Ex Gkn: Fabiani (Regione) in fabbrica

Donata Bianchi (PD): “Disastro annunciato?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2023 22:34
Ex Gkn: Fabiani (Regione) in fabbrica

“E’ intollerabile che i lavoratori siano da cinque mesi senza stipendio; noi continueremo a lavorare e porteremo avanti l’attività di scouting che la Regione si è assunta in via straordinaria per superare lo stallo e perché crediamo nel futuro industriale di questo stabilimento”. Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, prende la parola davanti all’assemblea dei lavoratori ex Gkn, convocata dalle Rsu nel primo pomeriggio nello stabilimento di Campi Bisenzio.

Seduti ai tavoli della sala mensa decine di operai che da cinque mesi non ricevono lo stipendio e che testimoniano la stretta mortale del limbo in cui vive questa comunità di centinaia di persone che non ha più niente: né lavoro – eppure risultano tutti assunti –, né buste paga e nessun ammortizzatore sociale. Al microfono sfilano le voci di chi racconta cosa vuole dire avere “una figlia di 10 anni e il frigorifero vuoto”; “Non avere i soldi per pagare i libri scolastici”; “Non sapere come pagare 700 euro di mutuo al mese”. Niente stipendio, niente ammortizzatori “ma le bollette si devono pagare lo stesso”.

La presenza di Fabiani, assistito dalla strutture dell’unità di crisi, segue la convocazione del tavolo richiesto alla Regione da rsu e sindacati proprio in azienda, a Campi. Lì, per una buona parte della mattinata, si è fatto il punto in vista del tavolo richiesto dalla Regione e convocato al Ministero delle imprese e del made in Italy venerdì prossimo a Roma. E la linea, condivisa in quella sede, viene poi declinata e condivisa anche nell’assemblea del pomeriggio, quando il consigliere riconosce “la dignità e la tenacia con cui i lavoratori hanno tenuto ferma la posizione per avere un futuro di lavoro in questo stabilimento”.

Non mancano qualche momento di tensione per una situazione che appare ogni giorno più compromessa. “Abbiamo già visto gli esiti della speculazione finanziaria, non vorremmo vedere quelli della speculazione immobiliare” continua Fabiani che aggiunge: “Questa è una vertenza nazionale che non può rimanere tutta sulle spalle dei lavoratori e della Regione”.

L’attività di scouting della Regione ha già individuato alcuni soggetti che potrebbero essere interessati a rilevare il sito e quindi ad assicurarne un futuro industriale e di lavoro. “Quell’attività continuerà – assicura il consigliere – e sarà messa a disposizione dell’amministratore straordinario qualora il ministero riconoscesse i requisiti tecnici richiesti e confermasse una volontà politica in tal senso”. E’ il punto politico della giornata, questo dell’amministrazione straordinaria, la via d’uscita rispetto alla liquidazione o al fallimento. L’amministrazione straordinaria, viene chiarito, consente l’utilizzo di ammortizzatori sociali ad hoc che hanno durata ben maggiore di quelli che possono essere concessi in ipotesi di liquidazione.

“Le ultime notizie apparse sui giornali sulla prossima liquidazione dell’impresa ex GKN, oggi QF di Francesco Borgomeo, quale fondamento hanno? Oltre 300 persone sono destinate a perdere definitivamente il lavoro?Come dichiarano i lavoratori e le lavoratrici in un comunicato recente, QF non sta pagando, non ha consegnato i cedolini della busta paga, non versa contributi, pare – ha detto la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – che oltre 180 stiano procedendo con avvocati per il recupero degli stipendi.Chi li rappresenta, e il collettivo che si è formato come risposta ai tentativi di smantellamento di un sito produttivo con la cancellazione di competenze significative (come lo stesso Borgomeo ha detto), hanno mostrato tenacia e capacità di guardare in prospettiva verso cambiamenti capaci di garantire risorse economiche alle famiglie, dare un futuro produttivo all’impresa per trovare un proprio posizionamento all’interno anche di nuovi segmenti e settori dell’automotive, con addirittura la proposta originale di un automezzo elettrico.Non possiamo accettare che sia una delle tante crisi aziendali di questi anni.

È necessario avere un progetto industriale, intervenire urgentemente affinché: o lo stipendio o la cassa integrazione siano garantiti ai lavoratori e alle lavoratrici; Borgomeo deve tornare al tavolo delle trattative interloquendo con la Regione Toscana, le rappresentanze dei lavoratori e gli interlocutori degli enti locali.Come più volte detto anche in questa sede, anche da parte della Giunta comunale, serve un progetto per quell’impresa e per una comunità territoriale.Questo Consiglio comunale – ha ricordato Donata Bianchi – votò prima di Natale l’impegno a stipulare un patto di solidarietà con la società di mutuo soccorso, affiliata ad Arci, che i lavoratori e le lavoratrici, nonché molti loro sostenitori, hanno costituito, per costruire uno strumento di solidarietà e reagire ad una situazione drammaticamente immobile.

La stesura di tale atto è stata assegnata alla Commissione Sette, che presiedo, e la prossima settimana avremo modo di farne una prima analisi per cercare di chiudere quanto prima con la sua sottoscrizione.

La Regione sta lavorando per continuare a cercare alternative. Il consigliere per le crisi aziendali del presidente Giani, Valerio Fabiani ha parlato di incontri con possibili investitori in questi giorni. Serve sbloccare la situazione. Il sindaco ha fatto appelli a lavorare tutti insieme per una soluzione.

Siamo in una fase delicata della vertenza – ha concluso la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – dalla quale si deve uscire garantendo la continuità di reddito dei lavoratori e dando senso ai progetti presentati e alle manifestazioni di interesse arrivate alla Regione Toscana per avviare una reindustrializzazione dello stabilimento.

Il 24 febbraio al Mimit (ex Mise) ci sarà un tavolo di confronto anche sulla questione degli ammortizzatori sociali per capire in quali forme e tempi saranno messi in campo”.

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