Fallimento per Rimateria

Monni: “Preoccupazione per i lavoratori e l’ambiente”

Nicola
Nicola Novelli
22 maggio 2021 15:07
Fallimento per Rimateria

Si è diffusa ieri la notizia del fallimento decretata dall’assemblea dei soci. La società è stata schiacciata da 15 milioni di perdite fra 2018 e 2019, di cui 12 milioni di debiti (sette verso lo Stato), due milioni e mezzo di crediti TIA, cinque milioni di immobilizzazioni, a fronte di un capitale sociale di nove milioni di euro.

RIMateria è una SpA che fin dalla fine degli anni ’90 ha agito come TAP. La sua composizione societaria è ASIU SpA in liquidazione (27,75 %), Lucchini SpA in A.S. (12,25 %), Unirecuperi Srl (30,00 %) e Navarra SpA (30,00%).

A Piombino Rimateria gestiva una discarica di rifiuti pericolosi su un terreno a Ischia di Crociano, una Sin fronte mare, nei pressi di un centro abitato (la frazione di Colmata) e di un allevamento ittico.

Approfondimenti

Dopo il conferimento del ramo di azienda di Asiu relativo alla “privativa” dei rifiuti urbani al gestore unico di Ato Sud, SEI Toscana, il 1° novembre 2015, la parte rimanente del personale e degli asset impiantistici era stata trasferita in RIMateria (nuovo nome della Tap).

“La vicenda del fallimento Rimateria preoccupa sia sotto il profilo occupazionale sia ambientale, e non potrebbe essere altrimenti”. Così l’assessora all’ambiente Monia Monni.

“In questi mesi – aggiunge Monni - ho sempre affrontato questa complessa vicenda sapendo che andava tenuto insieme il destino dei lavoratori e delle loro famiglie con la necessità di assicurare un percorso ambientalmente sostenibile. Va detto chiaramente: la Regione in questa complessa vicenda è stata sempre chiara, esplorando tutti gli spazi possibili per individuare le opportune soluzioni. Ognuna di queste non poteva che poggiare sul rispetto delle norme ambientali, che è sempre la precondizione per qualunque progetto venga vagliato dall’amministrazione regionale. Non posso però nascondere l’amarezza vista anche la celerità, la precisione e la professionalità assicurata fino all’ultimo dagli uffici regionali. Lo dico anche considerando la comunicazione inviata ieri mattina dal Settore Rifiuti della Regione contenente il nulla osta alla copertura temporanea della discarica ex Lucchini”.

“I soci privati – dice ancora l’assessora - avevano tutti gli strumenti per dare una prospettiva sostenibile all’impianto e ai lavoratori, non aver colto questa opportunità sostanzia una responsabilità che ho il dovere di sottolineare in considerazione del lavoro fatto. Ai lavoratori e alle loro famiglie – conclude - esprimo solidarietà, personale ed istituzionale, nella consapevolezza che faremo il massimo per attivarci con l’obiettivo assicurare ogni forma ulteriore di tutela”.

Notizie correlate
In evidenza