Firenze ha olfatto sensibile alle infiltrazioni mafiose nell'economia?

Nove da Firenze lo ha chiesto a Salvatore Calleri, Presidente della ​Fondazione Caponnetto

Nicola
Nicola Novelli
27 febbraio 2022 16:50
Firenze ha olfatto sensibile alle infiltrazioni mafiose nell'economia?

Firenze non dimentica la strage dei Georgofili e le sue cinque vittime dilaniate da una bomba collocata dalla mafia sotto la storica Torre de' Pulci, 25 anni fa. Ma non è necessaria un'esplosione per registrare la presenza di organizzazioni criminali sul territorio. Anzi negli ultimi anni sempre più spesso inchieste giudiziarie e l'allarme degli esperti hanno acceso i riflettori su infiltrazioni mafiose nell'economia toscana. 

Per svolgere al meglio l'attività di prevenzione del rischio di “mafia-virus” il nostro contesto imprenditoriale e anche l'attenzione dell'opinione pubblica dovrebbero essere dotati di adeguati anticorpi, consistenti in cultura della legalità e consapevolezza militante di come la criminalità può infiltrare il tessuto delle imprese. Ma da questo punto di vista fiorentini e toscani paiono ancora impreparati, o comunque privi di quell'olfatto di esperienze che altre città, come Napoli, o Palermo possono vantare da decenni.

Ne abbiano parlato con Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione CaponnettoCalleri è nato a Catania nel 1966 e vive sin da piccolo a Firenze. Laureato in giurisprudenza dal 1992 fino al 6 dicembre 2002 è stato uno dei più stretti collaboratori del magistrato Antonino Caponnetto. E' autore tra gli altri di "Manuale di sopravvivenza (alla mafia)", libro scritto insieme al giudice Catello Maresca.

Approfondimenti

Negli ultimi anni, prima della pandemia e anche durante la crisi economica, a Firenze e in Toscana, sono state aperte tante imprese. Si può sospettare che alcune siano un modo della criminalità per reinvestire proventi di reati. Di che tipo di attività si tratta?

Le zone ricche come Firenze e la Toscana attraggono gli investimenti e tra questi quelli criminali e/o mafiosi.Ciò avveniva prima della pandemia e quest'ultima ha fatto da acceleratore delle attività criminali. In particolare modo vanno tenute d'occhio le attività di ristorazione, alberghiere e in generale le attività economiche di tutti i tipi comprese le acquisizioni immobiliari. I passaggi di proprietà vanno attenzionati.

Chi sono questi investitori criminali che hanno scelto Firenze per l'attività di riciclaggio?

In generale abbiamo gruppi italiani e stranieri riconducibili ad organizzazioni criminali organizzate e/o mafiose oltre ad altri soggetti provenienti dai paesi ex Urss che in questo momento vanno monitorati in modo particolare.

 Di che dimensione finanziaria stiamo parlando?

Una dimensione notevole. Dalle nostre stime analitiche si evince che il 70 per cento delle nuove acquisizioni sono a rischio.

 Da dove vengono tutti questi capitali sporchi?

Dai vari traffici criminali, droga armi, persone, oltre che dalla corruzione ecc. ecc.

Che tipo di ambiente economico favorisce lo sviluppo di simili attività criminali?

Le organizzazioni criminali adorano la ricchezza e la crisi delle zone ricche le favorisce.

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