Firenze Centro Storico: contro la Movida molesta blitz e concessioni

I residenti tra il bastone e la carota, e così chiedono chiarimenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2016 13:53
Firenze Centro Storico: contro la Movida molesta blitz e concessioni

In relazione al blitz effettuato la notte di giovedì 25 febbraio per iniziativa del Sindaco di Firenze nei locali e punti di vendita notturni del quartiere di Sant'Ambrogio, il comitato "Ma noi quando si dorme" accoglie con molto favore il cambiamento di rotta dell'Amministrazione Comunale, che "sembra aver finalmente riconosciuto l'esistenza e la gravità di un problema a lungo negato"."Tuttavia dobbiamo sottolineare che siamo di fronte ad un'azione sporadica che non risponde a quell'atteggiamento di costante prevenzione, monitoraggio e controllo che occorrerà assumere perché questa città possa davvero dirsi civile" commentano i residenti.Cosa chiedono a Palazzo Vecchio gli abitanti del centro storico che non partecipa all'after hour?"Che l'Amministrazione Comunale smetta di creare situazioni di conflitto fra residenti e commercianti del centro cittadino, quali sono inevitabilmente le iniziative musicali o comunque rumorose nelle piazze per l'estate, con deroghe continue allo sforamento dei decibel previsti dalla legge; che smetta di aumentare le concessioni di suolo pubblico per i dehors, come ha fatto anche con l'ultimo regolamento emanato in merito; che si doti dei mezzi e degli strumenti necessari per misurare le emissioni sonore, atto indispensabile per qualsiasi valutazione e intervento a difesa dei cittadini vessati".Il rumore realmente misurato.

"Attualmente ci sono solo tre vigili adibiti a tale mansione, per cui di fatto l'Amministrazione si è posta in condizione di non poter far rispettare la legge. Se i vigili non ci sono davvero (e non sono indebitamente utilizzati negli uffici) si provveda a incaricare tecnici privati, come ha fatto il Sindaco di Massa.

"Noi cittadini residenti abbiamo sotto gli occhi e viviamo sulla nostra pelle in questa città una totale mancanza di rispetto delle leggi fondamentali per la civile convivenza, mentre chi dovrebbe garantire la nostra sicurezza e la nostra salute si mostra palesemente o si dichiara impossibilitato a farlo. Questa situazione deve cambiare, favorendo una diffusa cultura del reciproco rispetto" concludono i cittadini.

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