Finita l'estate ma non la siccità: autobotti nel Chianti

Sono ripresi i viaggi delle autobotti verso il deposito del Morrocco nel comune di Tavarnelle Val di Pesa 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2017 15:39
Finita l'estate ma non la siccità: autobotti nel Chianti

L'obiettivo è ora integrare la risorsa idrica locale e risparmiare l’emungimento dai laghi.

Le precipitazioni avvenute nel mese di settembre, se non avevano garantito un riempimento degli invasi locali, avevano però determinato un incremento significativo della produzione dei pozzi presenti sulla Pesa, garantendo il prelievo di circa 1.000 mc giorno, permettendo quindi di risparmiare la risorsa presente nei laghi. Purtroppo il mese di ottobre non ha garantito un apporto di pioggia tale da mantenere la stessa capacità produttiva. I pozzi sulla Pesa stanno entrando in crisi e, per risparmiare le risorse locali, Publiacqua ha deciso di riprogrammare l’integrazione con le autobotti, dal momento che, con la venuta meno della produzione dei pozzi sulla Pesa, l’ammontare delle risorse invasate corrisponde a quelle di fine agosto. Le temperature attuali, alte per la stagione, stanno inoltre determinando consumi elevati.

Problematiche di approvvigionamento sono presenti anche nel Comune di Greve nelle località di Lamole, Casole, Castello Di Lamole, Dudda, Doro, Cintoia, tuttora servite grazie all’integrazione con autobotti. "Non siamo ancora fuori dal rischio - sottolinea Publiacqua - che la situazione di eccezionale siccità determini problemi e disservizi e per questo ricordiamo ai cittadini di utilizzare la risorsa idrica unicamente per fini essenziali".

Intanto Volterra si attiva. Un incontro urgente sulla tematica degli invasi da realizzare per la sicurezza idrica del territorio. A richiederlo all’assessore all’ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni è il sindaco di Volterra Marco Buselli. «Ricordo – scrive il primo cittadino nella lettera - che stiamo vivendo una crisi idrica drammatica, in cui l’emergenza sta assumendo contorni importanti ed i cui costi, anche in termini economici, si fanno sentire». Ad oggi, infatti, la crisi è costata 350mila euro a causa delle autobotti che vanno a portare acqua al campo pozzi di Porretta. «Anche i Comuni dell’area hanno espresso più volte – ricorda il sindaco Buselli – la necessità di un confronto sui temi degli invasi e la messa in sicurezza idrica del nostro territorio». 

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