Firenze: il 10 aprile Sciopero Nazionale dei lavoratori di Ntv

Licenziamenti allo storico “Buffet della stazione” di Livorno. Trenitalia: quali i criteri per le selezioni di personale?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2015 21:50
Firenze: il 10 aprile Sciopero Nazionale dei lavoratori di Ntv

Il 10 Aprile 2015 ci sarà lo sciopero dei lavoratori della Società NTV per l'indisponibilità aziendale a livello nazionale ad individuare soluzioni utili, e conformi alla normativa vigente in materia di ammortizzatori sociali, alla risoluzione della problematica dei 246 esuberi di personale annunciata nei mesi scorsi, che contrasta con l'ipotesi aziendale di un piano di sviluppo che evidentemente appare del tutto infondato.

A Livorno dal 15 aprile lo storico “Buffet della stazione” chiuderà i battenti. E, soprattutto, gli otto dipendenti perderanno il posto dopo anni e anni di lavoro. A dare notizia di quanto sta accadendo è la segretaria generale della Uiltucs di Livorno Sabina Bardi che sta seguendo passo passo la vicenda per cercare una soluzione al “dramma che stanno vivendo queste otto famiglie”. “Tutto nasce – spiega Bardi – dallo sfratto esecutivo intentato da Centostazioni spa proprietaria degli immobili affittati da Gerba srl, società che gestisce l’attività dagli inizi degli anni ’70.

Ma non solo”. Secondo quanto ricostruito dalla Uiltucs, le cause della chiusura sono da ricercare anche nell’evoluzione del mercato, nell’apertura di altri punti ristoro all’interno della stazione, e più in generale nella crisi economica. “Ma in testa - aggiungono dalla Uiltucs Livorno - nel contenzioso in essere tra la società appaltante e la appaltatrice per canoni d’affitto non pagati e di lavori di restauro mai effettuati. Situazioni a cui pochi mesi fa si è aggiunto il decesso del gestore e amministratore di Gerba che ha aggravato la situazione”.

“E’ così che si arriva ai licenziamenti – incalza Bardi – e per questo ci siamo attivati subito. Abbiamo già inoltrato la richiesta di convocazione urgente tra le parti presso gli enti territoriali competenti per dare il via quanto prima a un tavolo e trovare una soluzione in tempi rapidissimi. Potrebbero essere ridiscussi i tempi dello sfratto da parte di Centostazioni spa per valutare alcune offerte di operatori del settore interessati a rilevare l’appalto e riassorbire, di conseguenza, i lavoratori”.

Questa è solo una delle ipotesi sul piatto, per una trattativa che si presenta molto difficile e che avrà, per la Uiltucs, un unico obiettivo: salvare otto famiglie dal dramma della disoccupazione.“Il Gruppo FS-Trenitalia, quindi un’azienda pubblica, utilizza procedure di assunzione assolutamente sconosciute ed in alcuni casi anche prive di logica”.E’ quanto scrive il Segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, in una lettera aperta ai vertici del gruppo ferroviario italiano con cui chiede chiarimenti sulle selezioni avviate nella nostra regione per l’assunzione di dipendenti con la qualifica di personale di bordo-Capotreno.

Provvedimenti che rientrano nel piano nazionale, che prevede l’assunzione di 128 addetti come ‘personale di bordo’ (6 in Toscana) e 115 come operai (10 in Toscana).Boni racconta che la Fit ha ricevuto una segnalazione da una persona che ha riferito di essere stata invitata per e-mail dall’ufficio selezione di Trenitalia a presentarsi il 26 marzo scorso al Palazzo dei Congressi a Firenze, per una prima selezione scritta. Le persone chiamate, secondo quanto risulta alla Fit, sarebbero state una cinquantina.Da qui le domande che Boni rivolge ai vertici di FS: “Perché si sono chiamate circa 50 persone alla selezione e con quali criteri sono state individuate ? Il numero di personale da assumere ufficialmente è di 6 unità, perché allora circola nell'ambito degli esaminatori la voce che il numero sia 10/12 e non tutte con la qualifica di capo treno? Da dove sono state prese le 5 persone assunte all’inizio dell’anno con qualifica di capo treno, senza che prima del 26 marzo o perlomeno non recentemente, siano state fatte selezioni ?”“Ci sembra –aggiunge Boni- una procedura alquanto anomala per una società del Gruppo FS.

Fermo restando che la Fit-Cisl è contenta delle assunzioni che vengono fatte, ci interessa mettere in evidenza che siamo di fronte ad una azienda pubblica che utilizza i soldi dei contribuenti italiani e le procedure di assunzione sono assolutamente sconosciute ed a prima vista in alcuni casi anche prive di logica.”Boni sollecita quindi a che “nelle società del Gruppo FS vengano seguiti protocolli conosciuti, nel rispetto degli accordi sottoscritti, come quello del novembre del 2009, in modo che tutti sappiano come poter accedere alle selezioni e se uno non viene selezionato, gli si spieghi il motivo.”“Avere procedure conosciute fa bene a tutti, anche al Gruppo FS e al Paese –conclude il segretario Fit-.

C’è bisogno di chiarezza e trasparenza, lo stanno chiedendo i cittadini italiani; il Gruppo FS e le sue società non possono venire meno.”

In evidenza