe organizzare degli spazi orientati bene, mettere a disposizione un budget certo per una manutenzione adeguata e programmata.

Fuori dalle mura la situazione non è delle peggiori, tolti luoghi come Villa Favard ad esempio con il materiale a disposizione si potrebbe fare molto di più. In centro invece nessuno vorrebbe Central Park, ma basterebbero piccole aree pensate prima che destinate per l'uso dei bambini".L'assessore allo Sport del comune di Firenze ha anche la delega al Gioco. Andrea Vannucci si è dimostrato fin da subito molto attivo nel rilanciare la vitalità dei circoli sportivi nel capoluogo e sta seguendo le opere di manutenzione in corso su molte strutture, quando lo avviciniamo "batte il cinque" ad un vigile urbano che ha appena saputo in Palazzo Vecchio della nuova copertura di un campo da tennis pubblico: "La migliore dimostrazione della voglia di gioco che viviamo a Firenze è il vedere come gli impianti sportivi all'aperto restituiti alla cittadinanza dopo i lavori di manutenzione siano vissuti da tutta la città.

Fuori da una logica agonistica, Firenze si dà appuntamento davanti ad una porta o sotto ad un canestro". La voglia di giocare non è diminuita? "Sono 20 anni che Firenze Gioca, evento che ha sempre avuto il Patrocinio dell'Assessorato allo Sport, vede una partecipazione fino a 20mila persone per una manifestazione gratuita che va dal gioco da tavolo al gioco che comporta movimento od esercizio fisico. Lo spazio per il gioco si è spostato è vero, ma si è anche moltiplicato: oggi esistono diversi di spazi.

Il fatto che in una piazza ci sia un posto per poter giocare rende quella piazza più viva e vivibile, non solo, anche allegra. Poi esistono gli spazi fondamentali per la socializzazione e l'integrazione e sono quelli assegnati alle società sportive, molto attive e presenti a Firenze e sono loro che riescono a coinvolgere ancora ampie fasce della popolazione con grandi risultati". Andrea dove giocava da bambino? "Giocavo in una piazza che non ha impianti sportivi ed era piazza Savonarola.

Poi però ho iniziato a frequentare l'area Pettini in via Faentina, sono molto legato a quel passaggio obbligato per tornare a casa da scuola che mi ha visto fare regolari soste per giocare a pallone con gli amici".

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