Firenze Elettrica: costi, manutenzione e sconti sui veicoli ricaricabili

di Rosa Marchitelli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2016 13:37
Firenze Elettrica: costi, manutenzione e sconti sui veicoli ricaricabili

Nonostante la mobilità elettrica fiorentina non brilli poi così tanto per efficienza, secondo Giancarlo Miolla “la città di Firenze è davvero ideale per questo tipo di mobilità. Firenze ha un raggio di circa 10 km ed anche una autonomia, almeno per i veicoli più vecchi, di 50 km che consente di attraversarla tranquillamente almeno per un paio di volte” Miolla è il proprietario del negozio Elettricittà, in Viale Guidoni, 24 ha raccontato a Nove da Firenze qualcosa in più riguardo ai costi del nuovo mercato e anche qualcosa riguardo agli aspetti più prettamente tecnici.

Attenendosi ad alcuni dati proprio del Comune di Firenze, la città conta oltre 100 colonnine e 1700 mezzi elettrici circolanti, diventa quindi una delle città più attrezzate presenti sul panorama italiano.

Dunque, qual è il problema per cui la mobilità elettrica a Firenze non riesce a svilupparsi e non è poi così diffusa? “Comincia anche ad esserci un'apprezzabile rete di colonnine per la ricarica anche se andrebbero risolti dei problemi logistici che ne limitano un po' l'utilizzo” afferma Miolla. A quanto sembra quindi, le colonnine effettivamente esistono ma non funzionano come dovrebbero. Questo effettivamente produce un aumento dei costi e una maggiore insoddisfazione nei consumatori che il più delle volte rinunciano all'utilizzo dei veicoli elettrici. Riguardo ai costi, Giancarlo Miolla dice “sono ampissimi. Si va dalle poche centinaia di euro per le bici fino ai 3-4 mila euro per uno scooter fino ad arrivare ai 10-15 mila per le mini auto"

Ascoltandolo, effettivamente il risparmio esiste: sia in termini di costi sia perché eco-sostenibili e positivi per l'ambiente. Se si rompe una normale automobile, basta recarsi dal meccanico di fiducia che con un po' d'olio (soprattutto “di gomito”) ripara il tutto. Alcune volte però, si finisce per lasciarci il portafoglio, invece: i costi di manutenzione sono infinitamente più bassi rispetto ai veicoli endotermici. Questo avviene perché ci sono pochi pezzi da sostituire.

Si usufruisce, poi, di uno sconto del 50% della tariffa assicurativa e del 100% del bollo per i primi 5 anni”. In aggiunta, quando parliamo di mobilità elettrica non ci riferiamo soltanto a mezzi destinati all'uso personale ma dobbiamo tener conto che si tratta di un mercato in continua espansione. “Il mercato dei veicoli elettrici offre ormai, e da anni, prodotti per qualsiasi esigenza. Ci sono bici, tricicli, mini scooters, motorini, motocicili da cross, automobiline e addirittura furgoni da 35 ql, ambulanze, carri funebri.

C'è davvero di tutto”

A quanto sembra, quindi, ciò che manca non è altro che un po' di regole e strategie efficaci per il buon funzionamento del sistema. Se si riuscissero a raggiungere questi obiettivi, il passaggio dai veicoli endotermici a quelli elettrici sarebbe immediato e avverrebbe quasi “per forza di cose”. Giancarlo Miolla conclude così: “Non parliamo di futuro, ma di presente. Il presente è elettrico ed è tangibile” condividiamo il suo pensiero positivo e speriamo che sia davvero un futuro da poter toccare con mano.

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